(Quarrata) L'attore Iannuzzo alla serata in ricordo delle vittime della mafia.
QUARRATA_ Stasera domenica 25 ottobre alle ore 21 al Cinema teatro Nazionale di Quarrata (ingresso gratuito) è in programma la proiezione del film “Io Ricordo”, di Ruggiero Gabbai, “liberamente tratto” dal libro di Luigi Garlando “Per questo mi chiamo Giovanni” edito da Fabbri Rcs e da “La memoria ritrovata. Storie delle vittime di mafia raccontate dalle Scuole” (Palumbo Editori). Il film, è stato prodotto in modo indipendente e sostenuto economicamente anche da cittadini che condividono il lavoro della Fondazione Progetto Legalità che lo ha voluto realizzato in memoria di Paolo Borsellino e di tutte le altre vittime della mafia. Le musiche originali sono di Francesco Buzzurro. Sono più di 30 i familiari delle vittime di Cosa nostra che mettono a nudo la dignità del proprio dolore e raccontano chi erano le persone che la mafia ha ucciso. Nomi spesso sconosciuti ai più o dimenticati da molti. Ne parlano in un linguaggio semplice e commovente i genitori, fratelli e sorelle, gli orfani. Un racconto che nasce dal dolore e che si fa memoria, testimonianza, impegno civile. Perché le loro idee camminino sulle gambe di altri, come nella scena finale. Perché ricordare sia un'arma contro il potere mafioso che vince solo laddove regna il silenzio. Alla proiezione saranno presenti tra gli altri Gianfranco Iannuzzo, attore protagonista del film e Maurizio Artale, presidente del Centro Padre Nostro del quartiere di Brancaccio (Palermo), fondato da don Pino Puglisi. Da anni c’è una sorta di gemellaggio tra Quarrata e Brancaccio: la collaborazione di questi anni ha permesso di sviluppare anche l’idea del Meeting sulla Legalità in corso a Quarrata e molte altre iniziative – rivolte in modo particolare alle scuole del territorio – che lo hanno preceduto. "Dalla morte di padre Puglisi moltissimo è cambiato – ha detto Maurizio Artale - ma ancora c'è molto da fare. I progetti da lui voluti, il centro polisposrtivo e quello per anziani, vedranno la luce solo entro la fine di quest'anno, e sedici anni per realizzarli sono troppi, troppi per dare una risposta a chi è stato ucciso anche per questo”. Risale solo ad un mese fa la denuncia di Maurizio Artale di un nuovo attentato nei confronti del Centro da lui presieduto. “Anche la delinquenza ha voluto far sapere che ci sono anche loro a Brancaccio oltre alle fulgide figure come padre Puglisi e come gli infaticabili volontari e operatori”. Il film sarà replicato lunedì 26 ottobre (ore 9,30) per i ragazzi delle scuole primarie (presente Maurizio Artale) e martedì 27 ottobre (stessa ora) per le scuole secondarie di Quarrata (alla presenza di Maurizio Pascucci – coordinatore regionale di “Liberarci dalle Spine” – e di Vincenzo e Augusta Agostino – genitori di Antonino, poliziotto ucciso nel 1989).
Andrea Balli
Andrea Balli