GUIDA  Pont-Saint-Martin/Carnevale storico

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Pont-Saint-Martin/Carnevale storico

  • In svolgimento da circa un secolo ha raggiunto, nel corso del tempo, un’importanza che va al di là della semplice tradizione: esso risulta un’espressione di vitalità e di allegria con il suo carattere spensierato e trasgressivo; un importante momento di aggregazione ed un appuntamento con la tradizione festeggiato da tutti. I personaggi principali sono rappresentati da: il diavolo, San Martino-Vescovo di Tours), la ninfa del Lys, dai Romani e dai Salassi. La manifestazione prevede la sfilata dei costumi tradizionali delle sette "insulae" (i Quartieri storici del borgo, con i loro nomi in latino: Fundus Tauri; Insula Vernae; Insula Leonis; Platea Primus Maius; Insula Pontis Romani; Vicus Colubris ed Insula Saint-Roch), la corsa delle bighe (una per ogni insula e costituita da un auriga e da atletici ragazzi o ragazze che provvedono al "traino") in ricordo dell’occupazione Romana al tempo dei Salassi e si conclude il "mardi gras", quando un fantoccio del diavolo viene bruciato dal Ponte Romanico, sul Torrente Lys, in ricordo della leggenda.
Curiosità:
- sui componenti del corteo storico carnevalesco:
1. Il Diavolo, vestito con un costume rosso fuoco, cuffia con corna rosse e lunga coda strisciante, mantello svolazzante nero e rosso, tridente bicolore, dimostra in ogni momento il proprio carattere irriverente ed inquieto. In opposizione al Santo Vescovo Martino, mite e cortese, si mostra agitatissimo, furioso: con risate sgangherate ed urli agghiaccianti chiama a raccolta i suoi invisibili diavoli e scorrazza per strada, scompigliando il severo corteo.
2. La Ninfa del Lys (ovvero La Fata di Colombera che, nella leggenda, era una bellissima donna che abitava le caverne di quel luogo: dapprima malefica , divenuta in seguito benefica) accompagnata da due Ancelle (personaggi creati nell’anno 1954 per accompagnare la Ninfa nei diversi momenti del Carnevale e non lasciarla come unica presenza femminile in mezzo ai numerosi uomini del Corteo Storico) che, per tradizione, sono due ragazze non maritate, di verde età, di considerevole bellezza e rappresentanti il meglio della giovinezza del paese.
3. Del ricco corteo di personaggi ispirati all’antica Roma e legati alla realtà storica del maestoso Ponte Romanico vi sono anche il Console Romano (un personaggio che non ne ricorda alcuno in particolare); i Tribuni della Plebe; le Guardie Romane e il loro Comandante; i Salassi (popolazione di origine celtica che abitava il Canavese e la Valle del Fiume Dora Baltea. Questi furono introdotti nel Carnevale nell’anno 1976, in occasione della prima "Disfida in costume d’epoca tra Salassi e Romani". Si tratta di un gruppo di individui di ambo i sessi, interpretato da persone robuste, con abbondanti capelli lunghi, vestiti con abiti di rozza fattura e gambali di pelo o di tela grezza); un gruppo di fanciulle romane, a piedi, indossanti una semplice veste di foggia romana con un mantello blu, verde o porpora.
- sul rituale della manifestazione:
l’inizio del Carnevale è annunciato, all’alba del 6 gennaio, dall’allegro suono dell’inno eseguito dalla banda musicale. Il sabato grasso è dedicato alla presentazione dei personaggi storici sul palco di Piazza IV Novembre (il nome della ninfa e delle ancelle deve, fino a quel momento, restare segreto, nel rispetto del cerimoniale). Nel pomeriggio della domenica si svolge la sfilata coi personaggi storici a cavallo, il tradizionale carro della ninfa e gli equipaggi delle insulae, con bighe e sostenitori, riconoscibili dai diversi colori dei costumi. Il lunedì mattina in Piazza del Mercato si distribuisce la fagiolata, mentre il pomeriggio è dedicato alla gara di velocità delle bighe delle otto insulae che si disputano il trofeo annuale. Il martedì grasso, dopo la sfilata pomeridiana dei carri allegorici, si arriva al fulcro della manifestazione, con cui si conclude il Carnevale: il rogo del diavolo, rappresentato da un fantoccio appeso sotto l’arcata del ponte romanico.