“LO ZUCCHERO E IL VELENO”
DI ALESSIO PACE
EDIZIONI LA GRU
Quelle di Alessio sono storie disperate, forti, di denuncia all'immobilismo sociale, personale. La denuncia di una vita passiva che non può portare ad altro che alla morte interiore. I personaggi di questi racconti si muovono all'interno di vite dalla forma chiusa, cristallizzata, piramidale; a volte soffocano, a volte si perdono nel vuoto della solitudine e per inerzia non possono far altro che arrivare all'apice del conflitto con quella parte di sé che aspira alla felicità. I pensieri, i desideri e le paure, come atomi volteggiano caoticamente alla ricerca di un appiglio, alla ricerca della sola ricchezza che sanno di poter conservare per sempre: l'amore donato, la purezza.
Alessio Pace nasce a Piazza Armerina il 12 settembre 1980. Finalista al primo Concorso Nazionale di Letteratura e Poesia "Città di Piazza Armerina" con la silloge di racconti D'amore, morte e altri orrori.
L'autore racconta della sua opera:
"Storie di umanità varia. Quante persone incontriamo giornalmente quando svolgiamo le più comuni attività?
Persone che nemmeno notiamo od osserviamo solo di sfuggita, con la coda dell’occhio, gente che ai nostri occhi spesso appare anonima come gli uomini col volto di mela dei quadri di Magritte. Troppo presi dai nostri pensieri, dalle nostre preoccupazioni, dai nostri problemi non ci curiamo dei moti che possono agitarsi negli animi di quei nostri temporanei astanti. I racconti che ho scritto li ho pensati come una sorta di “Ciclo degli sconfitti”. Raccontano di vite sospese in luoghi volutamente non definiti così da poter immaginare che, uno dei tanti volti che attraversano la nostra vita, possa essere Francesco, Ernesto, Silvia o una delle altre persone da me descritte, così da spingerci a guardare oltre l’apparenza e la maschera che si mostra in pubblico. Nei miei racconti parlo di persone che si sono arrese alla vita, agli eventi, che hanno rinunziato a lottare per il loro futuro, hanno rinunziato a prendere in mano il loro destino. Tutti ci troviamo a combattere piccole e grandi battaglie e, in determinate circostante, la voglia di lottare viene meno. Si spera spesso che la situazione si sistemi da sola ma, senza il nostro aiuto, il destino non è detto che segua il percorso che vogliamo. Se abbiamo dei sogni, degli obiettivi, un’idea di futuro che vorremmo, dobbiamo essere noi in prima persona i primi a combattere, a prendere delle scelte, dei rischi, ad accettare ed affrontare i cambiamenti e le avversità che, inevitabilmente, interverranno. Le persone di cui narro nei miei racconti invece lasciano che la vita gli scorra addosso, che gli avvenimenti prendano spontaneamente una piega, sono persone che, per varie vicissitudini, hanno rinunziato ai loro sogni o che invece non riescono ad accettare che quei sogni non divengano realtà. «…when you fall out you get up again, wipe the dust off your face and the grub off your chain. Shout with me “vie la vie” », come recita Ilene Barnes nel brano “C’est la vie” dovrebbe essere questa la corretta filosofia di vita, alle inevitabili cadute che il destino vorrà per noi bisogna reagire alzandosi e scrollandosi la polvere di dosso. Innegabilmente non è facile ma la soluzione semplice, arrendersi, non è certo preferibile.
LO ZUCCHERO E IL VELENO di Alessio Pace
Edizioni La Gru
Data pubblicazione: marzo 2011
€ 13,00
Codice Isbn: 978-88-97092-05-6