GUIDA  Sagliano Micca

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Foto Sagliano Micca:
2012, 2009, 2008

Sagliano Micca è situato in Piemonte in Provincia di Biella. Il 25 luglio si festeggia il Patrono, San Giacomo.

Confina con i comuni di: Gaby, Veglio, Miagliano, Andorno Micca, Biella, Tollegno, Pralungo, Tavigliano, Quittengo e San Paolo Cervo.

Indice

Dove Mangiare

  • Ristorante Bar Biancaneve, Via Giuseppe Verdi, 1

Biblioteche

  • Biblioteca Civica, Piazza P. Micca, 5

Volontariato, Onlus e Associazioni

  • Associazione Piccolo Fiore, Via Roma, 127
  • Domus Laetitiae Cooperativa Sociale di Solidarietà, Via Roma, 127
  • Valle Cervo Società Cooperativa Sociale - Onlus, Via Rosazza, 6

Complessi Bandistici

  • Premiata Banda Musicale Sagliano Micca 1852, Via Amendola, 10

Memorie Storiche

Nel Dizionario geografico-storico-statistico-commerciale (1848) Goffredo Casalis così descrive il comune:

Sagliano (Salianum), com. nel mand. di Andorno-Cacciorna, prov. e dioc. di Biella, div. di Torino. Dipende dal senato di Piem., intend. prefett. ipot. di Biella, insin. e posta di Andorno-Cacciorna. Sta presso il Cervo nella valle di Andorno a tramontana di Biella, da cui è discosto quattro miglia. Dodici piccole villate compongono questo comune, cioè: Piano; Cantoni; Sagliano ; Tintoria; Casale; Zorid; Passo breve; Falletti; Code superiori; Code inferiori; al Pozzo; Ameje; Crosa; Ritana.

L'unica sua strada comunale mette ad Andorno, ed indi a Biella. Un sentiero di qua conduce verso tramontana nella valle superiore; ed un altro verso ponente scorge al celebre santuario di Oropa. Evvi anche una angusta via che verso borea comunica colla Bocchetta di Sessera; e per un tratto montuoso di circa dieci miglia conduce nella val grande del Sesia sino al luogo di Scopello.

Il Cervo che esce dal lago della Vecchia, sito distante dieci miglia circa da Sagliano, scorre verso Biella, e va a sboccare nel Sesia in vicinanza di Vercelli; in questo comune il Cervo tragittasi col mezzo di un antichissimo ponte in pietra, situato sopra un orrido scoglio. Vi corrono inoltre due torrenti, uno denominato Morezza, e l'altro di Occhiama; il primo è alimentato da varie fontane, e dopo un corso di circa due miglia si scarica nel Cervo; l'altro, che si suppone un ramo del torrente Oropa, discende nella direzione da ponente a tramontana; dopo un corso di circa un miglio e mezzo entra pure nel Cervo, ed è assai rinomato, perchè contiene molte pagliuzze d'oro: queste correnti sono feconde di trote squisite.

Il distretto di Sagliano è fiancheggiato da due alti monti, di cui uno è detto Montuccia, e l'altro in Col: il primo divide la valle di Sagliano Andorno dal fiume Sessera verso borea, ed il secondo verso ponente guarda il santuario di Oropa. Entrambe quelle montagne sono ricche di pascoli; epperciò nella bella stagione vi si nutrono più di cinquecento bestie bovine, e più di mille pecore. Di poco rilievo sono varii piccoli rialti di questo territorio.

I prodotti del suolo, oltre il fieno, sono la segale, la meliga, le castagne, le patate, le noci, e la canapa, che è della miglior qualità, e però assai ricercata. I cacciatori nelle opportune stagioni vi trovano molte pernici, beccacie e lepri.

La chiesa parrocchiale è sotto l'invocazione dei santi Giacomo Maggiore apostolo, e Stefano proto martire; le principali solennità sono quelle dei santi titolari, e di N. D. del Carmine: si celebrano entrambe con molta pompa massimo la seconda a cui accorrono più di due mila forestieri. Il campanile della parrocchia è di bel disegno, ed ha un concerto di sei campane. Questa chiesa contiene una molto rinomata Via Crucis in lavori di scultura eseguiti dal valentissimo Serpentiè, il quale sebbene di origine francese, nacque, e morì in questo villaggio.

Nel duodecimo giorno di ottobre si fa una fiera, che per antica concessione può durare tre giorni: è frequentata massimamente per le contrattazioni del grosso e del minuto bestiame.

Gli abitanti sono in generale vigorosi, ben fatti della persona, di buona indole, e di mente svegliatissima.

Cenni storici. Sagliano faceva anticamente: parte di Andorno ed è perciò che chiamasi ancora Sagliano-Andorno. Fu uno dei luoghi che l'imperatore Ottone III diede a Leone vescovo di Vercelli, e che prima spettavano al marchese Arduino. Questo villaggio non fu eretto in parrocchia prima dell'anno 1591. Il primo parroco cominciò uffiziare in tale sua qualità la chiesa dei ss. Fabiano e Sebastiano, la cui fondazione risale al principio del secolo XIV. Nel 1604 il parroco venne a reggere un'altra chiesa a tre navate, di cui si terminò la costruzione nel 1600, ed è appunto l'attuale parrocchia dei ss. Giacomo e Stefano.

Da lunga età, e sino all'anno 1790 vi si coltivava una miniera di rame, piombo ed argento sotto la direzione di impresarii tedeschi: essa in quell'anno fu abbandonata, perchè le spese della coltivazione superavano il prodotto: la fonderia passò allora al Demanio, da cui fu venduta nel 1825 ad un proprietario, che ne convertì la fabbrica in una cartiera.

Questo villaggio, al cui primitivo suo nome si suole aggiungere quello di Andorno, onorasi del celebre andornese Pietro Micca; ma di questo insigne biellese si gloria l'intiera nazione piemontese con diritto pari a quello, onde Roma vantò Scevola e Curzio. Nativo di Sagliano-Andorno fu l'esimio fonditore di metalli Pietro Barbisio, che pel corso di quaranta quattro anni continui lavorò nella R. zecca di Torino con pienissima soddisfazione dei personaggi che la diressero così sotto il cessato governo francese, come dopo la ristorazione politica.

Questo luogo fu eretto in contado a favore dei Cusani patrizii di Vercelli, e marchesi di s. Giuliano.

Popolazione 2050.