Si tratta di una mostra di cippi in pietra, anche monumentali, ovvero segnacoli funerari che erano posti in cima a cumuli di terra che coprivano le sepolture, prodotti a Vetulonia tra il VII e VI a.C. La mostra, arricchita e resa suggestiva da una particolare illuminazione con fiaccole fuori e dentro il museo, accoglierà il pubblico sabato 17 maggio dalle 21.30 alle 23.30. E’ previsto anche un brindisi. La serata continuerà poi con conversazioni, con la direttrice ed i proprietari, che ricostruiranno tipologie, funzioni e caratteristiche nonché la storia dei ritrovamenti dei segnacoli funerari etruschi nel territorio.I cippi sono stati trovati un po’ in tutto il territorio, in circostanze fortuite e soprattutto dopo l’avvento dei moderni mezzi agricoli che hanno scavato la terra più in profondità dei tradizionali aratri. L’ultima scoperta risale a tre giorni fa mentre solo da pochi mesi è stato rinvenuto una dei più spettacolari nel terreno di Mirocle Bartolucci. La maggior parte di essi comunque è stata recuperata in giaciture secondarie, già ricollocata cioè rispetto al luogo originario.
“Possiamo però ricostruire una mappatura dei posti originari e costruire un percorso che tracci una continuità storica nel territorio – propone a nome dei proprietari Adriano Menoni, che possiede circa 60 cippi - I proprietari sono tantissimi ed è auspicabile che possano riunirsi in un’associazione che persegua questo progetto".

