Terni è una bellissima cittadina umbra posizionata sui confini con la regione laziale.
Quando la visitai per la prima volta fu in occasione della splendida escursione fatta presso le famose Cascate delle Marmore.
Partiti in una fresca mattinata d’aprile, raggiungemmo il luogo verso le dieci. La prima tappa della nostra gita fu proprio la visita alle celebri cascate. Pagato il biglietto di entrata - circa cinque euro - ci inoltrammo nel favoloso scenario naturale.
Sapevamo già quali erano gli orari di rilascio delle acque e proprio per questo motivo avevamo già ben chiaro il programma che ci aspettava: una lunga visita allo spettacolo naturalistico e poi subito una gita alla scoperta del centro cittadino della città di San Valentino.
Le Cascate delle Marmore vennero create nel 290 a.C. su ordine del console Dentato di effettuare uno scavo di un canale per far defluire le acque del fiume Velino lungo la rupe di Marmore.
Da questo lavoro nacque lo spettacolo al quale assistemmo noi ragazzi quel giorno.
All’interno dell’itinerario naturalistico sono presenti cinque sentieri. Il primo è quello più importante perché collega il Belvedere Inferiore a quello Superiore. Per percorrerlo sono necessari quaranta minuti, durante i quali ci si trova immersi in splendidi scenari a tratti percorribili solo con scalinate in legno.
Per poter assistere da vicino allo scorrere impetuoso delle acque delle cascate bisogna giungere fino al cosiddetto “balcone degli innamorati” che si trova nel punto più alto, da dove è possibile sentire sulla propria pelle lo spumeggiare della fresca acqua umbra. Naturalmente è inevitabile bagnarsi!
Gli altri sentieri sono altrettanto suggestivi e, percorrendoli tutti, si ha la possibilità di farsi un quadro perfetto e completo di quello che la natura ha voluto donare all’umanità.
Oltre ai sentieri più strettamente naturali è possibile fare una bella passeggiata sul cosiddetto Piazzale Byron, chiamato così in onore del famoso poeta inglese che dedicò una sua poesia proprio alle cascate, i cui versi sono stati incisi su una targa adagiata su una roccia nei pressi dello spiazzo.
Dopo aver trascorso l’intera mattinata in quel paradiso terrestre percorrendo tutti i sentieri possibili, verso le quattordici decidemmo di andare a mangiare qualcosa direttamente a Terni, città che volevamo a tutti i costi visitare.
Mangiammo in un ristorantino vicino ad una piazzetta apprezzando particolarmente la cucina umbra e, dopo esserci rimpinzati ben bene, iniziammo la scoperta della cittadina.
Essa è conosciuta come la città degli innamorati avendo come patrono San Valentino e per questo motivo, specialmente nel mese di febbraio, è visitata da giovani coppie che vi si recano per suggellare il loro grande amore.
Terni, oltre ad essere un centro molto accogliente e caldo, è ricca anche di molte architetture religiose. C’è la Chiesa di San Francesco in stile gotico, la Chiesa di San Salvatore e la famosa Basilica del già citato San Valentino.
Suggestivo è anche il Palazzo Spada, un immenso edificio regolare nel quale un tempo risiedeva l’antica famiglia omonima e che ora accoglie la sede comunale.
Non può passare inosservata neanche la Fontana di Piazza Tacito decorata con i simboli dei segni zodiacali, i quali si intravedono sotto la trasparenza dell’acqua che sgorga e che, a cascata, forma un vero e proprio velo compatto che ne ricopre la superficie.
Soddisfatti della nostra gita e ormai stanchi della giornata trascorsa, decidemmo di rimanere lì nei pressi di quella piazza a degustare uno dei primi gelati della stagione e, fatta una breve passeggiata in tranquillità, ci riavvicinammo alle nostre automobili con la promessa di ritornare un’altra volta nella patria degli innamorati… Magari per festeggiare e coronare, nel giorno di san Valentino, un nostro grande amore.
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