da capitan nibbio » lun 13 feb 2012 22:40
...a Frosinone martedì 21 c.m. ci sarà la sfilata del carro allegorico di Championnet, Generale francese che, occupata la città con le sue truppe, venne poi cacciato dagli abitanti del Rione Giardino. La festa della "radeca", il Carnevale di Frosinone, trae la sua importanza dalla celebrazione dell'eroica rivolta dei frusinati contro le truppe d'occupazione francesi avvenuta avvenuta nel 1798 e 1799. Nella vicenda si inserisce la ben nota figura del generale francese Jean Antoine Étienne Vachier detto Championnet.
La festa inizia verso le ore 14.00 del martedì grasso (dopo un pranzo che il costume vuole a base di "maccarune, sasicchie i uine rusce" il corteo prende il via dal rione Giardino dove è ubicata la casa del Carnevale. L'allegra processione è preceduta da un carretto che trasporta una botte di vino.
Procedono a breve distanza i gruppi dei "radicari", l'anima della truppa, seguiti da Sindaco Assessori comunali, con la Polizia Municipale che porta il Gonfalone della città. Dietro il Gonfalone la banda musicale che esegue ininterrottamente la canzone di carnevale ed infine il carro trainato da quattro cavalli che trasporta il "rubicondo" generale Championnet che con una mano si tiene la pancia satolla e con l'altra saluta la folla. La maggior parte dei partecipanti brandisce la "radeca" (foglia d'agave), mentre i "pantanari" innalzano la cima di cavolfiore o una pianta di sedano "glie sèllare" antico segno di appartenenza ad una fascia rurale.
Con tali "armi" si balla al ritmo di una canzone che, in una prima parte risulta lenta, a ricordare i soprusi subiti e l'oppressione di un popolo, e nella seconda parte più allegra e festante a testimonianza della ritrovata libertà. Durante quest'ultima fase, più vivace, nella strada i radicari e i pantanari si scatenano in uno sfrenato saltarello, eseguito in vari cerchi, urlando all'unisono un cadenzato "esseglie', esseglie', esseglie'!" (eccolo eccolo eccolo!). Nel corso della sfilata era necessario rispettare alcune regole: tutti dovevano munirsi assolutamente della "radeca" se non si voleva incorrere in una punizione che prevedeva l'inchino del contravvenente per subire un certo numero di "radecate" date dai radecari che formavano un cerchio con in mezzo la persona da "punire". Oggi questo rito non è più in uso, ed anche se non si porta la radeca non si viene "puniti", ma tutti i partecipanti alla sfilata portano la "radeca" che agitano durante il saltarello. Nel giorno di Carnevale, alla fine della sfilata, il Generale Championnet (sotto forma di una balla di paglia) viene bruciato nei vicoli del quartiere sotto quella che era la sua residenza, a seguito di un giusto proclama di un Giudice e di un "Notaro" che notifica alla sentenza di morte.
- Allegati
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- Piatto tipico della festa di Carnevale
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- Primo piano del Generale
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- Il Generale con i "radecari" e i "pantanari"
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