GUIDA  Salò/Duomo di Santa Maria Annunziata

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La facciata del Duomo

IL Duomo iniziato nel 1453 dedicato a Santa Maria Annunziata, ha lo stesso stile di Santa Anastasia, Duomo di Verona; fu consacrato nel 1502.

Carlo Borromeo lo visitò nel 1580. Nel 1797 e anni successivi il Duomo fu devastato a causa della Campagna Napoleonica.

Dal 1807 con la legge varata dal regno d'Italia si susseguirono importanti acquisizioni di dipinti provenienti da altre chiese salodiane soppresse.

La campagna di restauri dovuta al rovinoso terremoto del 1901 è ricordata con una lapide nella controfacciata. Dal 1974 è riconosciuto monumento nazionale.

Al 15 di agosto nel piazzale del Duomo immersi in uno splendido scenario si può assistere al concerto della banda cittadina.

Esterno

La facciata è rimasta grezza; il portale centrale è in stile rinascimentale (primi del Cinquecento), mentre le due porte laterali sono in stile gotico (metà del XV secolo).

Sul lato destro dell'edificio si erge il campanile.

Interno

Il presbiterio

Due file di pilastri a base ottagonale, rivestiti in pietra grigia, dividono l'interno in tre navate; in tutto: 8 Colonne e 4 mezze Colonne (2 di testa e 2 di fondo).

L'altezza della navata maggiore è di 22 metri,e di quelle minori di 14 metri. La lunghezza totale delle navate è di 45 metri. Complessivamente l'interno del Duomo misura 62 metri di lunghezza e 20 metri circa di larghezza.

Le campate della navata centrale partono dall'altezza del colmo degli archi su piedritti partenti dai pilastri ed hanno ampiezza doppia (9,10 metri) rispetto a quelle delle navate laterali.

La parte del presbiterio senz'altro rappresenta il punto di maggior interesse del Duomo. E' profondo 17 metri circa ed è sovrastato da una cupola a 16 spicchi, che raggiunge l'altezza di 11 metri e ben 43 metri di circonferenza.

Oltre a sette altari, tre cappelle e due absidiole, all'interno sono custodite pregevoli opere d'arte:


La Vergine in trono
Il dipinto della Vergine in trono

Sulla parete entrando a sinistra ci si imbatte nello straordinario dipinto della Madonna in trono, tra i Santi: Giovanni Battista, Faustino, Giovanni Evangelista, Nicola, Pietro e Bartolomeo, titolari delle chiese del territorio della Pieve di Salò

E' considerato l'opera più antica conservata nel Duomo. La data assegnata al dipinto intorno al 1370. Sotto il dipinto di trova il pozzetto per le elemosina il coperchio in ferro battuto è firmato dal fabbro incisa la data del 1506.

Il Crocefisso

Fu realizzato dall'intagliatore Giovanni Teutonico nel 1449; l'artista ha firmato l'opera sul polpaccio sinistro.

La figura è stata intagliata in legno di melo e le vene sono state realizzate con spaghi incavati nella scultura, gocce traslucide di resina si prestano a rappresentare il sangue. Non si conoscono altre opere di questo artista Tedesco se non una Pietà commissionata dal comune di Riva del Garda e andata perduta.

L'Ancona
L'ancona dorata

L'ancona lignea è la più antica delle opere che adornano il presbiterio. Fu realizzata da Bartolomeo da Isola Dovarese, in stile gotico; le statue sono opera di Pietro Bussolo (1475).

L'Ancona rappresenta la Madonna in Trono con sopra il Cristo Risorto, negli scomparti sono rappresentati i santi titolari delle chiese e cappelle dipendenti dalla Pieve di Salò.

Nella parte inferiore chiamata "registro" la Madonna è incoronata da Angeli; i dipinti dello zoccolo sono opera di anonimi pittori Veneziani. Grezza fino al 1477, fu dipinta e dorata nel 1478.

Dietro l'Ancona vi sono tre immense opere pittoriche, di cui la più grande e centrale è "L'Annunciazione", opera commissionata a Negretti Jacopo detto "Palma il Giovane" nel 1627 (nipote del grande e più famoso "Palma il Vecchio")

La cappella del SS. Sacramento
La cappella del SS. Sacramento

Fu ostruita nel 1594 e decorata con dipinti e stucchi entro il 1599.

Nella cappella venivano celebrate comunioni comunitarie e venerate le reliquie dei martiri pervenute direttamente da Roma e collocate assieme a quelle dei Santi Virgilio e Secondo.

Le decorazioni pittoriche sono state interamente ideate da Giovan Battista Trotti detto il Malosso. Fra queste spicca la spettacolare volta con una quadratura prospettica unica. Guardando questa volta il gioco della prospettiva è indescrivibile. Le colonne sembrano scolpite e non dipinte. Al centro il Malosso dipinse la Gloria Celeste con la Trinità adorata dai Martiri, dei quali la cappella conserva le reliquie.

Cappella di San Girolamo

La Cappella con splendidi stucchi e decorazioni comprende la pala con San Girolamo penitente ma quello che attrae di più il visitatore è: "Il gruppo del compianto", sculture in legno intagliato forse opere di intagliatori diversi.

Di datazione non certa con collocazione per quanto riguarda le Pie Donne e San Giovanni intorno alla metà del Cinquecento, mentre per le altre statue nel decennio successivo.



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