La resa della realtà in fotografia

Le tecniche, i segreti, l'evoluzione

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La resa della realtà in fotografia

Messaggioda eziodellagondola2 » mar 27 mar 2012 08:48

Lavoro in digitale dal 1997 ed ho vissuto le molte diatribe tra i progressisti che cominciavano ad usarlo e i conservatori che ne demonizzavano l’impiego.
L’argomento più in voga per gli anti digitale era (ed è) che il nuovo sistema rende facile la manipolazione della realtà.
Ora proprio di questo vorrei parlare, non tanto per rinnovare la rivalità tra i due sistemi del resto inventata, perché non esiste, come non può esistere rivalità tra penna stilografica e penna biro, quanto per sviscerare il tema del reale in fotografia, magari ampliando questo argomento mixandolo con l’altro grande tormentone di sempre, arte e fotografia.
Premetto che in particolare tra i fotoamatori prevale il sentimento (e a volte il convincimento radicato) che la vera fotografia sia quella
“artistica” dimenticando che la fotografia non è solo ma anche un’ arte e che gli altri generi di fotografia (pubblicitaria, scientifica,didascalica eccetera) hanno pari dignità e valore e talvolta sono anche artistiche.
Torniamo alla pretesa resa del reale in fotografia. L’immagine prodotta usando la luce parte già da un presupposto differente: scattare una foto è già una riduzione della realtà, e costringere in un rettangolo o quadrato una parte del mondo che ci circonda una libera interpretazione dell’autore.
Il quale sceglie ciò che lo spettatore deve vedere; l’immagine quindi nella maggior parte dei casi non comincia nemmeno ad essere un documento, una patente di ciò che è, ma semplicemente di ciò ch ci vuol far vedere (e talvolta credere) l’autore.
Su questa premessa vorrei aprire con i partecipanti al concorso un mini dibattito perciò mi fermo ad attendere interventi sul tema.
In particolare vorrei sottolineare il fatto che partecipare ad un concorso è abbastanza vicino al genere di fotografia cosiddetto “pubblicitario” perché vi sono molti parametri assimilabili alla pubblicità, primo fra tutti la figura del committente, che nel nostro caso è il regolamento.
Allora, fuoco alle polveri…..
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Messaggioda virusd9 » mar 27 mar 2012 10:08

Ciao,
mi piace questo punto di partenza...
Prima di tutto il mio pensiero su digitale vs analogico è che l'analogico permetteva a pochissimi la manipolazione pesante della realtà (comunque già possibile in camera oscura o con tecniche complesse ed a volte costose), con il digitale questa possibilità si è aperta a tutti quelli che hanno tempo e voglia di dedicarcisi con costi nulli.
Non concordo con l'affermazione che le foto partecipanti ad un concorso siano sempre assimilabili al genere pubblicitario, il committente nelle foto pubblicitarie prima di tutto paga per aver un servizio di immagine per il proprio prodotto, ed il fine è vendere il proprio prodotto, quindi si paga qualcosa per avere un ritorno economico.
Nel caso di concorsi come questi proposti dal sito la redazione che redige il regolamento non ha fini economici diretti sui isoggetti fotografati e nessuno guadagna nulla eccetto la visibilità del sito e la cultura di chi guarda le foto che conosce posti mai visti e che forse non vedrà mai.
I fotografi cercano di fotografare i soggetti nel miglior modo possibile per ognuno a seconda delle proprie capacità ed attrezzature, poi il risultato artistico a volte arriva ed a volte no ma il tentativo è quello.
Anche le altre tecniche fotografiche arrivano ad essere artistiche in alcuni casi, io metterei la foto artistica non come uno dei generi ma come una caratterizzazione trasversale che prende una fascia di fotografie di tutti i generi esistenti.
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Messaggioda pitzimba » mar 27 mar 2012 13:07

Come premessa lascerei perdere le discussioni su analogico-digitale perchè se ne è discusso ormai ovunque e comunque ogni sostenitore dell'uno o dell'altro sistema rimarrà sempre sulle proprie posizioni. Un po'come i nikonisti-canonisti :mrgreen:
Veniamo alla fotografia. Secondo me anche qui non c'è chi ha ragione o torto a manipolare le foto per renderle artistiche o surreali. Io parto dal presupposto di divertirmi e di fotografare ciò che mi piace, di provare modi nuovi di fotografare, anche nuove elaborazioni solo per il gusto di provarle e magari poi scoprire che non mi piacciono. Nelle mie foto, nel corso degli anni, c'è di tutto. Ho provato l'hdr, poi abbandonato perchè mi entusiasmava solo la novità, ho provato fotomontaggi, forse più spinta dal provare Photoshop che altro. I generi anche sono diversi...street, natura, ritratti, insomma un po' di tutto.
Quello che mi è sempre piaciuto e rimane un punto fermo sono le foto di natura, soprattutto birdwatching. Foto che non mi piace fare sono paradossalmente proprio queste del concorso , panorami, piazze ecc. Però anche qui vedo fotografi che sanno proporre foto in maniera artistica, scegliendo inquadrature accattivanti.
Veniamo ai concorsi. Cosa spinge il fotografo a partecipare ad essi? Vanità e ricerca di conferme di quanto è bravo. Ognuno di noi pensa di scattare foto bellissime (sono un po' come i figli), e cerca un riconoscimento da una giuria o comunque da una persona tecnicamente capace. Quando il riconoscimento non arriva scatta la delusione e la critica alle foto premiate , alla giuria ecc. E' un comportamento del tutto normale che penso sia capitato ,se non a tutti ,a molti di noi che partecipano a concorsi.
Con tutto ciò credo che non esiste la resa della realtà, perchè ognuno di noi vede in modo diverso, anzi, deve vedere in modo diverso. Lo stesso soggetto può essere interpretato in mille modi sia come inquadratura che come luce o altro. Insomma, fotografare in libertà per il proprio diletto.
Questo concorso pur avendo regole restrittive ha lasciato comunque spazio a interpretazioni diverse sullo stesso soggetto, sia come tecnica che come luce o inquadratura. Certamente se si fosse completamente liberi di fotografare , senza regole, le interpretazioni sarebbero maggiori. Ma questo si può sempre fare in qualsiasi momento. :-)
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Messaggioda Maccaferri David » mar 27 mar 2012 13:11

Io fotograficamente sono nato con l' Analogico nel 1999 circa....poi nel 2005 ho comprato la mia prima reflex digitale(olympus E500), che mi ha dato tante belle foto....
Nonostante tutto io continuo a fotografare sia in analogico che in digitale, per vari motivi.......
Il digitale in quanto a spese successive allo scatto siamo quasi a zero se non si stampa....quindi per tutte le foto a colori(artistiche e non) uso la mia nuova Pentax K5......
Ma il digitale per decenni ancora non potrà mai battere l'immagine della pellicola professionale, si stima che per avere la stessa risoluzione nel bianco e nero, ci vorranno circa 70 milioni di pixel o giù di li...non ricordo esattamente.....quindi......ora mediamente siamo sui 13/14MP..........
Oltre tutto che...detta come va detta.......in analogico bisogna essere capaci, se no su 36 foto vedi quante te ne vengono a fuoco e con la giusta profondita' di campo......
Pero' vedo tanta gente che compra la reflex digitale e non sa nemmeno cosa è la profondita' di campo....tanto con gli automatismi vari.....vanno a sopperire alle lacune fotografiche.....(cosa per me obrobriosa...)
Oltre tutto cosa quasi insopportabile è vedere trasformare foto bruttissime e mal scattate in quasi capolavori con photoshop......bisogna anche essere capaci di fotografare.... se non non si è fotografi....., (un fotografo non è un GRAFICO!!!!)
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Messaggioda pitzimba » mar 27 mar 2012 13:26

Nel mio discorso era sottinteso che le basi della fotografia devono essere conosciute. Lo davo per scontato perchè pure io nel lontano (sigh) 1980 mi comperai la Olympus om10 e da lì qualche conoscenza fotografica l'ho imparata :-) Continua a piacermi l'analogico e con una F100 e a volte anche con la vecchia Olympus mi produco in performance su rullino bianco nero . In effetti il digitale ha prodotto una grande quantità di fotografi che non conoscono l'abc della fotografia. Però la differenza la vedi. Inoltre penso che comunque anche con il digitale non bisogna scattare a raffica, ma sempre ponderare la foto, come se avessi una schedina con 36 fotogrammi :-)
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Messaggioda eziodellagondola2 » mar 27 mar 2012 14:08

pitzimba ha scritto: Foto che non mi piace fare sono paradossalmente proprio queste del concorso , panorami, piazze ecc. Però anche qui vedo fotografi che sanno proporre foto in maniera artistica, scegliendo inquadrature accattivanti.
Veniamo ai concorsi. Cosa spinge il fotografo a partecipare ad essi? Vanità e ricerca di conferme di quanto è bravo. Ognuno di noi pensa di scattare foto bellissime (sono un po' come i figli), e cerca un riconoscimento da una giuria o comunque da una persona tecnicamente capace. Quando il riconoscimento non arriva scatta la delusione e la critica alle foto premiate , alla giuria ecc. E' un comportamento del tutto normale che penso sia capitato ,se non a tutti ,a molti di noi che partecipano a concorsi.

Nemmeno a me piace fotografare piazze e ponti, ho faticato molto a trovare in archivio qualche piazza da "piazzare" perche di solito prediligo il particolare; ma lo stimolo è diverso, mi da voglia di cimentarmi anche su soggetti che non mi piacciono, di sottostare a regole che mai mi sognerei di accettare nella mia produzione personale per il gusto di partecipare, di stare assieme ma soprattutto per avere un riscontro diretto ed immediato con tanti "colleghi" concorrenti; così dopo aver raschiato il barile ora esco a fotografare la mia Venezia con maggiore curiosità e impegno.
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Messaggioda eziodellagondola2 » mar 27 mar 2012 14:22

Maccaferri David ha scritto:Io fotograficamente sono nato con l' Analogico nel 1999 circa....poi nel 2005 ho comprato la mia prima reflex digitale(olympus E500), che mi ha dato tante belle foto....
Nonostante tutto io continuo a fotografare sia in analogico che in digitale, per vari motivi.......
Il digitale in quanto a spese successive allo scatto siamo quasi a zero se non si stampa....quindi per tutte le foto a colori(artistiche e non) uso la mia nuova Pentax K5......


Pero' vedo tanta gente che compra la reflex digitale e non sa nemmeno cosa è la profondita' di campo....

cosa quasi insopportabile è vedere trasformare foto bruttissime e mal scattate in quasi capolavori con photoshop......)


io sono nato alla fotografia nel 1970...

la profondità di campo è una bufala grandiosa, magari aprirò un nuovo tread anche su questo

chi sa trasformare con photoshop una foto bruttissima e mal scattata in un quasi capolavoro quasi sicuramente è anche un bravo fotografo
tutto questo senza polemica ma per esprimere un mio punto di vista David, ti ringrazio per l'intervento e permettimi di esternare il mio apprezzamento verso chi non desidera ancora abbandonare la foto analogica, ma sa farla convivere con le comodità del digitale, il cui maggiore pregio a mio modesto avviso è consentire a tanti di condividere in rete le proprie esperienze. Credimi, anche dal confronto con gli altri si cresce fotograficamente
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Messaggioda venticello » mar 27 mar 2012 14:42

eziodellagondola2 ha scritto:
la profondità di campo è una bufala grandiosa, magari aprirò un nuovo tread anche su questo


Ecco si potrebbe approfondire ;-)

eziodellagondola2 ha scritto: chi sa trasformare con photoshop una foto bruttissima e mal scattata in un quasi capolavoro quasi sicuramente è anche un bravo fotografo
tutto questo senza polemica ma per esprimere un mio punto di vista David, ti ringrazio per l'intervento e permettimi di esternare il mio apprezzamento verso chi non desidera ancora abbandonare la foto analogica, ma sa farla convivere con le comodità del digitale, il cui maggiore pregio a mio modesto avviso è consentire a tanti di condividere in rete le proprie esperienze. Credimi, anche dal confronto con gli altri si cresce fotograficamente
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Daccordissimo con te... anche perchè una foto brutta rimane brutta nonostante quanto puoi essere bravo nel postprodurla... :-)
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Messaggioda eziodellagondola2 » mar 27 mar 2012 15:12

venticello ha scritto:
eziodellagondola2 ha scritto:
la profondità di campo è una bufala grandiosa, magari aprirò un nuovo tread anche su questo


Ecco si potrebbe approfondire ;-)



volentieri, stasera vedrò di postare qualcosa, ora purtroppo devo uscire...
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Messaggioda gfalco » mar 27 mar 2012 15:22

Mi permetto di osservare che la fotografia moderna è nata sulla base della più enorme alterazione della realtà che si possa immaginare: l'assenza dei colori!
Eppure il bianco e nero ci ha regalato alcuni tra i più straordinari fotografi di tutti i tempi, che non necessariamente facevano foto "artistiche", basti pensare a Adams o a Cartier-Bresson.
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Messaggioda gfalco » mar 27 mar 2012 15:54

eziodellagondola2 ha scritto:In particolare vorrei sottolineare il fatto che partecipare ad un concorso è abbastanza vicino al genere di fotografia cosiddetto “pubblicitario” perché vi sono molti parametri assimilabili alla pubblicità, primo fra tutti la figura del committente, che nel nostro caso è il regolamento.


Sono pienamente d'accordo a metà... :-)

Intanto perchè molti concorsi in realtà non hanno un tema (il famoso "tema libero") e secondo perchè quando il tema c'è... dipende dal tema.
Il nostro concorso, già nel suo bando dichiara il suo intento principalmente documentativo, "pubblicitario" per l'appunto, oltre al fatto che i soggetti richiesti siano concreti, ben identificati ed identificabili.
Molti concorsi seguono questa traccia, ma non tutti.

Come si fa per esempio ad elaborare con successo in modo documentativo un tema del tipo
La musica in tutti i suoi campi e tutte le sue forme, dall’astrazione alla concretezza, scatta la foto che esprima la melodia del suono e le emozioni che ne scaturiscono.
http://www.circololyadebarberiis.it/bando_concorso.pdf

Se volete provare a cimentarvi.... io ci ho già rinunciato... ;-)
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Messaggioda venticello » mar 27 mar 2012 15:57

gfalco ha scritto:Mi permetto di osservare che la fotografia moderna è nata sulla base della più enorme alterazione della realtà che si possa immaginare: l'assenza dei colori!
Eppure il bianco e nero ci ha regalato alcuni tra i più straordinari fotografi di tutti i tempi, che non necessariamente facevano foto "artistiche", basti pensare a Adams o a Cartier-Bresson.


E se ricordiamo il modo di trattare le fotografie di Adams in camera oscura... :plus1:
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Messaggioda gfalco » mar 27 mar 2012 16:44

Maccaferri David ha scritto:Ma il digitale per decenni ancora non potrà mai battere l'immagine della pellicola professionale, si stima che per avere la stessa risoluzione nel bianco e nero, ci vorranno circa 70 milioni di pixel o giù di li...non ricordo esattamente.....quindi......ora mediamente siamo sui 13/14MP..........


Si.. è vero tecnicamente.

Per un fotoamatore anche evoluto la scelta tra digitale e analogico è una scelta di pelle, di filosofia.
Gli ingrandimenti 30x45 che ho a casa sono indistinguibili tra pellicola e digitale... anzi i digitali forse sono un pelo meglio, come definizione di immagine. Eppure ho solo una 6mpx, progettata quasi 10 anni fa, anche se io ce l'ho solo da 1...

Il mio pensiero è che oggi non ha più senso scattare in analogico se poi per sviluppare e stampare ti avvali dei laboratori... maglio il processo digitale che puoi seguire "in toto": è un passo in avanti in questo senso. La mia analogica l'ho al momento messa a riposo in attesa che le finanze (e la moglie 8) ) mi consentano di impiantare una camera oscura per il b/n...

In ogni caso non credo che la massa dei professionisti, intendendo chi con la fotografia ci deve campare, vada ancora di pellicola... forse occasionalmente per esigenze specifiche e in determinati campi. Anche perchè non sempre la definizione dell'immagine è tutto.

Maccaferri David ha scritto:Oltre tutto che...detta come va detta.......in analogico bisogna essere capaci, se no su 36 foto vedi quante te ne vengono a fuoco e con la giusta profondita' di campo......


Questa me la devi spiegare meglio.... :scratch: ...davvero, non ho capito cosa intendi... :-)

Maccaferri David ha scritto:Oltre tutto cosa quasi insopportabile è vedere trasformare foto bruttissime e mal scattate in quasi capolavori con photoshop......bisogna anche essere capaci di fotografare.... se non non si è fotografi....., (un fotografo non è un GRAFICO!!!!)


Non credo che questo possa avvenire in circostanze normali... al massimo puoi avere una foto accettabile.
Un quasi capolavoro... mi sembra un po' troppo... e comunque la foto di partenza non deve essere inguardabile... una ciofeca rimane una ciofeca... :D
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Messaggioda daniele1357 » mar 27 mar 2012 19:20

Maccaferri David ha scritto:...
Il digitale in quanto a spese successive allo scatto siamo quasi a zero se non si stampa....quindi per tutte le foto a colori(artistiche e non) uso la mia nuova Pentax K5......
Ma il digitale per decenni ancora non potrà mai battere l'immagine della pellicola professionale, si stima che per avere la stessa risoluzione nel bianco e nero, ci vorranno circa 70 milioni di pixel o giù di li...non ricordo esattamente.....quindi......ora mediamente siamo sui 13/14MP..........
)


... non sei corretto, non puoi paragonare sistemi professionali a pellicola con sistemi amatoriali digitali.
Hasselblad produce dei dorsi digitali capaci di 200 MPixel, reali e non interpolati come le nostre povere fotocamere consumer.
Quindi con sistemi digitali professionali si supera di gran lunga la capacità dei sistemi analogici più avanzati.
La previsione che servano decenni... mi sembra azzardata, e oltrettutto stanno nascendo tecnologie fino ad oggi impensate come quella della Lytro:
http://www.lytro.com/living-pictures/289
oltre alle fotocamere in 3d:
http://www.sony.it/hub/fotocamere-3d-cyber-shot/3/1
o semplicemente i sensori non ccd o non cmos come quelli della Sigma, i Foveon, che promettono molto molto bene,
ma poi mi piacerebbe metter mano ai dorsi che usano l'effetto Peltier per raffreddare il sensore in modo da ridurre drasticamente il rumore digitale.

Come ben sai la tecnologia ha tempi non proprio lineari, se pensi che evoluzione ha fatto la fotografia digitale in soli 24 anni di vita, ma soprattutto negli ultimi 6 anni c'è da rimanere attoniti.
D'altra parte non mi aspetto che la ricerca sulle emulsioni abbia dei sussulti, dopottutto se non c'è mercato non c'è investimento.
C'è anche da pensare che i limiti del digitale sono costituiti dal mercato e non dai limiti tecnologici degli strumenti realizzabili già oggi.

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Messaggioda Maccaferri David » mar 27 mar 2012 19:40

Allora per il fatto che la profondita' di campo sia una bufala.....beh non esageriamo......se non si conosce la teoria della profondita' di campo in manuale non fotografi un bel niente.....
Altra cosa nessuno parla di hasselbad da piu' di 40mila euro!!!si parla di reflex professionali tipo la mia(k5 pentax), che nonostante i suoi 16mp ed il costo...non proprio alla portata di tutti....non puo' competere con la mia vecchia OM1-N a pellicola, che se armata di pellicola professionale.......da il 2 a zero a macchine in digitale da ben piu' di 5000 euro.....
A pellicola anche con una compattina scattavi foto da poter ingrandire a 20x30 etc etc......ora con una compattina si e no riesci a fare foto a 400 iso, che poi partono rumore, flare etc etc....
La cosa che dico io, è che una volta a pellicola con una spesa moderata compravi una macchina che poteva competere con le professionali, ora non se ne parla nemmeno....
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