GUIDA  Palermo/piazza Vigliena

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Piazza Vigliena o dei Quattro Canti
Piazza Vigliena facciata meridionale sulla Chiesa di San Giuseppe dei Padri Teatini

La piazza chiamata dai palermitani semplicemente Quatttro Canti , ma appellata anche Teatro del Sole perchè in ogni stagione, almeno uno dei quattro cantoni è toccato dalla luce solare, Vigliena dal nome del vicerè spagnolo Giovanni Fernandez Paceco, marchese di Vigliena, che ne volle la cotruzione conclusasi tra il 1620 e il 1621, resasi necessaria dopo l'apertura di via Maqueda, nel 1600. Il cantone sud venne terminato nel 1612 sotto il viceré d’Ossuna e quello di nord nel 1620 durante il viceregno del conte di Castro.

Si creò così un incrocio tra la via Maqueda e l'attuale Corso Vittorio Emanuele (prima era Via Toledo) che portò alla suddivisione della città in quattro parti detti Mandamenti. Lo smussamento, iniziato dall'architetto Giulio Lasso nel 1608; degli angoli dei quattro grandi edifici, posti ai vertici dell'incrocio, furono abbellite con quattro meravigliose facciate. La parte decorativa si deve invece all'architetto regio Mariano Smiriglio iniziata a partire dal 1617 e completata nel 1621.

La piazza è perfettamente circolare con i quattro cantoni realizzati in pietra da taglio con particolari in pietra di Billiemi e rappresente il punto di incontro tra i quattro principali antichi quartieri dell’epoca, ovvero la Kalsa, La Loggia, il Capo e l’Albergheria. Ciascun cantone ha in sovrapposizione i tre ordini: classico, dorico, e il composito ionico-corinzio. Nella parte iniziale in basso troviamo le fontane, ognuna delle quali rappresenta uno degli antichi fiumi che bagnavano Palermo: Papireto, Kemonia, Oreto e Pannaria e sopra ogni vasca al centro un statua rappresentante allegoricamente le quattro stagioni (Eolo,Venere, Cerere e Bacco).

Nell’ordine successivo sono sistemate le statue di Carlo V, Filippo II, Filippo III e Filippo IV, in origine in bronzo e sostituite con le attuali in marmo di Carrara nel 1661 ed, infine, nell’ordine superiore vi sono le statue delle sante protettrici di ogni mandamento prima dell’avvento di Santa Rosalia; Sant'Agata, Santa Cristina, Santa Oliva e Santa Ninfa. Completano le facciate angeli con palme e corone gli stemmi dei reali spagnoli e quello pretorio della Città di Palermo.