GUIDA  Sorrento/Ville e Palazzi

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Villa di Capo di Sorrento

Edificata nel I secolo a.C. per volere di Pollio Felice, era chiamata anche "Bagni della Regina Giovanna", in quanto si racconta avesse ospitato le avventure d'amore di Giovanna d'Angiò. Formata da due corpi comunicanti tramite gallerie e scale, era accessibile sia da terra che da mare.

Il pavimento del peristilio era in cocciopesto, mentre la pavimentazione della zona orientale era in maioliche. Probabilmente la villa era caratterizzata anche da una struttura termale, accanto alle cisterne in modo tale da ricaricare in un attimo le acque consumate per i bagni. Affacciata sul lungomare, era munita di un faro che illuminava il mare di notte. Ricca di giardini, era anche un centro per le attività economiche, con i suoi campi in cui si produceva olio e vino e con le sue acque da cui si traevano molluschi, crostacei e pesce.

Durante l'Ottocento in seguito a degli scavi archeologici sono state ritrovate sei tombe in cui i corpi erano privi di corredo funerario a causa della povertà dell'epoca tardoimperiale.

Villa Fiorentino

Custodisce molti reperti archeologici ritrovati dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici. Tale villa fu donata dai coniugi Fiorentino-Cuomo per ospitare i reperti portati alla luce.

Una serie di vasi e corredi funerari sono visibile nelle ampie stanze. Di particolare interesse sono due iscrizioni, una con la scritta Sirenis, in onore del culto per le sirene; l'altra rievoca l'antico santuario per la dea Atena, posto sul promontorio di punta Campanella.