GUIDA  Provincia di Modena

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La Provincia di Modena è parte della Regione Emilia-Romagna e comprende 47 comuni. Confina con le province di Bologna, Ferrara, Lucca, Mantova, Pistoia e Reggio Emilia.

Il capoluogo è Modena, qui gli altri comuni della provincia.

Ritratto della Provincia

E' la seconda provincia dell'Emilia-Romagna per il livello di popolazione, la terza (insieme con quella di Parma) in quanto a numero di comuni. Il territorio presenta due zone equivalenti: l'una montuosa - con le vette dell'Appennino Tosco-Emiliano, tra cui il Monte Cimone la cui vetta (2165 metri s.l.m.) è il punto più elevato della provincia, il Monte Giovo (1991 metri s.l.m.) e il Libro Aperto (1937 metri s.l.m.) sulla dorsale tra Emilia e Toscana, mentre lungo la dorsale che da Sud a Nord divide le valli del Panaro e del Secchia, le vette principali sono l'Alpesigola (1642 metri s.l.m.) e il Monte Cantiere (1617 metri s.l.m.) - e collinosa sul versante centro-sud; l'altra pianeggiante che si estende dalla via Emilia fino al confine settentrionale. I fiumi della provincia sono a carattere torrenziale, i principali sono il Panaro, che nella parte alta prende il nome di Scoltenna e la Secchia che nasce in territorio reggiano, entrambi sono affluenti del Po. Altri importanti corsi d'acqua sono i torrenti Leo che confluisce nello Scoltenna nei pressi di Fanano, da quel punto il fime prende il nome di Panaro; il Tiepido nasce nel territorio di Serramazzoni e confluisce nel Panaro a Modena; i torrenti Dolo e Dragone sono i principali affluenti del Secchia che scorrono in teritorio modenese.

il Monte Cimone

La popolazione si concentra nell'area del capoluogo e nelle zone pedemontane, nei grandi centri come Carpi, Mirandola, Sassuolo. L'economia modenese vive di agricoltura, allevamento e industria. Una menzione a parte merita la produzione vitivinicola che dà vita a rinomati marchi quali Lambrusco, Albana, Sassolino. L'industria è fiorente nei comparti alimentare (tra cui i salumifici di Castelnuovo Rangone e Castelvetro, e l'aceto balsamico di Spilamberto), metalmeccanico (in particolare legato al settore automobilistico, come dimostrano gli stabilimenti Ferrari di Maranello e Maserati di Modena, tessile Carpi e della ceramica Sassuolo, Fiorano Modenese e Castelvetro di Modena .

Esposizione di Ferrari, davanti al Palazzo Ducale di Modena, durante l'edizione 2011 di "Terra di Motori"

Sotto il profilo naturalistico, punti di grande interesse si trovano nella Valle del Pelago e nel Parco del Frignano, dove tra colline e crinali appenninici sorgono suggestivi borghi come: Pievepelago rinomato per gli impianti di sci alpino di Sant'Anna Pelago e il borgo medievale di Roccapelago (su cui domina l'omonimo castello); Sestola, dominata dalla rocca longobarda (sede del Museo degli Strumenti Musicali Meccanici e del Museo della Civiltà Montanara), è la principale meta invernale dell'area grazie alle vicine piste innevate del maestoso monte Cimone; Fiumalbo con il tipico disegno urbano medievale; Pavullo nel Frignano con il castello di Montecuccolo e la cinquecentesca chiesa di San Lorenzo. Di notevole interesse la riserva naturale delle Salse di Nirano a Fiorano Modenese e il parco regionale dei Sassi di Roccamalatina a Guiglia. Nella parte più settentrionale della provincia che è completamente pianeggiante e per questo chiamata anche "Bassa Modenese" si trova, presso Mirandola una zona umida tra le più importanti del Nord Italia, la Valle dei Dossi e Delle Acque.

Qui è il cuore dello storico Ducato di Modena e Reggio e della dinastia estense, i cui simboli sono: il Palazzo Ducale (oggi sede dell'Accademia militare) e la Galleria Estense (tra le più importanti d'Italia, impreziosita tra gli altri dai capolavori della Scuola Fiorentina del XV sec.) a Modena; il seicentesco Palazzo Ducale di Sassuolo (con decorazioni tra gli altri del Guercino); il duecentesco castello di Formigine (che annovera la splendida chiesa romanica di San Giacomo).

Dal romanico al rinascimento, fino al neoclassicismo, numerose sono le testimonianze storiche del territorio, tra cui: il romanico Duomo di Modena in cui è custodita la tomba di San Geminiano e l'identitaria Torre della Ghirlandina (sublime esempio di arte lombarda) a Modena; il medievale Palazzo dei Pio (affacciato sulla rinascimentale piazza dei Martiri, tra le più belle d'Italia) e la barocca cattedrale dell'Assunta a Carpi; l'abbazia di San Silvestro (dell'VIII sec.) a Nonantola; la benedettina basilica di San Cesario (dell'XI sec.) a San Cesario sul Panaro.

Aree Naturali Protette

  • Parchi regionali
  • Riserve naturali regionali
  • Aree di riequilibrio ecologico
    • Area boscata di Marzaglia
    • Bosco della Saliceta
    • Fontanile di Montale
    • Oasi Val di Sole
    • San Matteo
    • Torrazzuolo

Bibliografia

  • 100 itinerari sulle montagne modenesi, Claudio Soli, Ed. Moizzi (1987)
  • Atlante dei beni archeologici della Provincia di Modena. Vol. 1: Pianura, All'Insegna del Giglio (2003)
  • Atlante dei beni archeologici della provincia di Modena. Vol. 2: Montagna, curatori: A. Cardarelli e L. Malnati; All'Insegna del Giglio (2006)
  • Carta dei sentieri - Alto Appennino Modenese, C.A.I. Sezione di Modena, Ed S.E.L.C.A. (2006)
  • I colori del tempo. Provincia di Modena, Valerio M. Manfredi, collana "Le province d'Italia", Ed. Italia Turistica
  • Itinerario illustrato tra i Castelli della provincia di Modena, Patrizia Belloi - Elis Colombini, Ed. Colombini (2001)
  • Itinerario romanico illustrato. Visita guidata al romanico della provincia di Modena, Patrizia Belloi - Elis Colombini, Ed. Colombini (1999)
  • Viaggio nei musei di Modena e provincia, Nunzia Manicardi, Ed. IL FIORINO