"L' immagine nuova diversa, irrompe dagli strappi della storia, quando c'è un conflitto."

Il libro di Tano D'Amico ci racconta il rapporto tumultuoso tra la fotografia degli anni 60-70 e l'Italia.
Le 63 fotografie ci fanno rivivere quello che è stato il lavoro del fotoreporter di quegli anni, passati tra le lotte dei lavoratori a quelle degli studenti, dagli emarginati nei campi Rom alle carceri con i loro mille problemi.
Tano si definisce "fotografo di strada" e lo si vede da come ci racconta la storia di quegli anni, come le sue immagini in biancoenero fanno breccia tra quelle persone in perenne lotta con qualcosa, che cercano libertà e democrazia.
Ogni scatto è accompagnato da un suo pensiero che ci fa capire come doveva essere la vita del fotoreporter di quel tempo, ci racconta e descrive i problemi di quel lavoro, dall'esaltazione sui giornali fino all'emarginazione di Stato.
La forza di questo piccolo volume tascabile, sta proprio nel fatto che Tano non è un semplice fotografo ma è uno che vive la situazione, la fa sua insieme alle persone che in quel momento cercano di fare la storia.
Una recensione del libro dice: "...Questo libro è un ritratto fatto di parole e immagini che parla di dignità, bellezza e della speranza delle persone rappresentate, non solo in Italia. Tano è anche un viaggiatore che sceglie di raccontare la Spagna durante la dittatura di Franco la guerra civile tra cattolici e protestanti a Belfast, come in Palestina, torna più volte a Gaza etc...
Perché leggerlo? Perchè sono pagine e scatti che sono diventati icone e simboli di una testimonianza coerente del percorso personale ed artistico di un' artista schieratosi sempre a fianco di coloro che combattono per migliorare e cambiare le regole di un mondo che funziona male...".
Alcuni scatti del libro.




Per saperne un po' di più:
http://www.arengario.it/tano/index.htm
http://it.wikipedia.org/wiki/Tano_D'Amico