COLPITI DA UNA CATASTROFE? AFFARI VOSTRI E NON DELLO STATO!
Il 17 maggio è entrato in vigore il decreto legge 15 maggio 2012, n.59 recante “disposizioni per il riordino della protezione civile” (pubblicato in Gazzetta Ufficiale 16 maggio 2012, n. 113): un modo elegante per dire “togliamo ogni aiuto al popolo bisognoso in caso di calamità naturale!”. Il decreto si prefigge come obiettivo quello di consentire l'avvio di un regime assicurativo per la copertura dei rischi derivanti da calamità naturali sui fabbricati, a qualunque uso destinati, ed al fine di garantire le adeguate riparazioni e ricostruzioni di beni immobili privati destinati ad uso abitativo, danneggiati o distrutti da calamità' naturali, pertanto possono essere estese ai rischi derivanti da calamità naturali le polizze assicurative contro qualsiasi tipo di danno a fabbricati di proprietà di privati: provateci! Nessuna compagnia fino ad oggi ha mai coperto il rischio “terremoto” con una polizza! Se da oggi lo faranno, state pur certi che il premio sarà esorbitante e sproporzionato; come al solito i tecnocrati ingrassano banche ed assicurazioni ai danni del popolo!
In particolare, l'obiettivo andrà raggiunto senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica in base ai seguenti criteri:
a) estensione della copertura assicurativa del rischio calamità naturali nelle polizze che garantiscono i fabbricati privati contro qualsiasi danno (vogliamo vedere come!);
b) esclusione, anche parziale, dell'intervento statale per i danni subiti da fabbricati (ecco il vero scopo del decreto!);
c) incentivazioni di natura fiscale, nel rispetto del principio dell'invarianza di gettito, tramite regimi agevolativi all'imposta sul premio di assicurazione ovvero la deducibilità, anche parziale, del premio dalla base imponibile ai fini IRPEF e IRES dell'assicurato (tradotto: siccome non c’è spazio, dati i problemi di bilancio, pagate e non deducete!);
d) previsione di un regime transitorio, anche a fini sperimentali ovvero di prima applicazione (tradotto: vediamo che succede e poi al limite correggiamo il tiro. Questi continuano a giocare con le nostre vite!).
Lasciamo a voi decidere come valutare questa ennesimo decreto: stanno stritolando lo stato sociale in ogni sua forma, se non interveniamo in fretta, finiremo come in Usa, dove conta solo il Dio denaro!