Senza fretta, sono in pausa

Chiesa S. Annunziata

A settembre il tempo da noi al nord è troppo strano, in realtà è stata tutta una estate astratta, comunque quando per l’ennesima volta si è presentato brutto tempo, siamo scappati in provincia di Alessandria in Piemonte. Ci siamo fermati una giornata ad Ovada.

Il cartello di ingresso indicava tale scritta “Preparati alla delizia stai entrando nella strada dei vini”, si riferiva al Monferrato, in quanto Ovada è situata nell’Alto Monferrato e il tipico vino del luogo è il dolcetto di Ovada, che prende appunto denominazione dall’omonimo comune.

Entrando in città con la macchina ci siamo ritrovati davanti ad una rotonda che ospitava un vecchio torchio nel suo centro, l’abbiamo superato percorrendo un viale alberato che ospitava a destra un vecchio edificio sul quale c’era scritto “scuola elementare”. Suppongo lo sia ancora, sebbene non mi informai… Superammo l’edificio e apprezzammo la visione di un monumento ai caduti il quale era posizionato alla nostra sinistra. Andammo avanti ammirando dapprima in macchina e poi a piedi la bellezza della cittadina.

La cittadina

Prima di entrare in centro non potei fare a meno di notare le tante palazzine che abbracciano il fulcro del paese. Devo ammettere che non mi colpirono particolarmente ma man mano che ci avvicinavamo al comune il panorama iniziò a cambiare. Dapprima si mostrò ai nostri occhi il fiume Orba dopodiché, percorrendo una dolce salita parcheggiammo la macchina e ci ritrovammo finalmente in centro.

Loggia di San Sebastiano

Percorremmo via San Sebastiano la quale accoglie l’omonima Chiesa. Questa era la vecchia parrocchia del paese e dopo il suo trasferimento in un’altra struttura adatta, le due navate furono trasformate nella Loggia di San Sebastiano, mentre la terza navata fu trasformata come accesso all’Oratorio di San Giovanni Battista e della Santissima Trinità. La chiesta è molto bella e caratteristica nella sua costruzione in mattoni rossi e le viette che la circondano sono suggestive e caratterizzate da pavè alternato a strisce di pietra per il passaggio delle vetture. La particolarità non sta solo nella pavimentazione ma anche nell’illuminazione.

Mi piacque ammirare le lanterne in ogni vicolo, ci ricordarono inevitabilmente il passato, ovviamente conosciuto attraverso libri illustrati e film. Passammo poi per vicolo San Giovanni e ci trovammo davanti un’altra chiesa posizionata sulla piazza centrale della città. La chiesa dell’Assunta, la quale domina il comune ed è caratteristica per i suoi due alti campanili e per la cupola. Sfortunatamente non potemmo entrare perché si stava svolgendo una funzione e non ci sembrava appropriato invadere certi spazi.

La Piazza

Dunque ammirammo la piazza e le sue tante stradine tanto belle e affascinanti. Alcune di queste case erano decorate e piene di colore, i balconi – di quelli stretti, tipici di un centro cittadino -  erano in ferro e i vasi di gerani li caratterizzavano. La cosa che ci colpì fu la quantità di bar, di panetterie, pizzerie e soprattutto di immobiliari presenti nella zona. Anzi, per chiunque fosse interessato a comprare casa da queste parti posso dire di aver letto delle belle occasioni! Ma a noi le case ci interessavano poco, quindi proseguimmo per le vie del centro apprezzando la struttura degli edifici poco distanti l’una dall’altra e con dei piccoli archi che le univano. Ci ricordò la Liguria, ma credo sia normale una influenza ligure data la poca distanza da essa.

Dopo un bel giro ci fermammo in un bar a rifocillarci, la cosa che mi colpì molto fu la gentilezza delle persone. Ognuna di esse chiedeva ciò che desiderava mangiare terminando la frase con un “appena puoi”, insomma senza fretta, sono in pausa, godiamocela! Mi è piaciuta questa cosa, l’ho trovata rilassante e gentile. Proseguimmo nel nostro giro per poi giungere alla macchina e scoprire la bellezza di Ovada dall’alto.