GUIDA  Ravenna/Basilica di Sant'Apollinare Nuovo

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Storia

Ravenna - S.Apollinare Nuovo - esterno con campanile.jpg

La Chiesa di Sant'Apollinare è iscritta nella lista dei Siti UNESCO nella categoria Monumenti paleocristiani di Ravenna. Il re Teodorico la eresse fra il 493 e il 96, dopo la vittoria sul re goto Odoacre e la consacrò al culto ariano. Si trattava di un culto cristiano antitrinitario, ovvero che rifiutava l'idea che Padre, Figlio e Spirito Santo fossero della stessa natura; questa dottrina, sebbene eretica, riscosse un notevole successo in epoca paleocristiana e sebbene fosse stata dichiarata eretica già nel Concilio di Nicea (325) resistette a lungo. Sant'Apollinare fu, quindi, riconsacrata al culto ortodosso (detto niceno) da San Martino di Tours nel 560, fra i teologi che combatterono più audacemente le eresie cristologiche diffuse in quegli anni. La chiesa Ravennate, originariamente dedicata al Salvatore fu nominata in un primo tempo a San Martino di Tours e dedicata, infine, al Santo Patrono solo nel IX secolo.

Le decorazioni della chiesa hanno subito diversi rifacimenti e dolorose amputazioni. Molti cicli musivi, difatti, iconograficamente legati al culto ariano, sono stati distrutti con il ritorno all'ortodossia, su iniziativa del arcivescovo Agnello (560).


Descrizione

Esterno

La chiesa, a pianta basilicale, è preceduta da un nartece rifatto nel Cinquecento utilizzando materiali di spoglio. La bifora centrale fu anch'essa aggiunta in quel periodo. L'esterno è sobrio in laterizi e disadorno. L'attenzione è attirata dal bel campanile cilindrico, ritmato dalle luci in un crescendo che ci porta dalle monofore dei primi livelli, a bifore, nelle sezioni centrali, per giungere alle trifore della cella campanaria vera e propria.

Interno

L'interno, a tre navate, è diviso da ventiquattro pregevoli colonne di stile bizantino, in marmo greco, poggianti su pulvini semplici. L'intradosso degli archi è decorato con dei cassettoni.

Le originali capriate della navata centrale sono state sostituite da un soffitto ligneo a cassettoni nel 1611. Il pavimento attuale è risistematizzazione cinquecentesca.

Le navate laterali, spoglie, sono aperte da una teoria di finestroni.

I mosaici della navata centrale

La navata centrale è coperta da magnifici mosaici. I martiri e le sante risalgono al restyling di Agnello, mentre le altre raffigurazioni sono gli originali di epoca teodoriciana. La follo acclamante Teodorico, nella raffigurazione del suo palazzo imperiale, è stata anch'essa cancellata da Agnello.

Lato sinistro, procedendo da sinistra:
  • vita e parabole di Cristo
  • 16 profeti o santi
  • porto di Classe e Ravenna
  • processione delle vergini e dei magi
  • Madonna col Bambino


Lato destro, procedendo da destra:
  • Passione di Cristo
  • 16 profeti o santi
  • palazzo di Teodorico
  • teoria di martiri
  • Cristo in trono
Presbiterio
  • Notevole è l'ambone (VI secolo)
  • Pregevole balaustra con plutei di marmo greco
  • Prezioso altare con capitelli romani e bizantini
    • La cattedra è romana
  • L'abside, purtroppo, è stata pesantemente rimaneggiata in epoca barocca.

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