GUIDA  Torino/Personalità Illustri/Campo Sportivo/Valentino Mazzola

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Torino/Personalità Illustri/Campo Sportivo/Valentino Mazzola

  • Nacque a Cassano d'Adda il 26 gennaio 1919 e morì a Torino il 4 maggio 1949. Di famiglia modesta con cinque figli ebbe un'infanzia disagiata e non appena ebbe terminato la prima classe della scuola di avviamento, a causa della depressione economica, fu obbligato a trovare impiego prima come garzone di un fornaio e poi, a quattordici anni, al linificio di Cassano d'Adda . Tifoso juventino in giovane età (era soprannominato "Tulen" per l'abitudine di prendere a calci le vecchie latte) quando giocava nella squadra del suo quartiere, il "Tresoldi", venne notato da un suo compaesano appassionato di calcio, che lavorava come collaudatore allo stabilimento dell'Alfa Romeo di Arese , grazie al quale ottenne un posto nella squadra aziendale e un nuovo lavoro da meccanico. Sposatosi ebbe due figli ( entrambi calciatori: Sandro, che militò nell'Internazionale e in Nazionale, e Ferruccio) e lavorò inizialmente presso Ex Comprensorio Lingotto. In seguito condusse una vita ritirata, anteponendo il calcio a tutto il resto. Fu un trascinatore, un calciatore completo, moderno nella concezione del gioco, dotato di capacità atletiche fuori dal comune (su tutte, spiccavano velocità e resistenza) disponendo di una corporatura robusta, sapeva combattere in campo. Con l'indimenticabile Grande Torino , vinse tutti i campionati dalla stagione 1942/43 alla stagione 1948/49 (escludendo la sospensione dell’anno 1944), raggiungendo il record di 29 gol in 38 partite nell’anno 1947. Insieme a tutti gli indimenticabili campioni granata, morì nell'incidente aereo avvenuto nelle immediate adiacenze della Basilica di Superga, mentre la squadra rientrava dalla trasferta di una partita amichevole (disputata a Lisbona contro il "Benfica").
Curiosità:
- All’età di dieci anni, gettandosi nelle acque del Fiume Adda, salvò la vita a un suo compaesano di quattro anni più giovane che stava annegando: si trattava di Andrea Bonomi, futuro calciatore e capitano del Milan.
- Nell’anno 1939 venne chiamato alle armi nella Regia Marina con destinazione la Capitaneria di Porto di Venezia . Passò qualche mese in nave, a bordo del Cacciatorpediniere Confienza, e successivamente venne spostato alla Compagnia del Porto. In questa città conseguì la licenza elementare, frequentando una scuola serale.
- Nel periodo successivo alla Seconda Guerra Mondiale aveva in Torino un negozio di articoli sportivi, dove vendeva soprattutto palloni che fabbricava personalmente.