GUIDA  Pianezza/Edifici Religiosi/Santuario San Pancrazio

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Eidfici Religiosi/Santuario San Pancrazio

Santuario San Pancrazio - Panoramica
Santuario San Pancrazio - Panoramica

  • Il primo edificio religioso (con relativo convento ultimato a metà del XVIII secolo) fu costruito nel periodo 1647-1657 (con disegni barocchi probabilmente di Francesco Lanfranchi ) immediatamente dopo la guerra tra Madama Cristina ed i cognati,quale dono del Marchese Carlo Emanuele Giacinto Simiana agli Agostiniani di San Carlo in Torino ,con la promessa di voler mantenere almeno dodici monaci al suo interno.Nell’anno 1771 fu sottoposto ad un imponente restauro e gli Agostiniani istituirono la Confraternita della Madonna della Cintura propagandone la devozione .A seguito della soppressione degli ordini religiosi e della relativa confisca dei beni ecclesiastici avvenuta nel periodo Napoleonico la struttura fu abbandonata dai religiosi e fu affidata a dei privati.Nell’anno 1886,l'Arcidiocesi di Torino riottenne l’intero complesso religioso che affidò alla Congregazione dei Passionisti ,tuttora custodi.Terminata la Prima Guerra Mondiale ,iniziò il rifacimento di tutto il complesso su progetto dell'architetto genovese Lorenzo Basso che operò: sull’attuale porticato antistante (i portici formano un quadrilatero di cinquanta metri di lato,con quarantaquattro arcate gotiche su colonne di pietra nabresina a zone chiare e scure);ridisegnò l'intera Cappella dell'Apparizione (recante l'affresco del "Pilone Casella" che ricorda il miracolo di San Pancrazio avvenuto il 12 maggio 1450) con una cupola ed una lanterna ottagonali,accessibile da un cancello finemente lavorato,sulla navata destra.Al suo interno,vi è la saletta dedicata a San Pancrazio,dalla quale si accede a sua volta alla cripta sotterranea (con sedici metri di lato ed una struttura in cemento armato;i pilastri della Cappella sono in marmo lucido a nove strisce alternate di "Rosso Levante" e "Chiaro Botticino" con zoccoli "Verde delle Alpi" ,contenente oltre venticinquemila ex-voto).A metà del XX secolo fu abbattuta l'intera chiesa nord-occidentale barocca per realizzare l'odierno edificio,sempre in stile neogotico di tipo toscaneggiante,su progetto di Amedeo Bono .La facciata si presenta in pietra liscia lavorata,con rosone centrale a dodici petali,una statua del santo che troneggia in alto e quattro statue teriomorfe simili a garguglie. L'altare (in marmo "Giallo di Siena") spicca al centro di un colonnato,disposto a semicerchio che sostiene un’architrave ad archi gotici,sulla cui sommità si ergono due angeli dorati con la palma e la corona del martirio,opera dello scultore Riva .Nell'abside il grande affresco del Redentore è opera del Professor Arduino .
Curiosità :
- La tradizione popolare narra che,il 12 maggio 1450, un contadino di nome Andrea Casella , mentre stava falciando il prato,inavvertitamente troncò di netto la gamba alla moglie,mentre questa stava giungendo sul posto per rifocillarlo.Durante quei minuti di disperazione,i due ebbero la mistica apparizione di un ragazzo,che li rassicurò sulla guarigione della gamba recisa,qualora avessero fatto voto al Santo del giorno (Pancrazio),con relativa costruzione di un pilone votivo.Fatto il voto,l'arto della moglie si riattaccò miracolosamente.Tuttavia,forse per pigrizia,il pilone votivo non fu costruito ,e il voto non fu mantenuto.Esattamente dopo un anno,nello stesso giorno,alla stessa ora,la gamba della moglie si ristaccò di colpo.Disperato,Andrea Casella chiese aiuto al parroco,dunque,rifece il voto e questa volta lo onorò.Come per miracolo,l'arto si riattaccò nuovamente e la moglie si salvò.Il contadino costruì immediatamente il pilone votivo e,successivamente,fu eretta anche una Cappella,come meta di pellegrinaggio.
- Il 12 maggio 1562,avvenne la guarigione di un indemoniato,tale Michele di Arvio e la fama taumaturgica del luogo fu sempre crescente.