GUIDA  Provincia di Torino/Aree protette/Alpi Cozie

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Aree protette/Alpi Cozie

Aree protette delle Alpi Cozie - Cartello Turistico
  • La Valle di Susa e l'alta Valle Chisone ,per la loro particolarità ambientale e morfologica, accolgono la maggior parte del sistema delle aree delle Alpi Cozie inserite nel complesso di protezione denominato Rete Natura 2000 .
  • L’area delle Alpi Cozie ,specialmente nella Valle di Susa hanno una geografia particolare,orientata prevalentemente in direzione ovest-est ed il fianco settentrionale è sempre esposto al sole,mentre quello meridionale passa lunghi mesi all’ombra.La marcata differenza di insolazione favorisce piante tipiche dei climi secchi e caldi su un versante,mentre l’altro accoglie specie amanti dell’ombra e del freddo.I venti asciutti ed impetuosi,provenienti da ponente,si incanalano nella vallata (stretta tra le vette del Monte Orsiera a sud e del Monte Rocciamelone a nord) ed il contrasto tra i due ambienti opposti è accentuato dalla presenza in superficie,proprio sul lato soleggiato,di grandi bastionate calcaree.Così e possibile passare con rapidità da una lariceta o un’abetaia ad un ambiente con caratteristiche Mediterranee.
  • Il calcare bianco è il simbolo di un’altra peculiarità della vallata,quella geologica.L’orogenesi alpina e la tettonica delle placche si sono manifestate con particolare forza e ne sono testimonianze le pieghe,gli affioramenti e le erosioni che hanno plasmato e continuano a modellare le montagne.La lava magmatica di un antico fondale oceanico ha prodotto i cuscini di basalto che si vedono a Cesana Torinese;il deposito di miliardi di microorganismi marini nel corso di milioni di anni ha originato il calcare bianco del Monte Seguret e della Frazione Foresto di Bussoleno ,usato come marmo e come pietra da calce;la crosta terrestre ha espulso,deformati dal calore e dalla pressione,i serpentini,le pietre "blu" usate come "marmo verde" per molte decorazioni della città di Torino risorgimentale e barocca;infine l’immane pressione delle zolle continentali scaricata su queste rocce le ha trasformate in ogni grado di scisti,diffusi in tutta la valle ed usati come pietra da costruzione e da tetti (le così dette "lose" ).Sopra questo groviglio geologico hanno operato i ghiacciai del periodo quaternario levigando rocce montonate e terrazzi glaciali,asportando tutto il pietrame inconsistente accumulandolo nel fondo valle formando il cordone morenico di Rivoli ed Avigliana .Fino a 12.000 anni fa questa diga naturale tratteneva un ampio bacino glaciale,del quale oggi restano i due Laghi di Avigliana (vds. Aree protette in [1] )e la Torbiera di Trana .