GUIDA  Torino/Parco Ignazio Michelotti

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Ritratto della Città/Parco Ignazio Michelotti

Parco Ignazio Michelotti - Panoramica
Parco Ignazio Michelotti - Panoramica

  • Ubicato nel Quartiere Madonna del Pilone è una complessa area verde sorta sui resti del canale che l’ Ingegnere Ignazio Maria Lorenzo Michelotti costruì nell’anno 1817 per fornire d’energia tutta la zona,allora ricca di realtà produttive (i nuovi sistemi d’approvvigionamento energetico ne decretarono il suo abbandono funzionale nell’anno 1935 e fu riempito con le macerie provenienti dalla demolizione degli edifici di Via Roma ),che può essere suddivisa in tre distinte zone:
- una costituita dalla sponda fluviale destra del Fiume Po (argine e percorso sterrato ciclopedonale);
- l'altra,centrale e dislocata tra il Ponte Regina Margherita e Ponte Re Vittorio Emanuele I (quest’ultimo all’altezza della Chiesa della Gran Madre di Dio ) oggetto di studio per la sua riqualificazione,comprendente l’area dell’ex Giardino Zoologico ,chiuso nell’anno 1987 ;
- l’ultima,compresa tra Corso Casale e la recinzione dell’ex Giardino Zoologico ,caratterizzata da ampi prati all’interno dei quali sono presenti due fontane,una viabilità ciclo-pedonale asfaltata,alberi che costeggiano il Corso (grandi platani contemporanei alla realizzazione del canale ed esemplari di quercia,tiglio,acero,acacia,betulla,pino,abete,pruno,frassino e pioppo,impiantati successivamente ) oltre a uno spazio centrale destinato a parcheggio.
La casa dell'Ippopotamo (di Ermanno Eandi )
Aria di mazurca,
vortici di sorrisi
a passi di valzer,
profumo di Romagna
in piadine eccelse,
sangiovese e allegria
in sere felici,
saltellando sulla
marsupiale bicicletta,
ondeggiano lieti
i dolci pensieri
sulla sponda del Po
Curiosità:
1. Ex canale Michelotti :
fu realizzato dal Professore di geometria ed Ispettore Generale del corpo reale degli ingegneri civili e minerari , nell’anno 1816, a valle del Ponte Re Vittorio Emanuele I (vds. in Ponti ) per deviare l'acqua del Fiume Po allo scopo di fornire energia ad alcuni opifici,ad un mulino e ad una ruota per il pompaggio dell'acqua. Il canale, alimentato da una diga ad arco (rialzata e rafforzata nell’anno 1881 e nell’anno 1910 ,per agevolare la navigazione fluviale in occasione dell' Esposizione dell’anno 1911) che permetteva la costante portata d’acqua,era lungo tre chilometri e fu costruito dagli operai scavando a mano per cinque mesi.Il canale era separato dal corso del fiume da un lungo viale alberato meta di gite domenicali da parte di tanti torinesi e negli anni trenta del XX secolo (venuta meno la necessità dei mulini idraulici,che furono sostituiti con macchine più moderne e veloci) fu interrato lasciando però tracce nella conformazione del parco e nella creazione poetica di Giuseppe Deabate (avvocato,giornalista e letterato) del volume di poesie "Il canzoniere del villaggio" di fine XIX secolo:
In riva al fiume il placido canale
Guarda dalle giallastre acque fuggenti
Errar gli amanti, lungi alle cadenti
Ombre del solitario alto viale ;
Ascolta l’amoroso inno che sale
Palpitando fra i rami, ode le ardenti
Parole e le promesse e i giuramenti
Susurrar sotto il verde arco ospitale.
Ma il canal che da tanti anni le mille
Viltà conosce, e orribili ha raccolto
Segreti di morenti ampie pupille;
Il placido canal par che sorrida…
Laggiù, fra le confuse onde travolto,
Galleggia il corpo d’una suicida!
2. Ex Giardino zoologico :
aperto dall’anno 1955 all’anno 1987 fu un’importante attrazione turistica per la città ed ospitava più di 2.500 animali tra mammiferi, uccelli,pesci e rettili.Dall’anno 1996 presenta aree attrezzate per il gioco bimbi e laboratori in cui si svolgono attività per le scuole (ricavate negli spazi di quelle che una volta erano le piscine,le gabbie o le casette che accoglievano primati e volatili) con fontane e giochi d’acqua E’ anche sede di concerti,mostre ed eventi estivi caratterizzati da grande attrattività (quali quelli svoltisi sino all’anno 2005 con Experimenta ).L’ edificio che ospitava l’ex rettilario-acquario (progetto di Enzo Venturelli ) sarà trasformato in centro per attività culturali legate al teatro mentre un altro edificio è occupato dalla Biblioteca Civica Alberto Geisser, specializzata in pubblicazione sul verde urbano e sulla collina torinese.