GUIDA  Termoli/Duomo

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Il Duomo di Termoli

La Cattedrale di Termoli, fra i massimi monumenti del Molise, gioiello del romanico.

Indice

Storia

La chiesa sorge sul sito ove era un tempio romano dedicato ai dioscuri. Una prima chiesa, risalente al V secolo, fu edificata sulle rovine del tempio, e una seconda fabbrica dedicata a Santa Maria fu completata nel 1037. La terza ed ultima fabbrica, quella oggi visibile, fu costruita fra il XII ed il XIII secolo ed è attribuita ad Alfano di Termoli, il maestro locale al quale si devono le decorazioni della facciata e che lavorò, probabilmente, anche presso il Duomo di Bari.

La Cattedrale subì alcuni restauri a seguito del terremoto del 1464 e dopo l’attacco dei turchi del 1566, nell'ambito del quale i soldati della mezzaluna le diedero fuoco.

Altri rimaneggiamenti furono necessari nel Settecento, quando la struttura romanica venne coperta da volte barocche. Nel 1932-35, il restauro ripristinò le originali forme romaniche.

Durante i restauri del 1760, inoltre, vennero rinvenute le spoglie di San Basso mentre nel 1947 si trovò il sepolcro di San Timoteo, discepolo di San Paolo.

La cattedrale è dedicata a Santa Maria della Purificazione e si venerano i santi Basso e Timoteo, patroni di Termoli.

Descrizione

Esterno

La chiesa è a salienti, con bel rosone centrale.

La facciata, elegantissima, in stile romanico-pugliese, opera di Alfano da Termoli databile al 1153, si connota per la presenza di un decoro di sei arcatelle cieche (tre per lato) che ritmano gli spazi.

Il disegno prevede due archi con gli estradossi decorati che incapsulano delle bifore cieche decorate con capitelli finemente arricchiti da motivi fito e zoomorfi ma prive di colonnina centrale.

L’arco minore centrale è a ferro di cavallo, mentre tutte le altre arcatelle sono a sesto scemo. Le arcatelle maggiori poggiano su lesene con capitelli romanici, inconsuetamente, sormontati da pulvini istoriati. La prima bifora cieca, a destra, è anche decorato con una Annunciazione.

Al centro, è il bellissimo portale, con ghiera a triplice strombatura a ferro di avallo decorata con un estradosso bicromo e la terza ghiera coperta da racemi e terminante con una cornice, ora caduta.

La ghiera è poggiante su piedritti con duplici capitelli affiancati riccamente decorati.
La lunetta sul portale

Sul semplice architrave è la lunetta scolpita con un’immagine della Purificazione e, a sinistra, San Basso (l’altra statua si è persa).

La parte posteriore si connota per tre belle absidi. Il campanile tozzo è coevo, un bell'esempio di romanico-pugliese.

Interno

L’interno è severo, a tre navate, con copertura a capriate, nella navata centrale, e volte ogivali nelle campate minori.

Prezioso è il pavimento musivo con figurazioni di animali mostruosi, del X secolo, di anonimi maestri locali, di gusto orientale.

Tramite la cripta si accede ai resti dell’antica chiesa, dei V-VI secc.