GUIDA  Monte Amiata

Da Wiki.
Monte Amiata - Notturno

Descrizione

Il Monte Amiata è una montagna della Toscana, situata a cavallo delle province di Grosseto e Siena. Non costituisce un massiccio isolato ma un sistema orografico con la Val d'Orcia a nord e ad est, le colline senesi ad est, la pianura della Maremma ad ovest, il lago di Bolsena verso sud. Alla sommità raggiunge i 1738 metri s.l.m.

I comuni compresi nella fascia montana e medio-montana dell'area amiatina sono Arcidosso, Santa Fiora, Piancastagnaio, Abbadia San Salvatore, Castel del Piano e Seggiano. Leggermente delineati, ma strettamente collegati per antropologia e morfologia territoriale, Castiglione d'Orcia, Radicofani, Castell'Azzara, Semproniano, Roccalbegna, Cinigiano.

La montagna amiatina vanta un patrimonio forestale di eccelso livello (faggi, abeti, castagni), è ricchissima di acque per la particolare natura del terreno trachitico, che le filtra e le restituisce in sorgenti che alimentano un vasto territorio interregionale. Presenti anche acque termali essendo stato il Monte Amiata un vulcano che ha esaurito la propria attività eruttiva circa 300.000 anni fa.

Oggi l'economia montana amiatina si basa soprattutto su attività legate al legname e alle produzioni boschifere (castagne, funghi). Sono presenti attività artigianali ed un turismo invernale legato agli sport della neve, quello estivo connesso invece a valori ambientali e artistici. Va ricordata la produzione oramai consolidata di energia geotermica, che sfrutta i giacimenti di vapore di un sottosuolo magmatico.

Storia

Nella storia del territorio del Monte Amiata è da registrare la presenza di due civiltà che ne hanno segnato i primi insediamenti umani, sia pure nelle aree pedemontane. Recenti ritrovamenti archeologici hanno evidenziato una attività economica, sociale e soprattutto religiosa degli Etruschi, e successivamente dei Romani. I loro interessi erano rivolti all'utilizzo del legname per la costruzione dei natanti di allora, che varcavano i fiumi e il mare prospiciente. Anche i coloranti come il cinabro e le terre gialle erano usate in quantità massicce.

La stessa etimologia della voce Amiata viene fatta risalire alla massima divinità etrusca, il dio Tinia o Tunia, da cui Tuniatus che era l'appellativo attribuito da Etruschi e Romani a questa montagna. Successive deformazione linguistiche e cartografiche portarono poi a Montuniata, e successivamente a Montamiata. Nel Medioevo i longobardi fondarono l'abbazia di San Salvatore, che divenne un centro di potere e di influenza culturale per vasta parte della Tuscia, cioè l'attuale Toscana meridionale. La Repubblica di Siena e il Granducato fiorentino ebbero poi in tempi diversi l'egemonia nelle vicende storiche che si susseguirono dal 1400 fino alla costituzione dello Stato italiano.

Da Vedere

Innanzitutto i paesaggi ed i panorami dalla Vetta dell'Amiata fino agli spazi che lasciano ampie vedute dall'alto verso suggestive zone della Toscana, come la Maremma e la val d'Orcia, recentemente definita dall'Unesco con l'ambita attribuzione di "patrimonio dell'umanità". Anche i centri storici situati intorno alla montagna (Abbadia San Salvatore, Piancastagnaio, Santa Fiora, Arcidosso, Casteldelpiano e Seggiano) meritano una particolare attenzione non solo per la loro storia testimoniata da monasteri, luoghi di culto, da castelli monumentali, ma anche per preziose opere artistiche da attestare all'aureo periodo del trecento e quattrocento senese, con influenze umbre e toscane in genere.