Pagina 1 di 1

Elaborazioni: FILTRI CREATIVI

MessaggioInviato: lun 20 apr 2009 10:23
da marsi
Propongo una serie di thread in cui discutere una alla volta le elaborazioni da considerarsi lecite e quelle non lecite. In modo da poter contare su regole certe nel prossimo concorso.

In questo numero: i cosiddetti "filtri creativi" sfumati, polarizzatori, quelli che fanno le stelline, diffrattori ... quali sono da considerarsi ammissibili e quali no ?
C'e' differenza se l'elaborazione e' fatta con filtro posto sull'obbiettivo oppure in PP ?

MessaggioInviato: lun 20 apr 2009 17:29
da MARIO1964
Su questa devo rifletterci ... anche perchè in concorso 2008 non mi pare di averne viste molte ...

:scratch:

MessaggioInviato: lun 20 apr 2009 20:51
da albatros
Ho utilizzato piuttosto ampiamente i filtri quando avevo l'analogica.
Non sto a esaminarli tutti, anche perchè non conosco le dotazioni attuali, quindi mi limito a escludere quelli che creano effetti irrealistici e ad ammettere gli altri.
Ovvio che se venissero create sezioni apposite, così come è stato proposto da alcuni per il b/n e il seppia, tutto sarebbe possibile...ma a quel punto dubito che tutte le foto sarebbero in linea con l'obiettivo del concorso e la loro presentazione si risolverebbe in una gara alla foto più "creativa".

Tuttavia, da fotografa "purista", per me è più accettabile l'uso dei filtri in fase di ripresa piuttosto che l'elaborazione "fasulla" ancorchè automatica in PP.

MessaggioInviato: lun 20 apr 2009 21:24
da anna marinoni
Il filtro polarizzatore
Wikipedia ha scritto:Il filtro polarizzatore impedisce il passaggio delle onde luminose riflesse dall'acqua o da altre superfici. Grazie a questa proprietà è possibile restituire la trasparenza ad un corso d'acqua illuminato dal sole, che altrimenti apparirebbe bianco o molto chiaro a causa della riflessione della luce. Allo stesso modo, il cielo viene reso più terso e saturo bloccando la luce riflessa del vapore acqueo presente nell'aria

è rimasto pressochè uno degli unici filtri non emulabile in Photoshop, largamente utilizzato per le analogiche è quasi indispensabile per le camere digitali che, con un range dinamico limitato, sono quelle che traggono i maggiori benefici dalla soppressione selettiva dei riflessi indesiderati.

Non può essere valutato elaborazione, ma può essere considerato alla stregua del parasole. :my2cents:

http://rete.comuni-italiani.it/foto/2008/5320/view
questa immagine non si sarebbe potuta realizzare senza polarizzatore.

MessaggioInviato: mar 21 apr 2009 00:15
da MARIO1964
albatros ha scritto:Tuttavia, da fotografa "purista", per me è più accettabile l'uso dei filtri in fase di ripresa piuttosto che l'elaborazione "fasulla" ancorchè automatica in PP.


Approfitto di questa tua affermazione per introdurre l' argomento elaborazione.

Io inviterei a non buttare via il bambino insieme all' acqua.
La post produzione viene anche chiamata piuttosto comunemente "camera chiara".
Qualsiasi libro dedicato alla tecnica di fotografia digitale (cito gli ultimi che ho letto, Tom Ang e John Hedgecoe) fa espliciti riferimenti alla postproduzione se non riserva addirittura qualche capitolo finale.
Quindi non sono solo le istruzioni online dei programmi di fotoritocco, ma persone che vivono (e scrivono) di fotografia ad ammetterla.
C'è chiaramente postproduzione e postproduzione: non ho mai fatto mistero che non sono un fan sfegatato dell' HDR, nè virerei dal tortora al ciclamino una giacca "perchè meglio si intona alla carnagione del soggetto", ma un ritaglio, un piccolo aumento di nitidezza, saturazione e contrasto, raddrizzare un orizzonte sbilenco non li metterei alla berlina.

Mio nonno aveva un piccolissimo laboratorio attrezzato per lo sviluppo del bianco e nero e mi ricordo che faceva 3-4-5 stampe della stessa foto per vedere come migliorarla, variando per esempio il tempo di esposizione della carta al negativo, facendo bagni di sviluppo di diversa durata ... quella era la postproduzione sua, la mia è quella al pc, sono cambiati i tempi e le tecniche, inutile ignorarlo.
E la procedura è la stessa: un tocco qui, uno spostamento là ... non ti piace, la cancelli e riparti ... 3-4-5 volte, come mio nonno con i suoi negativi ...

Anzi, prima del digitale il 95% della gente finiva il rullino, lo portava a stampare e ti beccavi quello che veniva,oggi il "parto" è molto più attivo.

Non voglio convertire nessuno, per carità, ma vorrei che tu vedessi le operazioni che faccio su di una foto e ti renderesti conto che non è nulla di trascendentale.

P.S.: ricordiamoci comunque che una cacca col fiocco sempre cacca è ... non diventerà mai una barretta di cioccolato... ;-)

MessaggioInviato: mar 21 apr 2009 19:43
da albatros
Non hai torto...ma forse sono troppo antidiluviana per abituarmi all'idea e soprattutto alla realtà delle elaborazioni informatiche, anche se in parte le utilizzo anch'io.
Il lavoro di tuo nonno e di tanti come lui era, come dire, più artigianale, forse e senza forse anche più creativo e originale...ma se il tuo in qualche modo è assimilabile, e non si limita ad applicare un effetto "fasullo" con un semplice clik, condivido e approvo.

Per "effetti fasulli" non intendo ad esempio la conversione in b/n o in seppia, ma l' "effetto neve" et similia, che rendono la foto "taroccata".

i filtri come malattia infantile della fotografia ?

MessaggioInviato: mar 21 apr 2009 22:38
da Gianni Persico
albatros ha scritto:Ho utilizzato piuttosto ampiamente i filtri quando avevo l'analogica.
Non sto a esaminarli tutti, anche perchè non conosco le dotazioni attuali, quindi mi limito a escludere quelli che creano effetti irrealistici e ad ammettere gli altri.
Ovvio che se venissero create sezioni apposite, così come è stato proposto da alcuni per il b/n e il seppia, tutto sarebbe possibile...ma a quel punto dubito che tutte le foto sarebbero in linea con l'obiettivo del concorso e la loro presentazione si risolverebbe in una gara alla foto più "creativa".

Tuttavia, da fotografa "purista", per me è più accettabile l'uso dei filtri in fase di ripresa piuttosto che l'elaborazione "fasulla" ancorchè automatica in PP.



Faccio foto da 27 anni, e ora che ne ho più di 30 :-) posso dire che la passione per i filtri ( Cokin, Tamron, gelatina, chissà quanti, e quanto denaro) appartiene alla mia infanzia fotografica. Poi mi sono limitato al polarizzatore, che a mio avviso ha ancora senso anche con la PP digitale. Concordo con albatros pienamente, compresa la necessità di sezioni apposite.

MessaggioInviato: gio 23 apr 2009 14:10
da pagati
anna marinoni ha scritto:Il filtro polarizzatore
Wikipedia ha scritto:Il filtro polarizzatore impedisce il passaggio delle onde luminose riflesse dall'acqua o da altre superfici. Grazie a questa proprietà è possibile restituire la trasparenza ad un corso d'acqua illuminato dal sole, che altrimenti apparirebbe bianco o molto chiaro a causa della riflessione della luce. Allo stesso modo, il cielo viene reso più terso e saturo bloccando la luce riflessa del vapore acqueo presente nell'aria

è rimasto pressochè uno degli unici filtri non emulabile in Photoshop, largamente utilizzato per le analogiche è quasi indispensabile per le camere digitali che, con un range dinamico limitato, sono quelle che traggono i maggiori benefici dalla soppressione selettiva dei riflessi indesiderati.

Non può essere valutato elaborazione, ma può essere considerato alla stregua del parasole. :my2cents:

http://rete.comuni-italiani.it/foto/2008/5320/view
questa immagine non si sarebbe potuta realizzare senza polarizzatore.

mi associo