GUIDA  Libri/L'Italia meridionale o L'antico reame delle Due Sicilie

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Pubblicato nel 1860 da Giuseppe de Luca è il volume L'Italia meridionale o L'antico reame delle Due Sicilie, Descrizione Geografica, Storica, Amministrativa.

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Prefazione

AI NOSTRI СONCITTADINI

Pubblicando il Compendio di Geografia di Adriano Balbi, la massima opera del nostro Geografo italiano; poste innanzi alcune nostre poche parole intorno al concetto della Geografia, e un più lungo lavoro intorno alla storia di quella scienza e alla Geografia Antica, noi ci siamo dipartiti dal Balbi nell'ordine delle materie, e siamo entrati nella topografia incominciando dagli Stati italiani. Fu nostro pensiero che l'Italia nostra, che il nostro bel paese fosse descritto innanzi a tutti gli altri e più particolarmente; e che l'Italia, allora divisa in tante parti, avesse, in questa descrizione, quell'unità che niuno al mondo non poteva ritoglierci, la unita geografica, che fu una grande cagione, anzi la principale, dell'unità politica. Onde alla descrizione degli altri Stati italiani noi riunimmo quella dell'Illirio, del Tirolo italiano, del Trentino, della Venezia, della Lombardia, della Corsica, delle isole di Malta. Nè solo riunimmo in uno tutte le parti d'Italia, spezzando le dure unità amministrative, che il Balbi aveva voluto conservare; ma ad ogni contrada d'Italia aggiungemmo un'appendice, nella quale, sviluppando la parte topografica, noi demmo molte notizie storiche, geografiche, amministrative, con ricchi quadri di Statistica; e sì che la nostra Italia, pubblicata in quel libro, apparve come un lavoro compiuto.

Venendo a questa parte meridionale della penisola, noi siamo discesi in più minuti particolari; e, discorse lungamente le condizioni fisiche, le condizioni storiche e le amministrative di questo paese, abbiamo sviluppato la topografia delle provincie napolitane e siciliane, e fatto di determinare il carattere fisico di ciascuna di esse.

Egli è vero che, avendo pubblicato questo lavoro nel finire del 1859 e nel cominciare del 1860, noi dovemmo conservare alcune denominazioni e suddivisioni degli antichi Stati italiani. Egli è vero che questa parte d'Italia che noi abitiamo, e ch'è la più meridionale e la più bella ad un tempo, entra oggi nel regno d'Italia, entra in un periodo di nuova vita, tanto che il nostro lavoro per questa parte può dirsi antico. Ma quello che forma la parte fondamentale del libro che noi pubblichiamo resta immutato, nulla cangiando le condizioni topografiche e fisiche, le condizioni storiche e statistiche. Ed essendo utile ed importante che queste nostre particolari condizioni sieno conosciute, soprattutto nel momento in cui noi versiamo, nel salutare lavoro di contemperare ed unificare insieme le varie provincie italiane, noi crediamo di far cosa grata ai nostri concittadini, presentando loro questo lavoro, che noi abbiamo fatto con tanto amore, raccogliendo ed ordinando insieme tanti sparsi elementi.

Napoli 1.° Gennaio 1861. GIUSEPPE DE LUCA.