GUIDA Lonato del Garda
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Foto Lonato: 2012, 2009, 2008 |
Lonato del Garda (Lonato fino al 2007) è situato in Lombardia in Provincia di Brescia. Il 24 giugno si festeggia il Patrono, San Giovanni Battista.
Confina con i comuni di: Desenzano del Garda, Padenghe sul Garda, Pozzolengo, Bedizzole, Calvagese della Riviera, Calcinato, Castiglione delle Stiviere e Solferino.
Indice |
Da Vedere
Adagiata sulle colline moreniche, a 5 km dal lago di Garda, è una cittadina ricca di monumenti, sorprendente per la sua conservata unità di borgo antico e le sue bellezze architettoniche.
Palazzo Comunale - Pala dei Celesti
- Situata in un'elegante sala del settecentesco Palazzo Municipale di cui occupa un'intera parete, il dipinto votivo eseguito da Andrea Celesti (1637-1712) ricorda magistralmente la peste del 1630. La grande pala di può dividere in tre settori, con geometria piramidale al centro e si compone di scene differenti che raccontano lo stesso tema della peste.
Colonna veneta
- Posta nella piazza principale è sormontata dal leone di San Marco a testimonianza del lungo periodo di governo veneto sulla città, iniziato nel 1441 e terminato nel 1796, con qualche intervallo.
Torre Civica
- Eretta nel 1555 s'erge sopra la città con la sua merlatura che risale però al XIX secolo. Ospitò il carcere maschile cittadino durante il dominio veneto. E' dotata di 3 campane intitolate ai Santi del borgo. L'orologio originale fu sostituito nel 1793 dall'attuale di cui si può ammirare, dall'interno, il meccanismo.
Cittadella
- quartieri alloggio delle truppe di servizio alla rocca-fortezza; è caratterizzata da un impianto edilizio semplice e costituiva in origine un quartiere fortificato interno alla cerchia muraria lonatese, dotata di due porte, una di collegamento con il paese e l'altra, detta la Milanese, con l'esterno della città in direzione nord.
Basilica minore
- Esempio mirabile di architettura barocca, costruita su progetto dell'architetto lonatese Paolo Soratini. Notevoli la cupola aerea e la facciata decorata con elementi marmorei. L'attuale chiesa è la terza ricostruzione nel medesimo luogo e nel 1980 ricevette dal Papa Giovanni Paolo II il titolo di Basilica Minore con gli annessi privilegi. E' arricchita all'interno da decorazioni ad affresco, stucchi e pale d'altare di autori veneti, tra cui Balestra, Cignaroli e Licino.
Chiesa di Sant'Antonio
- Separata dalla strada da uno scalone in pietra, fu edificata tra il 1590 e il 1601 su un edificio preesistente, di cui resta solo il campanile e che probabilmente era la chiesa del lazzaretto. La chiesa si compone di tre corpi ben distinti di cui quello centrale è il più antico. Nella chiesa, oltre alla cappella del Suffragio, si osserva l'altare dedicato alla Madonna del Giglio.
Fondazione Ugo da Como: Casa del Podestà
- E' una delle case museo italiane tra le meglio conservate e fu abitata sino al 1941 dal senatore bresciano Ugo Da Como che istituì l'omonima Fondazione. Dopo aver acquistato l'edificio, di origine quattrocentesca, nel 1906, commissionò il restauro all'architetto Antonio Tagliaferri che la ridisegnò in forme neogotiche facendone il contenitore ideale entro cui poter raccogliere memorie legate al territorio lonatese e alla storia bresciana e creando, nel contempo, un centro culturale che potesse sopravvivergli.
- I lavori, terminati nel 1909, riportarono l'antica dimora dei podestà veneti ad una condizione "originaria". Le pareti esterne si arricchirono di suggestive decorazioni, di una grande quantità di stemmi nobiliari, bassorilievi in marmo e terracotta. Le vaste sale interne furono impreziosite da soffitti intagliati, monumentali camini e da alcuni affreschi posti su tela. La casa si completò con dipinti, mobili, sculture ed innumerevoli oggetti provenienti dai maggiori antiquari italiani.
- Il Senatore, non solo uomo politico ma anche storico e studioso, costituì a Lonato una biblioteca ricchissima, di oltre 50.000 volumi tra cui rari esemplari del secolo XII, quattrocento incunaboli e manoscritti. Di notevole importanza si segnalano le lettere di Ugo Foscolo alla Contessa Marzia Martinengo, scritte dal poeta durante il suo soggiorno bresciano. Tra le rarità della Biblioteca spicca la prima edizione (1807) dei Sepolcri con dedica autografa dell'autore alla nobildonna e l'edizione ottocentesca a stampa "più piccola del mondo" (si tratta di una lettera di Galileo Galilei).
- Villa Spia d'Italia
- La spiegazione del nome Spia d'Italia e dovuto al fatto che Vittorio Emanuele II, Napoleone III e poi in seguito Garibaldi dalla torretta della villa osservavano il nemico. Nei pressi della villa un'azienda vinicola, un agriturismo con centro ippico permettono al visitatore di gustare prodotti tipici e vini di produzione propria fra i quali una particolare attenzione merita il vino San Martino della Battaglia Gefide, ideale abbinamento ai formaggi e alla pasticceria secca.
- Contatti: Telefono 030/9130223 [1]
- Castello di Drugolo
Frazioni
Barcuzzi, Bettola, Brodena, Campagna di Sotto, Castel Venzago, Centenaro, Cominello, Drugolo, Esenta, Fossa, Lido, Madonna della Scoperta, Malocco, Maguzzano, Salera, San Cipriano, San Polo, San Tomaso, Sedena.
Dove Dormire
- Agriturismo La Scalera, Via Breda, 1 (località Maguzzano) Telefono 030/9132876 [2]
Dove Mangiare
- Ristorante Antico Corlo, Via Repubblica, 74
- Ristorante Canne Al Vento, Via Fienil Vecchio, 18
- Ristorante Da Achille, Via Parolino, 2
- Ristorante Il Rustichello, Viale Roma, 92
- Ristorante La Cavallina, Via San Tommaso, 24
- Ristorante Le Bagnole, Via Bagnole, 4 (località Sedena)
Biblioteche
- Archivio del Duomo di Lonato
- Biblioteca della Fondazione Ugo da Como, Via Rocca, 2
Informazioni Utili
Come Arrivare
Luoghi di Svago
Associazioni
Lapidi Commemorative
Memorie Storiche
La Guida Storico-Statistica Monumentale dell'Italia e delle Isole (1857) riporta:
Lonato (Staz.), grosso borgo di 7000 abitanti costrutto sopra un'altura con una bella e vasta chiesa ed avanzi di mura del medio evo, che visti dalla parte della stazione offrono una veduta assai pittorica. È celebre nella storia per i fatti d'armi del 1706 e 1796. La strada attraversa profondi scavi ed un tunnel, usciti dal quale presentasi un sorprendente panorama del Lago di Garda, circondato da alte montagne, la maggiore delle quali è il Monte Baldo. Si passa subito su di un gran viadotto lungo 400 metri con 17 archi a sesto acuto, sostenuti da 16 grossi piloni e due spalloni alle estremità.