- 51.045 chili di prodotti alimentari ancora commestibili sottratti al macero in un anno e 2.444 euro di prodotti per lattanti recuperati in soli 6 mesi per essere donati ai più bisognosi da 12 negozi del centro storico e dalle 11 Farmacie Comunali;
- i 12 punti vendita partecipanti hanno potuto risparmiare 12.113 euro sulla quota variabile della Tia (Tariffa Igiene Ambientale).
Last Minute Market è nato dallo studio di un gruppo di ricercatori dell'Università di Bologna - Facoltà di Agraria ed è partito nel comune di Ferrara nel novembre 2003 con la collaborazione dell'Amministrazione provinciale e con il sostegno di realtà commerciali della piccola e media distribuzione e di associazioni benefiche.
"In Italia - riporta una nota di Andrea Segrè, Preside della Facoltà d'Agraria dell'Università di Bologna e ideatore del progetto - lo spreco annuo di prodotti alimentari ancora perfettamente consumabili ammonta a 1,5 milioni di tonnellate pari ad un valore di mercato di 4 miliardi di euro. Ogni giorno secondo i dati della FAO, finiscono in discarica o all'incenerimento 4 mila tonnellate di alimenti, il 15% del pane e della pasta che gli italiani acquistano quotidianamente, il 18% della carne e il 12% della verdura e della frutta. Secondo l'Associazione per la Difesa - conclude - e l'Orientamento dei Consumatori (ADOC) ogni nucleo familiare in Italia getta via all'anno 584 euro di prodotti alimentari, pari all'11% circa della spesa annua. Eppure questo immane spreco può essere utile, almeno per qualcuno".
E gli altri comuni dell'Emilia-Romagna si sono attrezzati? Raccontate la vostra personale esperienza.

