GUIDA  Torino/Villa della Regina

Da Wiki.
 
Riga 1: Riga 1:
 
==Ville e Palazzi/Villa della Regina==
 
==Ville e Palazzi/Villa della Regina==
 
{{#widget:Sat|lat=45.058478|lng=7.707662|pos=right|label=Villa della Regina - Panoramica}}
 
{{#widget:Sat|lat=45.058478|lng=7.707662|pos=right|label=Villa della Regina - Panoramica}}
*Ubicata alla destra idrografica del '''Fiume Po''' ,nell’area collinare orientale della città,Quartiere [[Torino/Ritratto della Città/Borgo Po]], sullo spartiacque tra la '''Val San Martino''' e la '''Val Salice''' , alla base del [[Torino/Parco Villa Genero]] ,fu realizzata nell’anno 1615 dall’ '''Architetto Ascanio Vitozzi''' (a seguito trasformazione di una preesistente sontuosa residenza di campagna con annessi vigneti) ed ampliata a seguito di successivi interventi di altri architetti tra i quali '''Filippo Juvarra''' che resero grandiosa la costruzione,strettamente collegata allo scenografico parco a più livelli.Voluta dal '''Cardinale Maurizio di Savoia''' (un titolo attribuito con soli fini politici,perché in realtà non prese mai i voti),poi '''Principe d'Oneglia'''  e fratello di '''Amedeo I''' ,ebbe come primo nome '''Villa Ludovica''' ,perché divenne la residenza personale di '''Ludovica di Savoia''' .Qui il '''Principe Maurizio di Savoia''' era solito organizzare riunioni di accademici e di intellettuali.Dopo la morte di '''Ludovica di Savoia''' , nell’anno 1692, il complesso divenne la residenza della '''Regina Anna Maria di Orléans''', moglie di '''Vittorio Amedeo II''' , dalla quale prese la denominazione definitiva.Durante l'occupazione francese,la Villa fu compresa nel patrimonio imperiale (lo stesso '''Napoleone''' vi risiedette nell’anno 1805) e nell’anno 1868 fu donata da '''Vittorio Emanuele II''' all' '''Istituto delle Figlie degli Ufficiali''' che combatterono durante le '''Guerre d’Indipendenza Italiane''' e divenne un collegio laico per fanciulle molto “bon ton”.Da quell'anno cessò definitivamente di essere una proprietà privata di '''Casa Savoia''' e divenne la sede delle sezioni di Lettere e Arti. I saloni e le stanze affrescate del piano nobile vennero adibiti ad aule scolastiche e all'appartamento della direttrice; i due loggiati sul salone rococò ospitarono le classi di disegno e di cucito.Nell’anno 1994 passò al Demanio ed attualmente fa parte del circuito delle Residenze Sabaude in Piemonte.Dall’anno 1997 è iscritta alla Lista del Patrimonio dell'umanità,come parte del sito seriale UNESCO Residenze sabaude.
+
*Ubicata alla destra idrografica del '''Fiume Po''' ,nell’area collinare orientale della città,Quartiere [[Torino/Ritratto della Città/Borgo Po]], sullo spartiacque tra la '''Val San Martino''' e la '''Val Salice''' , alla base del [[Torino/Parco Villa Genero]] ,fu realizzata nell’anno 1615 dall’ '''Architetto Ascanio Vitozzi''' (a seguito trasformazione di una preesistente sontuosa residenza di campagna con annessi vigneti) ed ampliata a seguito di successivi interventi di altri architetti tra i quali '''Filippo Juvarra''' che resero grandiosa la costruzione,strettamente collegata allo scenografico parco a più livelli.Voluta dal '''Cardinale Maurizio di Savoia''' (un titolo attribuito con soli fini politici,perché in realtà non prese mai i voti),poi '''Principe d'Oneglia'''  e fratello di '''Amedeo I''' ,ebbe come primo nome '''Villa Ludovica''' ,perché divenne la residenza personale di '''Ludovica di Savoia''' .Qui il '''Principe Maurizio di Savoia''' era solito organizzare riunioni di accademici e di intellettuali.Dopo la morte di '''Ludovica di Savoia''' , nell’anno 1692, il complesso divenne la residenza della '''Regina Anna Maria di Orléans''', moglie di '''Vittorio Amedeo II''' , dalla quale prese la denominazione definitiva.Durante l'occupazione francese,la Villa fu compresa nel patrimonio imperiale (lo stesso '''Napoleone''' vi risiedette nell’anno 1805) e nell’anno 1868 fu donata da '''Vittorio Emanuele II''' all' [[Torino/Ritratto della Città/Ex Istituto Nazionale per le Figlie dei Militari Italiani]] che combatterono durante le '''Guerre d’Indipendenza Italiane''' e divenne un collegio laico per fanciulle molto "bon ton" e sede della Sezione di Lettere ed Arti per le allieve più dotate. I saloni e le stanze affrescate del piano nobile vennero adibiti ad aule scolastiche e all'appartamento della direttrice; i due loggiati sul salone rococò ospitarono le classi di disegno e di cucito.Nell’anno 1994 passò al '''Demanio''' ed attualmente fa parte del circuito delle '''Residenze Sabaude''' in [[Piemonte]] .Dall’anno 1997 è iscritta alla '''Lista del Patrimonio dell'umanità''', come parte del sito seriale '''UNESCO Residenze sabaude''' .
  
 
===Esterno===
 
===Esterno===
Riga 24: Riga 24:
 
:  a. la prima occasione documentata risale all’anno 1909 e riguarda un cortometraggio dell'epoca pionieristica del cinema muto torinese (prodotto dalla '''Ambrosio Film''' ) dal titolo di "Spergiura!" ;
 
:  a. la prima occasione documentata risale all’anno 1909 e riguarda un cortometraggio dell'epoca pionieristica del cinema muto torinese (prodotto dalla '''Ambrosio Film''' ) dal titolo di "Spergiura!" ;
 
:  b. nell’anno 2014, venne girata all'interno e all'esterno la miniserie "La bella e la bestia";
 
:  b. nell’anno 2014, venne girata all'interno e all'esterno la miniserie "La bella e la bestia";
:  c. i saloni ed i giardini sono stati la location dello sceneggiato televiso “Elisa di Rivombrosa”.
+
:  c. i saloni ed i giardini sono stati la location dello sceneggiato televiso "Elisa di Rivombrosa".
 
: - I piani alti della Villa ospitano il '''Centro Regionale di Documentazione e Catalogazione dei Beni Culturali'''.
 
: - I piani alti della Villa ospitano il '''Centro Regionale di Documentazione e Catalogazione dei Beni Culturali'''.
  

Versione attuale delle 14:19, 15 giu 2018

Ville e Palazzi/Villa della Regina

Villa della Regina - Panoramica
Villa della Regina - Panoramica

  • Ubicata alla destra idrografica del Fiume Po ,nell’area collinare orientale della città,Quartiere Borgo Po, sullo spartiacque tra la Val San Martino e la Val Salice , alla base del Parco Villa Genero ,fu realizzata nell’anno 1615 dall’ Architetto Ascanio Vitozzi (a seguito trasformazione di una preesistente sontuosa residenza di campagna con annessi vigneti) ed ampliata a seguito di successivi interventi di altri architetti tra i quali Filippo Juvarra che resero grandiosa la costruzione,strettamente collegata allo scenografico parco a più livelli.Voluta dal Cardinale Maurizio di Savoia (un titolo attribuito con soli fini politici,perché in realtà non prese mai i voti),poi Principe d'Oneglia e fratello di Amedeo I ,ebbe come primo nome Villa Ludovica ,perché divenne la residenza personale di Ludovica di Savoia .Qui il Principe Maurizio di Savoia era solito organizzare riunioni di accademici e di intellettuali.Dopo la morte di Ludovica di Savoia , nell’anno 1692, il complesso divenne la residenza della Regina Anna Maria di Orléans, moglie di Vittorio Amedeo II , dalla quale prese la denominazione definitiva.Durante l'occupazione francese,la Villa fu compresa nel patrimonio imperiale (lo stesso Napoleone vi risiedette nell’anno 1805) e nell’anno 1868 fu donata da Vittorio Emanuele II all' Ex Istituto Nazionale per le Figlie dei Militari Italiani che combatterono durante le Guerre d’Indipendenza Italiane e divenne un collegio laico per fanciulle molto "bon ton" e sede della Sezione di Lettere ed Arti per le allieve più dotate. I saloni e le stanze affrescate del piano nobile vennero adibiti ad aule scolastiche e all'appartamento della direttrice; i due loggiati sul salone rococò ospitarono le classi di disegno e di cucito.Nell’anno 1994 passò al Demanio ed attualmente fa parte del circuito delle Residenze Sabaude in Piemonte .Dall’anno 1997 è iscritta alla Lista del Patrimonio dell'umanità, come parte del sito seriale UNESCO Residenze sabaude .

Esterno

  • E’ un complesso seicentesco realizzato sul modello delle antiche ville romane,con il palazzotto di residenza,i giardini all’italiana,il teatro d’acque.il bosco,gli orti ed il vigneto.Sul fronte è presente una piazza - terrazza ellittica (il "Gran Rondeau"), costituita da una doppia scala in curva con fontana centrale di venti metri di diametro,dentro la quale trova posto una scultura in marmo del "Dio Nettuno" seduto, mentre ai suoi bordi giacciono undici statue di divinità fluviali.Lo scenografico "Gran Rondeau" permette di salire ad un piazzale di forma rettangolare che termina al fondo con uno scalone a tenaglia ed una vasca centrale con una statua in marmo rappresentante una "Sirena".Il corpo centrale della facciata principale è in posizione leggermente avanzata rispetto ai due padiglioni laterali che lo affiancano ed Il tetto della facciata centrale è coronato da una balaustra a forma di "U" con sei grandi statue.Dietro il palazzo si estende,scavato nella collina,un vasto giardino emiciclico su tre livelli suddivisi da filari di siepi di bosso.Dal corpo centrale della facciata retrostante si sviluppa un'esedra semicircolare che racchiude una piccola vasca quadrilobata in marmo, delimitato da un muro semicircolare su cui sono scavate venti nicchie quasi tutte adorne di statue. Nel mezzo del muro che circoscrive l'esedra,in corrispondenza di due obelischi,si apre una scalinata che porta ad un'ulteriore vasca prospiciente la "Grotta del Re Selvaggio" (questa non è nient'altro che un parallelepipedo di marmo diviso in tre parti e decorato al suo interno con specchiature e pietre policrome; al fondo della galleria mediana troneggia la statua del "Re Selvaggio").Verso il culmine centrale dell'anfiteatro vi è il "Belvedere" superiore che è la costruzione più elevata della Villa .

Interno

  • Al piano nobile,il grandioso salone centrale che divide gli appartamenti del Re da quelli della Regina,è il capolavoro della villa:affreschi alle pareti e sul soffitto(di Giuseppe Dallamano ,di Corrado Giaquinto e Giovan Battista Crosato),elegantissime linne curve,un gioco di balaustrate,grandi finestre affacciate da un lato sulla città e dall’altro sul giardino.Nelle sale adiacenti sono pregevoli i quattro Gabinetti Cinesi in raffinato legno laccato e dorato.Gran parte degli stucchi,fra i quali le decorazioni dell'anticamera con soffitto verde e della sala di Anna Maria di Orléans , sono opera di Pietro Somazzi .Dal salone si accede agli Appartamenti Reali nei quali trova posto in modo esemplare il gusto settecentesco per le "cineserie".


Curiosità:
- Sul retro dell’edificio ,in un giardino all’italiana a forma di anfiteatro è presente il Padiglione dei Solinghi, costruzione a pagoda a due piani in cui si riuniva l' Accademia dei Solinghi per i discutere di letteratura,scienza,filosofia e matematica.Dell’accolita di intellettuali,fondata dall’ex Cardinale Maurizio di Savoia fecero parte anche lo storico sabaudo Emanuele Tesauro ed il futuro Papa Innocenzo X .
- La villa è stata spesso scelta come set cinematografico:
a. la prima occasione documentata risale all’anno 1909 e riguarda un cortometraggio dell'epoca pionieristica del cinema muto torinese (prodotto dalla Ambrosio Film ) dal titolo di "Spergiura!" ;
b. nell’anno 2014, venne girata all'interno e all'esterno la miniserie "La bella e la bestia";
c. i saloni ed i giardini sono stati la location dello sceneggiato televiso "Elisa di Rivombrosa".
- I piani alti della Villa ospitano il Centro Regionale di Documentazione e Catalogazione dei Beni Culturali.