Il tempio Italico di Castel di Ieri racconta la storia antica delle genti Peligne. Queste popolazioni avevano contatti ed affari con Roma fin dal 450 a.c. e la città più importante, florida ed attiva anche politicamente era "CORFINIUM" dei Paeligni. La strada più lineare conduceva al passo delle Cese Piane - colle Ventola - scendendo giù per la valletta Piè di Franci, dove è allocato il Tempio. Il pavimento è decorato in mosaico Bianco ed al centro della stanza principale è apprezzabile un Labirinto inscritto in un quadrato ci circa un metro di lato. Agli angoli del quadrato/labirinto, con mosaico nero su bianco sono Presenti: all'angolo sinistro,in alto, "il simbolo della croce"; all'angolo destro, in alto, "il simbolo dell'infinito"; all'angolo destro, in basso, "la rosa dei venti" ed infine all'angolo sinistro, in basso, "il simbolo della croce rostrata" con i rostri orientati in senso antiorario.Al centro del labirinto è inscritto un piccolo quadrato a "lati convessi" con al centro mosaici indicanti i punti cardinali e la direzione dell'occidente -Roma .
Il tempio in questione porta anche una scritta, decifrata in parte - CAEDIUS CF SER DECR.L.PETIEDIUS VARO - Ecc. .
La contemporanea presenza del simbolo della croce e della croce rostrata potrebbero indicare una datazione costruttiva dello stesso alla seconda metà dell'anno 300 D.C. allorchè l'Arianesimo, imperante nella zona durante i primi secoli, fu soppiantato dall'Ufficializzazione del Cristianesimo dopo l'editto di Milano dell'Imperatore Costantino-
Ad una profondita di circa cinque metri, durante la primavera del 2009, è stato trovato il Tempio più antico risalente al VII secolo avanti cristo. Sono state rinvenute cinque tombe circolari di cui una con un raggio di metri 2,5 - immerse in un terreno scuro di tipo lacustre per ottanta centimetri su cui si sono alternate stratificazioni di terreno alluvionale a terreno di tipo sedimentale lacustre. Tutto ciò indica che sul sito si sono alternate diversi eventi alluvionale.
Il tempio, orientato verso occidente, indica ora come allora, un percorso per il viandante diretto a Roma - per il colle di Narola/Le Castagne - verso la necropoli di Marcus Caedicius del 389 a.c. -quindi per il Mons Imeus(passo di Forca Caruso) Cerfennia (Collarmele) Alba Fucens - Tibur(Tivoli - Roma -