I comuni descritti da chi li vive giorno per giorno o comunque ha avuto modo di conoscerli in viaggio, per lavoro, per turismo. Un modo per condividere le proprie esperienze e conoscere nuovi luoghi interessanti.
Di passaggio per questo paese situato nell’alta Val Bormida, in occasione del festival delle acque (nel mese di maggio), mi sono imbattuta in una piazza particolare il cui nome è Piazza dei fiammiferi, dove si possono vedere i lampioni che illuminano la piazza stessa con la carinissima forma appunto di fiammiferi.
In questo comune, in provincia di Varese, abbarbicato su di un costone roccioso nella sponda orientale del Lago Maggiore, si può ammirare lo splendido Eremo di Santa Caterina del Sasso.
Un consiglio: fate come me, raggiungetelo salendo dal lago. E’ meraviglioso, come stupendo è lo splendido panorama che si vede affacciandovisi.
Sul colle di San Giusto, a pochi passi dal Duomo e dal Castello, si può ammirare il suggestivo monumento ai Caduti, realizzato in ghisa e pietra da Selva nel 1935.
A Santa Maria di Leuca, esattamente sulla Punta Meliso, è situato un faro, costruito nel 1864 al posto di una torre cinquecentesca.
Si erge a 102 mt dal livello del mare.
Dotato di una scala a chiocciola di 254 scalini permette l’accesso al terrazzo centrale da dove, tempo permettendo, è possibile scorgere i monti della Calabria . La luce emessa dalla lanterna è visibile da 50 km di distanza.
Abbarbicato su una rupe rocciosa il piccolo centro è dominato dall’imponente mole del castello Pandone. Vicino al castello l’antichissima Chiesa di Santa Maria Assunta, risalente all’anno 1000, presenta un caratteristico campanile. Le piccole e irte stradine del paese sono estremamente tipiche e a volte nascondono scorci di paesaggio indimenticabile.
Estremamente suggestiva la città dei Sassi, attualmente totalmente dedita al turismo. Le cavità, che un tempo erano le case dei materani, oggi possono essere visitate, quelle pietre traspirano vita. Bellissime le Chiese rupestri, con affascinanti affreschi in stile orientale, consentono un’immersione in una mistica religiosità, che un tempo scandivano l’esistenza in questo magico luogo.
Giovanissimo comune alle pendici dell’Etana, interessante una visita ai ruderi dell’antico castello normanno.Interessante, nella sede della proloco, una visita al Museo “Maniace tra Ricordi e Tradizioni”, dove dei pannelli in legno raffigurano gli eventi più importanti della storia locale. Il territorio comunale si trova nel Parco dei Nebrodi dove è possibile immergersi in suggestivi paesaggi.
A una decina di chilometri dal centro abitato sorge il Castello, scavato nella roccia. Importante area di interesse naturalistico l’oasi protetta della diga di ogliastro, dove numerose, e a volte rare, specie di volatili vivono ed è possibile fare bird watchers
La Chiesa dello Spirito Santo è la chiesa più antica del paese, risalente al 1700, notevolela Chiesa Madre, del 1800,
caratterizzata da un bellissimo campanile laterale e contenente al suo interno stucchi a bassorilievo estremamente interessanti.
Una campagna dominata da uliveti e vigneti circonda il centro abitato alle pendici dell’Etna. Nel centro storico della cittadina diversi palazzotti antichi, del 1400, e numerosi in stile liberty caratterizzano le stradine. La Chiesa Madre ha origine molto antiche ed è il luogo di culto prediletto dalla popolazione. La torre merlata dedicata a San Nicolò è il simbolo del paese.