ire ha scritto:Sempre mia opinione personale..
...personale ma più che condivisibile...
piazze e ponti mi sembrano un'accoppiata davvero poco stimolante, e, come abbiamo ampiamente detto in questo thread e in quello relativo al tema 'piazze', hanno delle difficoltà di cui, credo, sarebbe giusto tener conto.
Immaginiamo il concorso 2010 con piazze e ponti, ancora una volta. Il racconto è plausibile, anche se tremendamente di parte (parte mia, s'intende)
Fase 1: scattar foto
Tutti riesumiamo la foto del ponte di Rialto del vecchio viaggio tantobellotiricordic'erailsolelapioggialanevel'acquaalta (alcuni ricorrono allo scanner, altri sono fortunati, avevano già la digitale). Mettiamo tutti per l'ennesima volta la foto del Tevere con il ponte e il castello (già usata quest'anno) e quella con il ponte e San Pietro (già usata l'anno scorso). I napoletani bestemmiano in dialetto per l'assenza di ponti e fiumi nella bella Partenope, e corrono a fotografare Piazza Plebiscito, prima dall'ingresso di Palazzo Reale, poi, per sentirsi originali, da un lato, con uno dei leoni in primo piano (e arrivano le prime critiche: è uno scorcio, è una statua etc etc). I siciliani cercano disperatamente un fiume in Trinacria, poi si rendono conto che hanno delle piazze stupende e ripiegano su quelle. Diventiamo tutti ecologisti: notiamo finalmente lo stupro quotidiano delle piazze monumentali, affogate di auto, cartelli stradali, monnezza e traffico e iniziamo a rimpiangere i bei tempi di cocchi e carrozze. Cerchiamo di valorizzare i piccoli comuni e scopriamo che una grandissima parte di questi non ha un ponte, e che moltissimi hanno piazzette anonime, con giusto l'auto del sindaco davanti al municipio. Cerchiamo il modo di fotografare la piazza in maniera bella, e scopriamo che fanno tutti alla stessa maniera: o dal centro di uno dei lati, o da una delle strade di accesso, o dal tetto dell'edificio più alto; il livello delle foto cala.
Fase 2: vita da team
Nei team i leader cercano di porre un rimedio ai nuovi problemi: molti fotografi bravi e promettenti sono andati via, perchè non stimolati dai nuovi temi. Serve qualcuno che vive in una zona piena d'acqua, almeno si può sperare in un po' di ponti. Si apre la caccia al fotografo veneto, chi riesce ad accaparrarsi un runner del nordest si piazza da subito in testa alla classifica. Per la fame di fotografi, a Venezia i gondolieri vengono assoldati dai leader disperati, che promettono improbabili quote del premio finale. Nasce la nuova modalità di ripartizione premio, paritaria ma con incentivo al runner dei ponti (che guadagna rapidamente l'appellativo di pontefice) e incentivo ai runner del sud, per tirarsi su e smetterla di piangere sulla desertificazione delle loro regioni.
Fase 3: gli scrutini
Ponti categoria D è tutto uno scontro tra Rialti e Teveri, nelle altre categorie se le suonano di santa ragione viadotti e piloni cementizi. In piazze lo scrutinio diviene insopportabile: tutte foto simili e anonime, si spera solo nel Natale e nelle decorazioni con le lucine. Il calo dei concorrenti dovuto alla scarsa simpatia verso i nuovi temi richiede ora scrutini più lunghi per mantenere un buon numero di sfide. Per la stessa ragione, il Forum diviene più silenzioso, gli scontri fra utenti diventano più rari e qualcuno inizia a rimpiangere i Terminilli di un tempo, che almeno spargevano buon umore per il concorso. Una delegazione ufficiale del concorso si reca nel reatino per cercare un ponte o una piazza sul monte in questione, ma invano.
Fase 4: patrocini e media
Anche se la rivista mensile 'Ponti e piazzette' regala l'onore della pubblicazione a molti concorrenti, gran parte dei media che hanno pompato l'ego dei concorrenti nel 2008 e nel 2009 si disinteressa al concorso. Le province del Sud ritirano il patrocinio, ma in compenso arriva quello dell'Ente Autonomo Volturno, che per l'occasione istituisce un premio speciale per chi trova un ponte decente, dal punto di vista fotografico, sul corso del fiume.
Fase 5: l'epilogo in redazione
Massimo egli altri mestamente riflettono sull'errore commesso. Marina capisce che la situazione è grave, e si rende conto che se le cose non migliorano, toccherà vendere il glorioso alberello di Natale della redazione. Di notte, Vincenzo e Luciano costruiscono ponti fittizi in giro per l'Italia.
Ripensiamoci!!!