GUIDA  Roma/Il Vittoriano o Altare della Patria

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Statua di Vittorio Emanuele II, con il portico ed il piedistallo

Il Vittoriano è dedicato a Vittorio Emanuele II e da lui ne prende il nome. Quando il primo Re d'Italia morì di polmonite il 9 Gennaio 1878 a soli 57 anni, tutta la Nazione fu attraversata da un profondo cordoglio.

In quel clima di eccezionale partecipazione collettiva il Consiglio Comunale di Roma deliberò di erigere un monumento stanziando per questo nella seduta del 10 Gennaio 1878, la somma di centomila lire.

La statua di Vittorio Emanuele II è il perno del Monumento. Fu realizzata fondendo 50 tonnellate di bronzo, ricavato dai cannoni fusi. Le dimensioni sono gigantesche: lunga 10 metri e alta 12 metri. Quattordici città italiane fungono da piedistallo alla statua; le città rappresentate sono: Genova, Milano, Bologna, Ferrara, Pisa, Mantova, Urbino, Palermo, Firenze, Torino, Ravenna, Amalfi, Napoli, Venezia.

A fare da quinta alla statua equestre di Vittorio Emanuele II, c'è il portico con una lunghezza di circa 75 metri, sul quale a coronamento sono scolpite sedici statue che rappresentano le sedici regioni Italiane di fine '800. Le statue sono alte 3,5 metri. Le regioni rappresentate sono: Piemonte, Lombardia, Veneto, Liguria, Emilia-Romagna, Toscana, Marche, Umbria, Lazio, Abruzzo, Campania, Puglia, Basilicata, Sicilia, Calabria e Sardegna. La realizzazione delle statue venne affidata ad uno scultore di ogni regione.

Le quadrighe, collocate nel 1927, portano il Vittoriano all'altezza massima di 81 metri. Rappresentano l'Unità e la Libertà e sono frutto dell'opera di due scultori diversi: Carlo Fontana e Carlo Bartolini.

La statua della dea Roma è ispirata all'effige di Minerva. E' opera dello scultore di origini bresciane Angelo Zanelli, che lavorò al bozzetto del fregio per ben 15 giorni.

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