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Foto Rho:
2012, 2009, 2008

Rho è situato nella Lombardia nella Provincia di Milano. Da Vedere: Villa Cornaggia Medici, detta la Burba.

Confina con i comuni di: Milano, Arese, Lainate, Pero, Pogliano Milanese, Cornaredo, Pregnana Milanese e Settimo Milanese.

Indice

Biblioteche

  • Biblioteca Comunale, Corso Europa, 291
  • Biblioteca Oblati missionari, Corso Europa, 228
  • Biblioteca popolare, Via E. De Amicis, 6
  • Biblioteca scientifica dell'Azienda ospedaliera G. Salvini. Presidio ospedaliero di Rho, Corso Europa, 250
  • Consorzio sistema bibliotecario Nord Ovest, Corso Europa, 291

Attività

Complessi Bandistici

  • Corpo Musicale Cittadino Parrocchiale

Informazioni Utili

Icona train t.gif Come Arrivare Icona asso t.gif Associazioni

Memorie Storiche

Il libro Antiquario della Diocesi di Milano (1828) così descrive Rho:

RO. Dalle carte del secolo VIII si vede fin d'allora questa terra chiamata Ro, in cui esisteva l'antichissima chiesa di s. Ambrogio. Era Ro nella pieve di Nerviano, ma divenuto poi Corte, si regolò da sè nell'ecclesiastico; quindi ne venne che è bensì capo di pieve, ma delle più piccole, quantunque il distretto parrocchiale di Ro sia vastissimo.

La nobile famiglia Ro, che era dell'ordine de' Capitanei, da qui trae la sua origine, ed aveva molti privilegi. Da essa sortirono poi illustri persone, come un Anselmo III nostro arcivescovo nel 1086, e quattro consoli di Milano. Enrico II abitò qualche tempo in Ro, e lo arricchì di varj privilegi; fu allora decorato del titolo di borgo, e gli fu dato il diritto di tenere il mercato in tutte le settimane. La chiesa prepositurale è dedicata a s. Vittore, ufficiata un tempo da sei canonici. I Cappuccini vi avevano un convento. Eravi anche un collegio di 12 vergini, fondato da Giampietro Missaglia nobile milanese, e trasportato nella contrada di s. Simone di Milano, da dove s. Carlo le trasferì ed unì al soppresso monastero di santa Caterina alla Ruota.

Qui vicino si ammira il celebre santuario di Maria Addolorata, la di cui immagine sudò sangue ai 24 aprile dell'anno 1583. Pel gran concorso dei popoli s. Carlo pensò di erigervi il famoso tempio, che ora si vede terminato, di tanta magnificenza, che non v'ha pari in tutta la diocesi, e pose quel santo la prima pietra. Gaspare Visconti arcivescovo trasportò con solenne processione la sacra immagine sull'altar maggiore, ove si venera, e vicino al tempio pose tre sacerdoti oblati per averne cura. Il cardinal Erba fu quello che fondò il collegio, di cui fu primo proposto l'oblato Martinelli, vero specchio di sacerdotale santità. I sacerdoti che ora vi risiedono, scorrono di continuo tutta la diocesi, sotto la direzione dell'arcivescovo, a cooperare alla salute delle anime con delle sacre missioni ed esercizj spirituali.