Castelluccio fa parte del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, che comprende anche il Monte Vettore. Si trova ad un’altezza di oltre 1400 metri, e le temperature non superano mai valori elevati, anche nella stagione estiva. Le attrazioni sono moltissime, e meritano di essere raccontate.
L’arrivo a Castelluccio. Dicevo che il paese accoglie visitatori tutto l’anno: per ragioni geografiche, per il richiamo dei militanti di molti sport e, cosa che non guasta, per i prodotti gastronomici. Provo a raccontarvi le sensazioni che si provano giungendo qui. State procedendo lenti, con l’auto, affrontando l’ennesima curva. Appena oltrepassata Norcia, ogni svolta vi avvicina all’ambita meta. Ma c’è un punto preciso in cui, d’improvviso, si scorge tutto l’altopiano. All’inizio manca quasi il fiato. Come quando, lungo l’autostrada, di colpo intravedete il mare. Lo stupore cede il posto all’ammirazione per questo splendido piano, che un tempo ospitava un lago glaciale.
In cammino verso la montagna. D’estate, di buon ora, gli appassionati di trekking iniziano a scalare le ripide pareti, su dei tracciati che portano direttamente alla cima del Vettore. Molti sentieri fanno capo direttamente al paese; mentre i più lontani devono essere raggiunti in auto. Lungo il tragitto, verso la cima del monte, c’è un piccolo rifugio alpino, generalmente utilizzato per rifocillarsi. Poco prima di guadagnare l’ambita meta, vedrete il Lago di Pilato. Così chiamato per la leggenda popolare secondo la quale ospitò le spoglie del personaggio storico. Si tratta, molto più semplicemente, di un bacino glaciale. La sua particolarità risiede nel fatto che ospita una specie acquatica unica al mondo. Chi ci è stato, ne conserva gelosamente il ricordo.
Lo spettacolo della fioritura. In primavera si organizzano gite per assistere ad un spettacolo veramente suggestivo: la fioritura dell’altopiano. Con l’arrivo della bella stagione sbocciano milioni di fiori, di specie diverse, che formano uno sfondo di colori variegati. Il paese celebra l’evento con una festa, nella seconda metà di giugno.
Sport. Dalla terra al cielo. Non è un titolo di una canzone, ma uno slogan per affermare l’eterogeneità, anche sportiva, di Castelluccio. Qui si concentra un alto numero di sport che si possono praticare. Dopo gli uomini, i cavalli sono la presenza più numerosa nel periodo estivo. Gli appassionati percorrono lunghissimi tratti, per poi ritrovarsi nella piazza centrale. Durante l’inverno, invece, c’è una stazione sciistica raggiunta da tutto il centro Italia: Forche Canapine, un impianto completamente attrezzato con buone piste di discesa. Alzando gli occhi al cielo, vedrete stormi di parapendii e deltaplani che planano, sfruttano le correnti ascensionali delle montagna. Scuole specializzate addestrano i provetti ad acquisire i brevetti di volo. Insomma, non manca proprio nulla.
Gastronomia. In Umbria dovete sempre fare i conti con il “fattore gastronomia”: non pensate di arrivare in posto, qualunque esso sia, ed andarvene a mani e stomaco vuoti. Castelluccio di Norcia non fa eccezione, con i suoi eccelsi prodotti gastronomici. Alcuni esempi: la famosa lenticchia, resa unica per la terra e il microclima in cui cresce. I meravigliosi formaggi ovini. Del resto non vi sfuggiranno greggi che ai primi caldi dominano gran parte del Piano Grande. Come consiglio personale, vi suggerisco di acquistare la ricotta salata, vera e suprema sintesi di tutto ciò che di buono può esserci a Castelluccio di Norcia.
Immagino che già state pensando di trascorrere il prossimo weekend a Castelluccio; vi chiederete, magari, dove potete pernottare. Niente paura, il paese ha molti alberghi e strutture ricettive. Vive, insomma, in un continuo fermento turistico.
(Foto di pizzodisevo in licenza Creative Commons)
Scrivi un commento
Per inviare un commento devi fare il login.