GUIDA  Provincia di Pavia

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Giunta e Consiglio
La Provincia di Pavia è parte della Regione Lombardia e comprende 190 comuni. Confina con le province di Alessandria, Lodi, Milano, Novara, Piacenza e Vercelli.

Il capoluogo è Pavia, qui gli altri comuni della provincia.

Ritratto della Provincia

E' la provincia più a sud della Lombardia, con un territorio in prevalenza pianeggiante che ricade, sul versante sud-ovest, all'interno della pianura padana, toccando a nord le vette appenniniche. Il corso dei due fiumi principali che l'attraversano, il Ticino e il Po, dà vita a tre distinte zone geografiche: il Pavese, la Lomellina, l'Oltrepò.

A nord del Po e a est del Ticino c'è la regione del Pavese, quella più popolosa, che si sviluppa attorno al capoluogo, cui fa riferimento la suddivisione dell'area in Campagna Soprana (a nord di Pavia), di cui Casorate Primo e Giussago sono i due centri principali, e Campagna Sottana (a est). Pressoché pianeggiante con intervalli collinari nella zona di San Colombano.

La Lomellina (prende nome dal comune di Lomello) è situata a nord-ovest, disegnata tra i fiumi Sesia, Po e Ticino. Il profilo pianeggiante predominante è diretta conseguenza della diffusione della coltura risicola. Il paesaggio infatti è fortemente caratterizzato dalle risaie - in primavera sommerse dall'acqua -, oltre che dalle garzaie (vedi quelle di Frascarolo, Mede e Zeme) rifugio ameno per aironi e altri volatili che qui vengono a nidificare. Il centro principale dell'area è Vigevano, interessato da sempre da una fiorente industria calzaturiera.

A sud del Po si configura la regione dell'Oltrepò, compreso tra l'Emilia-Romagna e il Piemonte. La conformazione collinare è quella più ampia, cui corrisponde a nord una ridotta fascia pianeggiante a sud una zona montuosa che abbraccia la vetta più alta del monte Lesima. La viticoltura appartiene all'identità secolare dell'Oltrepò Pavese: dal Barbera alla Croatina, dal Moscato al Pinot.

La ricchezza paesaggistica e storica della provincia pavese può essere colta seguendo le tracce della via Francigena (il percorso che in epoca medievale facevano i pellegrini cristiani da Canterbury a Roma). Attraverso questo percorso ci s'imbatte in siti di incalcolabile valore naturalistico come: il Parco del Ticino (che raccoglie 17 comuni da Cassolnovo a Linarolo); le garzaie della Lomellina; i boschi del Pavese; le aree protette dell'Oltrepò come il parco lacustre di Lungavilla e la Riserva Naturale del Monte Alpe (Menconico); Romagnese (con il Giardino alpino di Pietra Corva che ospita la più antica specie floreale d'Europa). L'altra linea identitaria di questo tratto corre sulle sagome medievali di castelli, chiese e palazzi: la parrocchiale romanica di San Martino a Palestro; la cluniacense chiesa di San Valeriano e la romanica-lombarda chiesa di San Pietro a Robbio; il quattrocentesco santuario della Madonna del Campo a Mortara; la trecentesca parrocchiale di San Lorenzo e la rinascimentale abbazia di Sant'Albino a Mortara; il cinquecentesco santuario di Sant'Anna (con affresco della scuola di Gaudenzio Ferrari) a Cilavegna; il castello visconteo (cui lavorò anche il Bramante e che ospita il Museo Archeologico Nazionale della Lomellina), la Torre Bramante del XV secolo e Museo di Palazzo Crespi a Vigevano; il castello sforzesco e l'antichissimo battistero di San Giovanni ad Fontes (del V sec.) a Lomello; il castello visconteo (il più grande della Lomellina) a Sartirana Lomellina; il preromanico battistero di San Giovanni Battista a Velezzo Lomellina; la chiesa campestre di Santa Maria in Pollicino e il palocristiano battistero a Breme; il medievale castello (dell'XI sec.) di Cozzo; la torre cinquecentesca a Garlasco; il quattrocentesco castello a Gropello Cairoli; l'imponente castello a Scaldasole; la certosa della Madonna delle Grazie (sublime sintesi di gotico, rinascimento e barocco lombardi) a Certosa di Pavia; il trecentesco castello a Lardirago; la romanica basilica di San Marcello in Montalino a Stradella (nota per le fisarmoniche, raccolte nel Museo Mariano Dallapè); il borgo medievale di Casteggio; la longobarda chiesa di Sant'Ilario e il castello visconteo a Voghera; il borgo Nazzano e il castello Malaspina a Rivanazzano Terme; l'abbazia benedettina di Sant'Alberto di Butrio (dove sarebbe nascosta la tomba di Edoardo II d'Inghilterra) a Ponte Nizza; la gotico-romanica chiesa dei Cappuccini e il quartiere medievale a Varzi; il castello visconteo e l'Oratorio di San Giacomo della Cerreta (con preziosi affreschi del rinascimento lombardo) a Belgioioso; il castello feudale (oggi sede del Museo Lombardo del Vino) di Chignolo Po.

Bibliografia

  • Storia di Pavia e sua provincia (rist. anast.), L. Gualtieri, Ed. Sardini (1975)
  • Pavia e sua provincia (rist. anast. Milano, 1861), Gualtieri di Brenna, collana "Biblioteca di storia municipale italiana", Ed. Atesa (1990)
  • Per una guida letteraria della provincia di Pavia, Paolo Pulina, Ed. Guardamagna (2005)
  • Pavia e sua provincia, Gualtieri di Brenna, Ed. Atesa (2008)
  • Pavia e provincia: 10 itinerari turistici, Giovanni W. Palestra - Ivano Dossena, Ed. Tipografia Commerciale Pavese (1997)
  • Weekend Pavia e provincia. Storia, cultura, natura, Andrea Carpi, Ed. SAGEP (2002)
  • Pavia. Una provincia da scoprire. Ediz. italiana e inglese, Ed. L'Orbicolare (2006)