GUIDA  Toscolano-Maderno/Lapide Descrizione Vita di Sant'Ercolano

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Toscolano-Maderno - Chiesa Sant'Andrea - Altare della Madonna.jpg
Altare della Madonna- Sul Frontale in basso la lapide che descrive la vita di S. Ercolano


Toscolano-Maderno - Vita da Sant'Ercolano.jpg

TRADUZIONE DELL'EPIGRAFE SCOLPITA SUL FRONTALE DELL'ALTARE DELLA MADONNA.

SANT'ERCOLANO di nazione teutonica, nato da genitori illustri e cristiani

fu insigne per aspetto, ingegno, eloquenza e mansuetudine.

Nemico delle richezze e amico dei poveri lasciò la patria e i genitori

per servire Dio. Vide Cristo con gli Apostoli sottoforma di poveri, e mentre

portava a loro in grembo dei pani, questi furono trasformati in pietre preziose.

Esercitò l'ufficio di abate in un monastero della città di Brescia; con le sue

preghiere restituì la vita a due morti. Sotto l'imperatore Giustiniano, nell'anno

del Signore 552, fu eletto VESCOVO di BRESCIA; per 24 anni resse la chiesa e il

popolo con amirabile pietà. Preservò dalle tentazioni del demonio un diacono venuto

a lui da Bisanzio per avviso di un angelo.

Trascorse in seguito una vita solitaria nella penisola di CAMPIONE, sul lago di

Garda. Alla sua voce ubbidivano gli uccelli, i pesci e animali terresteri. Vide gli

portavano cibo dal cielo.

Qui infine morì nell'anno del Signore 576. Siccome i popoli si contendevano nel re-

clamare a vicenda il suo corpo, col consenso di tutti fu posto in una barca senza

alcun conducente.

Per volere divino la barca approdò a MADERNO. Il corpo fu portato dai Madernesi

nella loro chiesa dedicata a S. ANDREA APOSTOLO, collocato in una tomba di pietra,

divenne famoso per molti e insigni miracoli.

Mentre con solenne processione si riportava a Maderno il corpo che era stato rubato

il corso del fiume Toscolano si fermò finchè tutti fossero passati. Guarì molti

ammalati e fece tanti altri miracoli.

Le sacre Reliquie per ordine e alla presenza del Cardinale Carlo Borromeo,

Arcivescovo di Milano e Legato Apostolico, il 13 Agosto 1580, vennero tolte dalla

cripta dov'era conservata la tomba e portate in processione, presenti più di

quattromila persone.

In seguito furono collocate nell'altare qui di fronte.

Questa epigrafe fu restaurata nel 1625 dal Rev. Andrea Perini.

AGGIUNTA ALL'EPIGRAFE

Il 25 ottobre 1825 le reliquie di S. Ercolano furono sollenemente trasportate nella

nuova Chiesa Parrocchiale e depositate in una apposita urna sopra l'altare a lui

dedicato.