30 Maggio 2009

Un’isola nell’isola

di Maria Salerno (Blog Piana degli Albanesi. Alla Scoperta della nostra Italia)

Piana degli albanesi

Piana degli Albanesi

Quando in Sicilia dici cannolo, inevitabilmente il pensiero va a Piana degli Albanesi - patria indiscussa della golosa specialità ripiena di ricotta candita - e per questo fatto i palermitani (che nell’arte dolciaria vorrebbero il primato) rosicano un po’, anche se poi sono i primi ad affollare la sagra che ogni anno in primavera fa confluire nella cittadina migliaia di ghiottoni da ogni dove.

Il cannolo comunque, non è l’unica squisitezza per cui Piana è famosa. Il pane, dalla tipica e riconoscibilissima forma tonda, prodotto con farina di grano duro e cotto nei forni a legna come una volta, l’olio, che di recente si è guadagnato il marchio dop, i formaggi, le carni ricavate esclusivamente da bovini allevati in zona sono tutte cose che hanno senza dubbio contribuito a esportare il nome di Piana degli Albanesi in tutto il mondo.

E quasi fa sorridere il fatto che un paesino medievale, di inusitata bellezza, immerso in una natura rigogliosa fatta di pini e ginestre, così ricco di curiose peculiarità, sia invece balzato agli onori della cronaca per via dei suoi primati culinari!
Ma il viaggio a Piana degli Albanesi non è solo un viaggio del gusto, per chi lo ignorasse, è bene dire che il paese ospita la più importante comunità albanese in Sicilia, rappresentando dunque una sorta di isola nell’isola, che fa del viaggio in questo luogo un viaggio nella tradizione e nella cultura di un popolo da secoli trapiantato in terra sicula e perfettamente integrato, ma che ciò non di meno ha conservato pressoché intatti usi e costumi!

Il territorio, infatti, fu occupato 5 secoli fa da un folto gruppo di profughi (Arbëreshë) in fuga dall’invasore turco. Inizialmente si stanziano ai piedi del monte Pizzuta, successivamente si spostano però alle falde di una collinetta in una vasta area fertile e pianeggiante (da cui il nome del paese). L’allora sovrano Giovanni II di Spagna magnanimamente concesse loro la libertà di professare la propria fede e di celebrare il rito ortodosso. Il rito in lingua greca viene celebrato tutt’oggi e rappresenta insieme ad altre occasioni, come alcune festività (epifania, pasqua, carnevale) ed eventi della vita (ad esempio il matrimonio), la volontà di tenere viva la propria identità di popolo.

Chi capitasse da quelle parti nel giorno di Pasqua probabilmente avrebbe la sensazione di trovarsi in un paese straniero a partire dall’accoglienza all’ingresso della città da parte di due pianesi (o pianoti che dir si voglia) nel loro costume tipico che omaggiano i visitatori delle classiche uova colorate. La messa viene celebrata nella chiesa madre e il vangelo viene letto in sette lingue, anche in arabo. Lo spettacolo vero e proprio, però, è rappresentato dal corteo che si snoda per le strade, costituito dagli abitanti che indossano gli abiti tradizionali.

La lingua albanese viene comunemente utilizzata ed è inoltre presente nei documenti ufficiali e nella segnaletica stradale. Va sottolineato, comunque, che a differenza di quanto è accaduto ad altre minoranze linguistiche che quasi si sono arroccate e chiuse vivendo da comunità ospite in un territorio straniero gli albanesi si sono da subito inseriti nel tessuto sociale partecipando attivamente alla storia del paese.
Due sono le testimonianze più rilevanti di tale partecipazione: la costituzione del movimento dei fasci dei lavoratori in epoca risorgimentale e il triste epilogo culminato in strage (11 morti - 9 adulti e 2 bambini  e 27 feriti, di cui alcuni morirono in seguito per le ferite riportate) nel corso di una manifestazione di lavoratori il 1° maggio del 1947 nella vicina località di Portella della Ginestra. A memoria del tragico evento sorge oggi in quel luogo un’opera di land art realizzata dallo scultore Ettore De Conciliis.

  • Segnala su: Inserisci nei preferiti del.icio.us segnalo OKNOtizie Google YahooMyWeb Facebook Technorati

Scrivi un commento

Per inviare un commento devi fare il login.

Articoli nei Comuni Vicini: Monreale (2), San Giuseppe Jato (1), Palermo (9), Bolognetta (1), Carini (1), Villafrati (1), Bagheria (2), Terrasini (1)