GUIDA  Torino/Mole Antonelliana

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==La Mole Antonelliana==
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E' il simbolo della città, opera nata dai più importanti e creativi progetti dell'ottocento. Colui che per primo pose le basi per lo storico edificio che si erge nel mezzo della città fu '''Alessandro Antonelli''' . Architetto prestigioso formatosi nell'ambito più tradizionalistico dell'Accademia prima e nell'humus classicheggiante di San Luca a [[Roma]] poi. Nonostante le sua basi classicheggianti Antonelli riuscì a sviluppare un gusto del tutto personale, egli aveva un intuito estetico formato dalla sintesi tra i tratti iù convenzionali e fino a quel tempo conosciuto con un forte sperimentalismo che valicava il disegno fino a riguardare i materiali utilizzati per la costruzione. Il nostro infatti presidiava tutti i lavori commissionando materiali poco conosciuto all'epoca in ambiente edile. Il suo approccio lo potremmo definire più di tipo ingegneristico che architettonico. La Mole Antonelliana potremmo definirla, dunque, figlia di spinta all'innovazione tecnologica già avvertita secolo prima con la monumentale Cupola della Cattedrale di Santa Maria del Fiore, monumentale opera del Brunelleschi a [[Firenze]]. I lavori di costruzione della Mole iniziarono intorno al 1863 per volere della comunità israelitica che aveva commissionato ad Antonelli appunto il progetto per l'edificazione di una Sinagoga. I tempi, i costi e il posizionamento oltre il metraggio stabilito si rivelarono oltre le aspettative e ciò indusse la comunità ebraica ad interrompere i lavori lasciando come copertura dell'edificio una sorta di sovrastruttura provvisoria.
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[[Categoria:Edifici Storici]]
 
[[Categoria:Edifici Storici]]

Versione delle 12:22, 26 feb 2009

Mole Antonelliana
Mole Antonelliana

La Mole Antonelliana

E' il simbolo della città, opera nata dai più importanti e creativi progetti dell'ottocento. Colui che per primo pose le basi per lo storico edificio che si erge nel mezzo della città fu Alessandro Antonelli . Architetto prestigioso formatosi nell'ambito più tradizionalistico dell'Accademia prima e nell'humus classicheggiante di San Luca a Roma poi. Nonostante le sua basi classicheggianti Antonelli riuscì a sviluppare un gusto del tutto personale, egli aveva un intuito estetico formato dalla sintesi tra i tratti iù convenzionali e fino a quel tempo conosciuto con un forte sperimentalismo che valicava il disegno fino a riguardare i materiali utilizzati per la costruzione. Il nostro infatti presidiava tutti i lavori commissionando materiali poco conosciuto all'epoca in ambiente edile. Il suo approccio lo potremmo definire più di tipo ingegneristico che architettonico. La Mole Antonelliana potremmo definirla, dunque, figlia di spinta all'innovazione tecnologica già avvertita secolo prima con la monumentale Cupola della Cattedrale di Santa Maria del Fiore, monumentale opera del Brunelleschi a Firenze. I lavori di costruzione della Mole iniziarono intorno al 1863 per volere della comunità israelitica che aveva commissionato ad Antonelli appunto il progetto per l'edificazione di una Sinagoga. I tempi, i costi e il posizionamento oltre il metraggio stabilito si rivelarono oltre le aspettative e ciò indusse la comunità ebraica ad interrompere i lavori lasciando come copertura dell'edificio una sorta di sovrastruttura provvisoria.