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Foto Re:
2012, 2009, 2008
Il santuario della Madonna del Sangue

Re è situato nel Piemonte in Provincia del Verbano Cusio Ossola. Il 15 gennaio si festeggia il Patrono, San Maurizio. Tra gli edifici religiosi: Chiesa Parrocchiale della Visitazione di Maria Vergine (in frazione Olgia); Chiesa Parrocchiale di Santa Caterina; Oratorio di Sant'Antonio (in frazione Dissimo).

Confina con i comuni di: Villette, Malesco, Craveggia e Cursolo-Orasso.

Indice

Da Vedere

Re - Santuari della Madonna del Sangue.jpg
Soffitto del Santuario della Madonna del Sangue
Santuario della Madonna del Sangue
Il Santuario si chiama così a causa di un miracolo: il sanguinamento di una immagine della Madonna, durato venti giorni e documentato dagli storici e dal popolo di quel periodo.

Dove Mangiare

  • Bar Ristorante Gargino, Via Roma, 37

Lapidi Commemorative

Memorie Storiche

Nel Dizionario geografico-storico-statistico-commerciale (1847) Goffredo Casalis così descrive il comune:

Re (Regium), com. nel mand. di s. Maria Maggiore, prov. di Domodossola, dioc. e div. di Novara. Dipende dal senato di Casale, intend. prefett. ipot. insin. di Domodossola, posta di s. Maria Maggiore. Sta nella valle di Vegezzo alla sinistra del torrente Melezzo. È lontano un'ora e mezzo dal capoluogo di mandamento, ed ore cinque da Domo. Per le cose spirituali gli è unito il vicinissimo comune di Folsogno. Gode dei privilegi dell'Ossola: di tali privilegi parlammo distesamente nell'art. Domo. Una sua strada comunale conduce verso levante a Dissimo, e verso ponente a Malesco. Dal primo di questi comuni Re non è discosto che una mezz'ora, e dall'altro un'ora.

Il torrente Melezzo, che scorre lungo la valle di Vegezzo, abbonda di trote; va a scaricarsi nel lago Maggiore in vicinanza di Locarno nel cantone Ticino passando per le Cento Valli: esso vedesi quasi continuamente carico di legname a tronchi sciolti in flottazioni, proveniente dai boschi dei comuni di questa valle.

I prodotti territoriali sono la segale, le patate, le castagne, poca canapa, e fieno, con cui i terrazzani mantengono bestie bovine, pecore e capre.

La chiesa parrocchiale sotto il titolo di s. Maurizio martire è molto antica; ma è danno che ne sia perito l'archivio. Fu eretta in santuario, per un prodigio che, secondo una costante e sempre viva tradizione, vi accadde addì 29 d'aprile 1494. Quel santuario che divenne magnifico è detto di Maria Vergine del Sangue. Due sono le principali feste che annualmente si celebrano in questo paese; l'una nel dì 30 d'aprile come giorno anniversario del sopraccennato miracolo, e l'altra alli 24 di giugno: a quelle solennità concorrono da quattro a cinque mila forestieri.

Gli abitanti sono di complessione robusta, e d'indole molto buona. Vi si adoprano i pesi dell'Ossola: vi è in corso la moneta di Milano.

Cenni storici. Dicemmo che la parrocchia di Re è molto antica; or soggiungiamo ch'essa figliò le tre parrocchie seguenti:

  • 1.° Villette per decreto del 3 d'ottobre dell'anno 1568, mentre il cardinal vescovo era in visita a s. Maria Maggiore.
  • 2.° Dissimo con atto della curia del 6 dicembre 1578.
  • 3.° Olgia per istrumento dell'8 novembre 1580.

Nel 5.° giorno d'agosto del 1824 l'eminentissimo cardinale Giuseppe Morozzo arcivescovo vescovo di Novara fece solennemente l'incoronazione della miracolosa immagine di M. V. del Sangue, e del Figlio divino di Lei. Il sacerdote Carlo Rigoni, arciprete di Re, fu quegli, che interprete dell'ardente desiderio de' suoi parrocchiani, ed anzi di tutti gli abitatori della valle di Vegezzo, adoperossi caldamente affinchè si eseguisse quella grande solennità. Sapendo egli che il conte Alessandro Sforza Pallavicini aveva instituito un perpetuo legato alla sacrosanta Basilica Vaticana a fine di far cingere con le corone d'oro il capo alle imagini di Maria SS. più venerate nelle varie parti del mondo cattolico, ricorse unitamente ai più distinti personaggi della Vigezzina valle al prelodato cardinale Morozzo, affinchè questi si degnasse di ottenere dal capitolo vaticano le preziose auree corone con cui eternare la memoria del miracoloso simulacro di Re, che chiama le lontane non meno che le vicine genti a venerarlo.

Coi novaresi tipi di G. Miglio si pubblicò un opuscolo che abbiamo sott'occhio, il quale contiene fra le altre cose, le particolarità della sopraccennata incoronazione, un breve, ma facondo discorso, detto in tale augustissima solennità dal sopralodato insigne vescovo di Novara, ed una orazione panegirica di M. V. del Sangue coronata: la quale orazione molto eloquente, fu detta in Re dal professore Vittore Francetti nel dì 5 d'agosto 1824.

Chi voglia essere informato di tutti gli accidenti del gran prodigio, per cui è in venerazione grandissima il santuario di Re, può leggere un'operetta composta dal paroco, e dai consoli di questo comune nel 1718, la quale fu pubblicata in Milano nel 1771.

Popolazione 155.

mentre in Corografia fisica, storica e statistica (1837) riporta:

Re è un villaggio più considerevole degli altri, perchè possiede un Santuario, molto frequentato dai divoti: mentre questi tributano la loro venerazione ad un'immagine dipinta, che dicesi aver versato sangue, contento il fisico dei suoi omaggi a Dio, può quindi fermare le sue osservazioni sopra le due varietà di marmi formanti il pavimento, uno dei quali estratto da una cava posta sopra a Malesco, è bello forse quanto il Carrarese, e l'altro chiamato Savezzella, abondantissimo in quei dintorni: il comune di Re ha parrocchia arcipresbiteriale ed una scuola gratuita.