Nella Mongolia d’Italia a caccia di magiche norcinerie, fra negromanti e lenticchie di Castelluccio, in compagnia di Peppe Caponecchi, patròn della Taverna Castelluccio, di Castelluccio di Norcia. “… e che pensieri immensi, che dolci sogni mi ispirò la vista di quel lontano mar, quei monti azzurri, che di qua scopro, e che varcare un giorno io mi pensava, arcani mondi, arcana felicità fingendo al viver mio!”… come nella magica descrizione dei monti Sibillini di Giacomo Leopardi. Chapeau!
Corciano, delizioso borgo in provincia di Perugia, da sempre custodisce gelosamente bellezze architettoniche, naturalistiche e atmosfere medievali in grado di catalizzare l’attenzione del turista che vi si reca. Antiche tradizioni popolari, affascinanti rievocazioni storiche, leggende di omeriana memoria sono le componenti essenziali di un viaggio alla scoperta di una cittadina estremamente coinvolgente.
Deruta ricopre un ruolo preminente nella tradizione ceramica umbro-marchigiana. Nascosta, quasi all’ombra delle grandi città storiche dell’Umbria, trova una sua dimensione attraverso le numerose testimonianze antiche che ricordano la creazione di cotti in ceramica. Uno sguardo al centro storico restituisce a questa città la sua importanza artigianale. Il legame tra lavoro e arte vede il naturale punto di congiunzione nelle cerimonie religiose.
Alla Scoperta della nostra Italia
L’arte del Pinturicchio e del Signorelli tra le perle del gioiello dell’Umbria
Aspetti storici e culturali della cittadina di Umbertide: secolare custode di opere d’arte di artisti che hanno riscritto la storia della letteratura artistica italiana e che hanno donato un’immagine incantata alla città delle mura e della rocca medioevale.
Alla scoperta dell’assetto urbanistico, paesaggistico e dei monumenti di Montone: deliziosa cittadina nella Valle del Tevere, dall’essenza e dall’atmosfera che richiama il sapore antico della tradizione medioevale.
Scopriamo il territorio di Sellano, perla naturalistica dell’Appennino umbro, conosciuto ai più per i prodotti naturali o gli infiniti boschi. Un itinerario attraverso un sentiero che percorre il ventre storico e culturale del comune, alla ricerca dei castelli che, a partire da Sellano, occupano anche le frazioni circostanti.
Interviste Artigiani
Dalle forge a carbone dei Maestri Livi, il “Made in Italy” spopola negli Stati Uniti
di Paola Perna
Quando un nome si lega indissolubilmente a un’antica arte, tramandata da padre in figlio nei secoli, nasce una tradizione artigiana che fa del prodotto un unicum di stile e di maestria che non fatica a travalicare i confini locali e a suscitare interesse e ammirazione in ogni parte del mondo. E’ il caso dei Maestri Livi, artigiani da cinque generazioni, che con i loro rasoi da barba, coltelli e temperini interamente fatti e ornati a mano, hanno segnato il loro territorio e conquistato il mercato americano.
Campello sul Clitunno è un ridente comune situato nel comprensorio spoletino. Si raggiunge facilmente percorrendo la strada Flaminia. È conosciuta dagli appassionati di oggetti usati e di antiquariato, poiché ogni prima domenica del mese vi si svolge un mercatino all’aperto. Altro punto attrattivo sono i laghetti presso le Fonti del Clitunno. Vale la pena però visitare anche l’altra Campello, quella storica e, ahimè, disconosciuta ai più.
Una realtà in continua evoluzione, che anticipa le notizie, piuttosto che seguirne l’onda, questo è l’urban blog Perugia city. Angelo Centini ci racconta la sua esperienza e avanza le sue proposte per una Perugia migliore. Una città che può diventare il terzo polo economico e culturale del centro Italia.
Entrando attraverso una porta medievale, ad un lato lessi: Castiglione del Lago, uno dei borghi più belli d’Italia. Scuotendo le spalle lo interpretai come l’ennesimo, nonché comprensibile, tentativo di valorizzare il proprio paese. Dopo circa un’ora, avendolo attraversato in lungo e largo, condivisi pienamente l’epigrafia. La posizione sul lago, le fortezze antiche, i palazzi ben conservati: in quei momenti mi sembrò di vivere in una fiaba.
Le curve non finivano mai. E le poche ore di sonno non alimentavano certo il buon umore. Poi, d’improvviso, vedemmo spuntare le prime antenne dei ripetitori televisivi. Poco mancava all’agognata meta. Uno splendido parco dove ci si poteva, tutti, dilettare a cucinare braciole e a bere del buon vino. L’occasione: il compleanno di un mio caro amico tornato dalla Cina. Il luogo: Giano dell’Umbria, ai piedi del maestoso Monte Martano.
Un Umbria piccola ma nello stesso tempo infinita. Molti comuni, spesso celati e nascosti dietro la grandeur delle eccellenze delle grandi mete spirituali, non ricevono la giusta attenzione. Oggi vi parlo di Vallo di Nera, immersa nella Valnerina e nelle folte macchie mediterranee. Con la sola forza del suo passato ha risolto i problemi della viabilità automobilistica. Scoprite come in questo piccolo viaggio virtuale.
Panicale, affacciata sulla valle del Nestore è una piccola perla. L’impianto ancora trecentesco, i palazzi medievali dove sono ancora vivi i richiami al passato e un paesaggio nel quale si respira ancora il silenzio. Tutto questo la rende una cittadina davvero meritevole di essere vista.
Quasi non sembra vero: un piccolo borgo, come tanti in Umbria, con un suo municipio, un sindaco e degli assessori. Insomma, è un Comune a tutti gli effetti. Non dovrebbe sorprendere più di tanto, semmai gratificare. Questa volta visitiamo Lisciano Niccone, appartenente a quella parte dell’Umbria troppo spesso snobbata e trascurata.
Per le affollate strade cittadine, sulle tracce del “meglio maestro d’Italia”, mi accingevo a scoprire la vera essenza di Perugia. Aiutata nella mia impresa dalla figura emblematica di un anziano signore, la cui voce profonda mi disvelava il significato di quelli che ai miei occhi apparivano semplici orpelli. La suggestione di un pozzo antico, fonte di vita per la città, nel cui interno mi accingevo a lasciare un frammento dei miei pensieri.
Celato dalle montagne dell’Appennino umbro-marchigiano, Fossato di Vico è per molti soltanto un luogo di passaggio. Scoprire le sue virtù, attraverso i racconti di un fossatano, mi entusiasma. Da città “limes” tra le due regioni, pian piano si eleva a borgo dove la tradizione è sacra e la storia si rinnova sempre. E intanto le pale eoliche, in cima alla montagna, continuano a girare…
C’è una parte dell’Umbria che in qualsiasi momento dell’anno richiama turisti e sportivi da ogni parte del mondo. Castelluccio di Norcia è una perla della montagna appenninica a confine con le Marche; un posto da salvaguardare e valorizzare. La piccola frazione fa parte del Comune di Norcia. Qui si incontrano la passione per lo sport e il rispetto della natura.
Lo scorso maggio ho nuovamente visitato Gubbio. Mancavo da anni all’appuntamento con la “città dei matti”. Ho colto l’occasione più propizia per appurare la nota “instabilità mentale” degli eugubini: la caratteristica Corsa dei Ceri. Coinvolgenti cronache della corsa, raccontatemi da parenti che erano già stati ad assistere all’evento, mi hanno indotto ad andare. Sono partito assieme ad un gruppo amici, mossi anch’essi da gran curiosità.
Dal Pancatantra a Calvino passando per Ariosto, storie di cuori impavidi e di sguardi atterriti, di nere tristezze e radiosi traguardi: realtà o fiaba? Un interrogativo cui Federica trova risposta nella sua stessa vita e nella natia Perugia dai misteriosi accessi. Una cornice ideale per trovare a sedici anni la sua “scarpetta” e coronare un sogno d’“amore”. Ieri con un libro antico oggi un ipod, imperativo provare a diventare un drago.
Guardo la cartina geografica e leggo Cascia. Immediatamente, il primo ricordo va ad una domenica d’estate, in cui partimmo per visitare i luoghi di Santa Rita. Alcuni flashback danno forma alle persone che ci furono vicine nelle tormentate vicende del sisma in Umbria nel 1997. Momenti spiacevoli, ma addolciti da aneddoti divertenti e nuove amicizie.