Ballerine formose, marescialli impettiti, gufi colorati e mostri spaventosi. Prima creati da abili mani che lavorano la terracotta, dipinti e poi suonati, o meglio… fischiati! Sono, infatti, ocarine a due note, chiamate Cuchi in tutto l’Altopiano di Asiago perché ricordano il canto del cuculo. A Cesuna di Roana i coniugi Valente, da sempre appassionati di questi piccoli oggetti, ne hanno raccolto migliaia di esemplari in giro per il mondo. La loro casa è così diventata il Museo dei Cuchi, un luogo che è anche un punto di riferimento per artigiani e artisti stranieri che creano i fischietti.
Lo scrittore Andrea Saviano ci guida tra le vie di Bassano del Grappa per farci scoprire i luoghi, gli eventi e le tradizioni che contraddistinguono la città. Uno scorcio di terra veneta capace di offrire ai suoi visitatori non solo i noti distillati, ma anche paesaggi urbani e naturali capaci di togliere il fiato.
La città di Rosà, località vicentina popolata da poco più di tredicimila abitanti, nota soprattutto per la presenza di numerose ville storiche ed annessi parchi, si caratterizza anche per una graziosa e rinnovata piazza intitolata al Cardinale Sebastiano Baggio. Uno slargo sobrio ed elegante, fruibile, ravvivato dal verde delle aiuole e impreziosito dal marmo rosso di Asiago.
Cent’anni e più dalle mitiche imprese del loro più illustre e temerario concittadino non hanno scalfito l’attitudine dei thienesi a volare alto. Appunto quel piglio intraprendente, per il Sindaco, innalza Thiene a stella polare degli oltre venti comuni del circondario. Piccola d’aspetto ma con onori ed oneri di una metropoli, accompagna a una spiccata indole commerciale il gusto di un’eleganza rinascimentale e un amore per tutto ciò che è arte che non ha pause.
Crisi d’identità vicentine. Bacalà che non è baccalà ma stoccafisso. Stoccafisso e Giappone. Capitani della Serenissima ed arcipelaghi scandinavi. Forma e Controriforma. Sfottò campanilistici e cinofilia. Niente cinefilia, bensì teatro. Shakespeare, Goldoni e… De Filippo. Palladio ma anche Scamozzi. Eleganza, armonia e Rinascimento. Tutto questo e anche di più, nell’incontro con Orlando ed Enrico del Ristorante agli Schioppi di Vicenza.
Restare indifferente davanti al frontescena del Teatro Olimpico di Palladio? Nessuno può riuscirci, nemmeno il turista più stanco. Giriamo Vicenza con Roberta Parlato, passando per piazza dei Signori e visitando la gotica chiesa di Santa Corona, con una sosta al piazzale di Monte Berico per guardare la città dall’alto!
Una città bellissima, una sublime armonia di forme nell’architettura, un sapore antico del paesaggio, una qualità della vita invidiabile, questa è la Vicenza che Francesca Marini ci aiuta a scoprire. E’ il contesto urbano che rende uniche le singole opere. Attenti alla sindrome di Stendhal!
Antonio del Casin del Gamba di Altissimo riecheggia l’amore per le erbe di Amleto: “C’è il rosmarino che è per il ricordo e l’amore; la viola che è per i pensieri”. Cosa preferite? Germogli selvatici e prugnoli, bacche e rosmarino, marzuoli o verpe? Scopriremo che la cucina fusion non pesca più in India o ad Oriente. Il nuovo trend è la pasta veneto-napoletana!
Vittorio dell’Hostaria a le Bele di Valdagno ci svela chi erano queste “belle” e ci incuriosisce con aneddoti di onomastica culinaria sicuramente fuori dall’ordinario! Scopriremo che il baccalà deve “pipare” e che il toponimo ha uno stretto legame con la buona cucina!
La passione di Claudio è vulcanica ed inarrestabile. Ti travolgerà con mille storie: Dante Alighieri, i capitani di ventura, juke box d’epoca, Ferrari e Maserati. Scopriremo che a Capodanno è meglio non utilizzare un servizio di piatti particolarmente costoso ma c’è un’osteria dove, se ti piace l’arredamento, te lo puoi portare via.