Certamente i fotografi cercano di evitare questi disturbi, quindi immagino che nella realtà ce ne siano molti di più.
Le amministrazioni, soprattutto nei comuni più piccoli, spesso non sono coscienti del danno che l'inquinamento visivo può causare, anche a livello economico (i turisti ci stanno attenti a queste cose, per questo da noi sono in via d'estinzione)
Nella stessa ottica si iscrive l'abitudine di permettere il parcheggio di automobili nelle immediate vicinanze di questi monumenti.
Chi ha viaggiato per l'Europa sa che questi sono costumi tipicamente italiani, che si ripetono solo nei paesi del Medio Oriente e del Nordafrica.
Disponiamo di un quinto del patrimonio storico architettonico, ricevuto in eredità: se fossimo più furbi potremmo viverci di rendita, ma perlomeno dovremmo sentire l'obbligo morale di proteggerlo e valorizzarlo.
Allora lanciamo la petizione per eliminare l'inqunamento visivo (cavi, auto, cartelloni, certi lampioni...) dai luoghi di "interesse fotografico"!
Se non ci pensiamo noi che fotografiamo

m.m.m.