GUIDA  Palermo/Giovanni Meli

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Monumento a Giovanni Meli opera di Pasquale Civiletti del 1909 al centro di Piazza Stazione Lolli in prossimità della Via Dante
Monumento a Giovanni Meli nell'atrio di Palazzo delle Aquile opera di Vincenzo D'Amore risalente al 1888 il poeta è raffigurato seduto con in mano la sua ultima opera Favuli morali.

Giovanni Meli nasce a Palermo il 6 marzo 1740 nel Quartiere di Castellammare, è stato medico, poeta e drammaturgo italiano.

Nel 1764 conseguì il titolo professionale di medico presso l'Accademia degli Studi di Palermo esercitando la professione come condotto a Cinisi, nel 1787 insegnò inoltre chimica generale all' Accademia degli Studi di Palermo.

Considerato il più importante poeta dialettale siciliano, grazie all'incontro avuto con il nobile mecenata Antonio Lucchese Palli, Principe di Campofranco, che gli permise di entrare all' Accademia della Conversazione Galante, da lui stesso fondata e animata dai più noti personaggi dell'epoca.

Scrisse La Fata Galanti, sua prima composizione, Egloga in lode del gatto , L'origini di lu munnu; nel 1787 pubblicò la raccolta delle sue opere in cinque volumi col titolo di Poesie Siciliane in gran parte tradotte in italiano, latino, greco, francese, inglese e tedesco, si servì del dialetto come d’una lingua letteraria eccelsa, anzi la più eccelsa, perché la prima ad imporsi fra le lingue letterarie d’Italia. Un'altra statua dedicata a Giovanni Meli si può vedere sempre a Palermo all'interno di Palazzo delle Aquile (Palazzo Pretorio).

Morirà a Palermo il 20 dicembre del 1815, è sepolto nella Chiesa di San Domenico, Pantheon degli uomini illustri.