GUIDA Cantalupo in Sabina/Storia
Storia di Cantalupo in Sabina
Nell'epoca della Roma Imperiale la località è cosparsa di ville rustiche residenziali ed attorno ad esse, nel primo medioevo , sorgono i primi villaggi i cui abitanti, superstiti alle invasioni barbariche (verificatesi tra l' VIII ed il IX secolo ), si fortificano sul punto più alto del territorio, dando vita al Castrum Cantalupi.
Nel tempo si susseguono : I "Conti di Cunio"; i "Conti di Sant'Eustachio" (XIII-XIV secolo); i "Savelli" (sino a tutto il XV secolo); i "Cesi di Acquasparta e di Rignano" (XVI e XVII secolo); "Guido Vaini" (Marchese di Vacone) ; ai "Lante della Rovere" (che restano sino al 1804); ai "Simonetti" ; francese "De Podenas".
Nel 1862 "Giovanni Battista Camuccini", figlio del pittore neoclassico Vincenzo, acquista il patrimonio dell'ex feudo e trasforma il "Palazzo" in un museo.
Cantalupo in Sabina è in origine comunità indirettamente soggetta alla Camera Apostolica poi, con la caduta del sistema feudale, passa direttamente sotto il Governo Pontificio sino all'anno 1861 quando entra a far parte del Regno d'Italia (aggregato alla Provincia di Perugia, poi a quella di Roma e nel 1927 viene incluso nella nuova Provincia di Rieti.