Grizzana Morandi fa parte della comunità montana Alta e Media Valle del Reno, si trova sull’appennino bolognese a 45 km circa da Bologna. Ricca di storia e cultura offre al visitatore la possibilità di percorrere numerosi itinerari, a piedi o a cavallo in mezzo ad una natura imponente capace di regalare una boccata di pace e aria fresca a chi arriva dalla caotica bolgia di città.
Dalla bottega che nacque a via Nosadella a Bologna, dopo un cinquantennio, ancora nascono creazioni originali che completano oggetti di antiquariato raffinati e non: chiavi, serrature e maniglie che regalano un tocco di eleganza e fanno rivivere i tempi andati in maniera unica e particolare. Dal laboratorio Dingi oggetti raffinati riprodotti fedelmente da mani sapienti e con tecniche sempre più ricercate.
La scrittrice Tiziana Monari ci accompagna tra le vie di Monghidoro, cittadina emiliana nota soprattutto per aver dato i natali al popolare cantante Gianni Morandi. Si viene così a conoscenza di un paesaggio naturale mozzafiato, di un’attiva vita culturale e di una radicato legame con la genuinità della tradizione contadina.
Da più di un secolo e mezzo le strade di Budrio riecheggiano di un suono partorito da uno “scherzo” della mente umana. Così è nata l’ocarina che costruttori e musicisti di questo comune della provincia di Bologna hanno fatto conoscere a mezzo mondo, creando di fatto una peculiarità tutta italiana nel panorama musicale universale. Un’eredità raccolta da Fabio Menaglio che con la sua raffinata ricerca artigiana delle forme primordiali, ha proiettato l’ocarina nel novero degli strumenti musicali da concerto.
Sappiamo tutto o sicuramente molto della bella e giovane Bologna. Capoluogo rinomato per storia e cultura, ma ciò di cui si parla poco è la sua provincia, o meglio quella parte di Romagna le cui caratteristiche sono molto simili alla grande città dei portici ma che, in più, mantiene il sapore della tradizione rurale di un tempo. San Pietro in Casale ne è un validissimo esempio.
Quante volte rimaniamo incantati davanti ad una tela meravigliosa e il nostro sguardo cade poi sulla cornice che racchiude così tanta perfezione? Solenne, maestosa, intagliata ad arte sembra quasi voler primeggiare con quel dipinto che ha avuto il compito di racchiudere e fa bella mostra di sé sapendo di dare quel valore aggiunto all’opera. A Bologna c’è una ricca e antica tradizione corniciaia, celebrata in un museo appositamente istituito e in una pinacoteca. E ancora esistono antiche botteghe che dell’arte celebrano la parte più nascosta, ma indispensabile.
Una gita nel borgo di Porretta Terme, rinomata località termale nel cuore dell’Appennino tosco-emiliano, è un’ottima occasione per concedersi una giornata all’insegna del relax. Un modo per gustare, inoltre, le bellezze paesaggistiche di un’area che si contraddistingue per i rigogliosi boschi di conifere e gli imponenti monti bagnati dalle dolci acque del Reno.
Letteratura, arte, filosofia e scienza qui hanno una sola rete costruita da mani volenterose. San Giovanni in Persiceto non può avere il Louvre, però, come racconta il Sindaco, è riuscita a costruirsi il suo spazio vitale tra cielo e terra. Fare cultura qui significa vivere, anzi sopravvivere alla logica omologante e spersonalizzante delle cattedrali del consumo. Uno spillo è quel che serve per mettere alla berlina i potenti.
E’ un percorso darwiniano quello che ha portato Gea dal nido della cara provincia alla “volta” sterminata e composita della Bologna dei “dottori”. Dalla finestrella, immutabile nel suo fascino, non vede più quel volto un po’ retro della sua città, di quando rimaneva seduta su un sedile spelacchiato sotto la stelle. Ora tutto è un must. Cambiano i giocatori e le carte ma il gioco resta sempre lo stesso…
La chiamano in tanti modi: dotta, turrita, grassa… venite a visitarla a capirete perché! All’ombra dei suoi portici, delle sue torri, dei suoi monumenti nasconde un fascino ed un’eleganza principesca. E’ una città vivace ed elegante che accoglie il turista e lo trasporta in un mondo incantato dove tutto è arte, storia, cultura, emozioni!
La Galleria d’Arte di Dozza è uno spazio di condivisione e di incontro tra artisti, scultori, collezionisti e per chiunque sia interessato all’affascinante mondo dell’arte! Dotata di due ampi spazi, uno dedicato a mostre ed eventi, l’altro all’artigianato artistico e ad opere e manifesti d’autore. Nella galleria si espongono anche porcellane dipinte a mano, ceramiche raku, creazioni in ferro battuto, vetri fusi e oggetti in legno lavorati al tornio… La galleria è fautrice anche di innovativi progetti come la Mail-Art… connubio tra progresso ed arte a Dozza.
Non ci sono interrogativi di sorta per l’assessore: se venisse una seconda volta alla vita rinascerebbe in nessun altro luogo all’infuori della sua Bologna. Le opportunità che offre la “Dotta” d’Italia disconoscono età, colore della pelle e logiche speculative. Una visione ecumenica della cultura, dell’arte, della vita in generale, che trova il suo terminus ante quem in un generoso atto di libertà che otto secoli fa valse per i bolognesi tutte le loro ricchezze.
Andare all’inferno per la brama di leccornie? “Voi cittadini mi chiamaste Ciacco: per la dannosa colpa de la gola, come tu vedi, a la pioggia mi fiacco”; è il fato del Ciacco dantesco, dal quale il ristorante bolognese di Gianluca, Salvatore e Stefano prende nome. Infausto destino? “Del paradiso preferisco il clima, dell’inferno la compagnia”, scherzava Oscar Wilde. C’è solo un peccato che merita l’inferno. Credere che a Bologna il ragù si prepari con gli spaghetti!
Una biblioteca “sotto casa” e “magica” nel periodo estivo. Biblioteca, mediateca e sala internet… sono solo alcuni dei servizi forniti ad un’utenza giovane e non. Esempio di come la biblioteca possa essere il fiore all’occhiello di un comune in pieno sviluppo.
Coinvolta in tutte le attività culturali promosse dal comune di Marzabotto, la biblioteca, grazie alla sua collezione di storia locale, salvaguarda la memoria storica della tragica strage avvenuta durante la Seconda Guerra Mondiale e della lotta partigiana. Arricchita da numerose donazioni, è dotata anche di una collezione sul cinema e la sua storia.
Una biblioteca giovane e dinamica, fiore all’occhiello della vita culturale di Castello d’Argile! Nella sua piccola struttura, la Biblioteca è un accogliente spazio suddiviso in sette aree dal salottino per la lettura dei giornali all’area studio per ragazzi, dallo spazio bambini ad un’area per la consultazione di materiale multimediale, dall’area informazioni alla sala studio per universitari. Postazioni internet gratuite offrono la possibilità di utilizzare applicazioni per lo studio. Si prevede anche l’apertura il giovedì sera con un occhio ai lavoratori fuori sede.
La Biblioteca di Castello di Serravalle ha una fervida attività e supporta tutte le attività culturali del comune. Con una “sezione locale” che conta quasi 900 volumi è l’ideale per tutti coloro che sono interessati allo studio della tradizione e cultura del paese. La biblioteca risponde anche alle esigenze dei più giovani grazie alla presenza di alcune postazioni internet usate per ricerche o per svago.
Sin dalla sua nascita, la biblioteca di Anzola dell’Emilia, oltre ad essere servizio di pubblica lettura si è connotata come agenzia di promozione di iniziative culturali. Custodisce estimi catastali relativi al comune ed alcuni romanzi di Edmondo De Amicis, pubblicati negli anni Venti.
Da sala di lettura a piccola e ben organizzata biblioteca! In un paese di collina in continua crescita, come Monteveglio, la biblioteca diventa protagonista di diverse attività culturali, con la sua sezione ragazzi ed il fondo Raffaelli (di storia locale) è custode di un patrimonio ricco e antico.