Concordo pienamente, ma non chiedevo chiarimenti sulla definizione di edificio e quella di grotta, di per sé chiare e incontestabili.
Il punto è che in base a questa definizione allora sarebbero da escludere tutte le chiese rupestri, o almeno quelle originate dallo “sfruttamento” delle aperture naturali da parte dell'uomo.
E' una presenza piuttosto diffusa in Italia: oltre che nel Materano, ve ne sono in Puglia (Monopoli, Laterza), Sicilia, Calabria...E qualche esempio è ovviamente presente anche in questo concorso.
La definizione in sé porterebbe quindi a escluderle (il che sarebbe comunque un peccato...) fatte salve, forse, quelle che presentano facciate o pertinenze in tutta evidenza “edificate” successivamente.
Ma in tal caso siamo proprio certi dell'esclusione della grotta in questione, dato che è evidente la mano dell'uomo intervenuta successivamente (cancello, graffiti, scalini ecc.ecc.)...?
Lo so, sembrano sofismi...ma secondo me è l'aver posto come tema del concorso quell1"edifici religiosi" che crea il/i caso/i.
Ai posteri l'ardua sentenza
