GUIDA  Torre Beretti e Castellaro

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Foto Torre Beretti e Castellaro:
2012, 2009, 2008

Torre Beretti e Castellaro è situato in Lombardia, ai confini con il Piemonte, in Provincia di Pavia.

Confina con i comuni di: Bozzole, Valenza, Frascarolo, Mede e Sartirana Lomellina.

Dove Mangiare

  • Albergo Ristorante Torrese, Via Roma, 46
  • Ristorante Da Agostino, Via Stazione, 39

Informazioni Utili

Icona train t.gif Come Arrivare

Memorie Storiche

Nel Dizionario geografico-storico-statistico-commerciale (1853) Goffredo Casalis così descrive Torre Beretti (allora non ancora unito a Castellaro):

TORRE-BERETTI (Turris Birrelorum), com. nel mand. di Mede, prov. di Lomellina, dioc. di Vigevano, div. di Novara. Dipende dal magistrato d'appello di Casale, intend., trib. di prima cognizione di Mortara, ipot., insin., e posta di Mede.

E situato ad ostro di Mortara da cui è distante tredici miglia.

Dalla parte orientale di questo paese si dipartono due strade, di cui una mette a Sartirana per mezzo della via provinciale che da Mortara tende a Valenza, traversando questo territorio alla distanza di metri 5600; l'altra, verso ponente scorge a Mede: in vicinanza di quest'ultima s'intraprese la costruzione di un'altra strada provinciale, tendente al comune di Mede, passando per Castellaro de' Giorgi, la quale strada chiamasi di Pavia. A mezzodì di questo comune incomincia un'altra via che mette a Frascarolo.

I prodotti territoriali consistono in riso, fromento, gran turco, avena, marzuoli di ogni specie, fieno, lino, canapa, uve ed altre frutta, ed ortaggi di ogni maniera. I prodotti animali consistono in cavalli della razza degli stalloni reali. Vi abbondano le bestie bovine, i majali, i polli, le anitre, le oche, i galli d'india.

Le vacche che vi mantengono i terrazzani forniscono in copia latte, con cui si fanno formaggi di buona qualità ed assai ricercati. Considerevoli vi sono i prodotti delle api e dei bachi da seta.

I cacciatori vi possono far buone prede di selvaggiume, ed anche di pernici, di quaglie, e di tortore selvatiche, e di molti uccelli acquatici.

Il fiume Po costeggia questo territorio nel suo lato di libeccio, e vi si tragitta col mezzo di un porto natante.

Due sono le chiese esistenti in questo villaggio, cioè la parrocchiale sotto il titolo di s. Gioanni Battista, e l'altra sotto l'invocazione di s. Rocco che è uffiziata da una confraternita.

Fino a quest'ultimo tempo vi erano in uso i pesi di Milano e di Pavia, e vi erano in corso le monete di quegli stati egualmente che quelle dei Sabaudi dominii.

Gli abitanti sono di complessione robusta, d'indole buona, e soprammodo inclinata all'allegria.

Cenni storici. Questo luogo era compreso nella contea di Sartirana. Pochi rurali comuni contavano ne' passati tempi tante cospicue e nobili famiglie residenti in essi, quante avevano stanza gradita in questo villaggio: le principali di queste famiglie erano la Berretti, e la Canobbia: la prima conviene che fosse fra le altre cospicua e benemerita degli abitanti; perocché diede il nome al comune. Dalla prosapia Canobbia uscì quel famoso fra Canobbio, che per la sua mala condotta fu lungamente tenuto prigione in Pavia entro una gabbia di ferro; e poscia dal re di Spagna Filippo V essendo stato messo in libertà, si rese nel rimanente de' suoi giorni altrettanto celebre nel bene, quanto era stato famigerato nel male.

Torre de' Beretti, che fu già paese molto ragguardevole, è ora scaduto assai dal suo antico splendore, e dei vetusti castelli che vi sorgevano, più non rimangono che le reliquie di uno solo, già feudo de' conti di Sartirana.

Popolazione 850.