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Ha senso in fotografia parlare di "colori reali"

MessaggioInviato: ven 11 dic 2009 20:19
da effelara
Seguo il suggerimento di pagati e provo ad aprire questo nuovo argomento.
Esistono veramente i "colori reali"?
E vero che esiste anche la fotografia tecnica e documentaristica,ma la fotografia deve essere la copia della realtà o un 'interpretazione se vogliamo "artistica" della realtà?
Avere il controllo del colore e poterlo modificare senza troppe regole e impedimenti non fa bene alla fotografia?

MessaggioInviato: ven 11 dic 2009 22:35
da paperimax
effelara ha scritto:Seguo il suggerimento di pagati e provo ad aprire questo nuovo argomento.
Esistono veramente i "colori reali"?

Bravo, ottima domanda, che apre una discussione molto interessante e stimolante, che magari potrebbe spaziare anche oltre il tema colore, in quanto si potrebbe applicare a moltissimi "settori" della produzione di un'immagine.
Ma vediamo di restare in tema ...
Cosa intendiamo per "colore reale" ?
Quello che riteniamo di percepire o quello che viene registrato dalla fotocamera ?
Una foto è realistica perchè rappresenta esattamente (concetto da definire in modo rigoroso e non personale) il colore del soggetto che abbiamo (creduto di avere) visto direttamente con i nostri occhi ? Ma che colore abbiamo visto noi realmente ? E quale è il "vero" colore del soggetto ?
Il nostro cervello, quando riceve un messaggio sul colore, è libero da condizionamenti legati all'esperienza della percezione di ciò che vediamo o tende ad "aggiustare" l'immagine in modo da (rap)presentarcela secondo la nostra soggettiva interpretazione del mondo ?
Il sensore della macchina fotografica (digitale) registra veramente un determinato colore o una sua rappresentazione sotto forma di segnali elettrici ? E cosa accade con la pellicola fotografica ? I diversi tipi di sensore/pellicola registrano tutti l'immagine allo stesso identico modo ?
E la conversione dell'immagine "grezza" (o lo sviluppo del negativo) in un'immagine visualizzabile al computer (o in una striscia di plastica utilizzabile per produrre una stampa fotografica), è veramente priva di rielaborazioni delle informazioni relative al colore ?
Quando poi osserviamo un'immagine sul monitor del computer o la stampiamo, i colori che osserviamo sono quelli originali (diciamo quelli che abbiamo creduto di vedere "dal vivo") o sono il frutto di un'ulteriore rappresentazione di un oggetto che, da un passaggio all'altro, ha subito diverse "manipolazioni" (digitali o di altro tipo) ? Se osserviamo o se stampiamo la stessa immagine su due monitor o due stampanti (o anche su carte fotografiche) diversi per caratteristiche tecniche o sullo stesso "dispositivo" impostato con parametri completamente differenti, vediamo immagini uguali fra di loro ?
E poi, queste immagini, sono uguali all'originale (quella che abbiamo pensato di vedere con i nostri occhi) ?
Insomma, con tutte queste variabili in gioco ha senso chiedersi quale sia il "colore reale" di un'immagine ?
Per me la risposta è che una foto deve piacere prima di tutto a chi la realizza e poi dovrebbe sempre essere valutata per il messaggio che riesce a comunicare (ed un messaggio può benissimo essere il colore).
In tutto questo non c'è mai una verità assoluta, come non esiste un gusto unico, uniforme od omogeneo.
Ma una foto bella è riconosciuta come tale perchè lascia un segno, una traccia in chi la osserva, perchè si distingue dalla massa, perchè esce dall'anonimato.
Quindi una bella foto è fatta anche di un ottimo colore, che è una qualità astratta se ne vogliamo dare una definizione unanimemente riconosciuta ed universalmente valida, ma che spesso rappresenta anche una caratteristica fondamentale e molto concreta di un'immagine "vincente".
effelara ha scritto:E vero che esiste anche la fotografia tecnica e documentaristica,ma la fotografia deve essere la copia della realtà o un 'interpretazione se vogliamo "artistica" della realtà?

Dipende, ... molto dipende dall'uso che si vuol fare di un'immagine, dal pubblico cui è destinata, dall'esperienza culturale o fotografica di chi la osserva ...
Anche qui, a mio modestissimo parere, non esiste una risposta definitiva, perchè il contesto è fondamentale per definire ed inquadrare il successo cui è destinata una foto.
effelara ha scritto:Avere il controllo del colore e poterlo modificare senza troppe regole e impedimenti non fa bene alla fotografia?

Vale quanto detto sopra: non c'è mai nulla di completamente giusto o di completamente sbagliato in molte tecniche utilizzabili in fotografia (non solo nella gestione del colore), esiste soltanto la volontà, da parte di chi produce e presenta un'immagine, di proporre una sua rappresentazione di un particolare soggetto.
Credo che tutti noi appassionati di fotografia cerchiamo di far piacere agli altri ed a noi stessi una foto per soddisfazione personale, per un gusto soggettivo per comunicare a chi osserva le nostre immagini quale sia la nostra visione del mondo. Per ottenere il risultato sperato utilizziamo diversi "linguaggi fotografici", anche il colore, perchè alla fine l'importante non è come arrivi al risultato, ma il risultato stesso :campione:

colore reale

MessaggioInviato: ven 11 dic 2009 23:03
da mauro1958
ho deciso di non mettere più foto sul sito perchè di foto reali ne ho viste pochissime. Sono dispiaciuto ma non mi mi conforta vedere tutte quelle foto che riguardano il posto dove abito. Tutte cariche di colore artificiale forse belle da vedere ma!!!!!!!!. A me piace la foto come viene e se viene male ne scatto un'altra e poi un'altra ancora e così via. Saluti e buona fotografia a tutti

MessaggioInviato: ven 11 dic 2009 23:53
da Giuseppe Zingarelli
Il colore "vero" "reale" non esiste quel che per me è un verde acceso non è così per un altro ognuno ha la propria percezione del colore, che tra l'altro rispecchia sempre il nostro stato d'animo come una foto non è la realta delle cose ma solo un ombra di essa, vista attraverso noi stessi, le nostre foto rispecchiano solo un piccolissimo spicchio di ciò che è vero. :-)

colori reali

MessaggioInviato: sab 12 dic 2009 01:27
da DALLARGINE ENRICO
effelara ha scritto:Seguo il suggerimento di pagati e provo ad aprire questo nuovo argomento.
Esistono veramente i "colori reali"?
E vero che esiste anche la fotografia tecnica e documentaristica,ma la fotografia deve essere la copia della realtà o un 'interpretazione se vogliamo "artistica" della realtà?
Avere il controllo del colore e poterlo modificare senza troppe regole e impedimenti non fa bene alla fotografia?


Quando si usa la stampa attraverso la pellicola è facile incorrere nelle "dominanti".
Con l'avvento dei pixel il colore reale è diventato una realtà.
L'interpretazione artistica è non altro che far risaltare il soggetto mediante l'inquadratura con l'aiuto,se in esterno, del sole, delle nubi, del mattino o del pomeriggio o della sera. Poi tanta esperienza e pazienza. Carpe diem.......

MessaggioInviato: sab 12 dic 2009 05:34
da effelara
le dominanti possono non essere un disturbo ma un'espressione del proprio modo di sentire,comunque posto queste due foto.
Una è stampata a mano con una forte dominante rossa,per dare un senso più cupo allla giornataccia e all'approssimarsi di un temporale(è quella che piace a me),l'altra è stampata i laboratorio ma con una forte dominante blu secondo me.
Terracina è la mia città e ho guardato quel mare centinaia di volte,e la mia netta impressione è che i colori di quel giorno erano molto diversi da entrambe.

MessaggioInviato: sab 12 dic 2009 06:06
da effelara
mi intendo niente di digitale,nell'analogico le dominanti forse ci sono sempre.Soprattutto il processo automatico di bilanciamento delle dominanti colore nelle stampe di laboratorio(come tutti i pocessi fotografici automatici tipo esposizione e autofocus)è ingannato in certe condizioni . Es per le albe e i tramonti è come giocare al lotto,non si sa mai che stampa uscirà fuori.Certo l'impressione in questo caso e che i colori siano diversissimi,particolarmente diversi, da quelli che ti sembra di ricordare.(tanto vale farseli diversi a modo proprio)

MessaggioInviato: sab 12 dic 2009 08:04
da effelara
ho visto l'intervento di kingleo sui livelli il contrasto e la saturazione della foto di anyram, non ho capito granchè ma mi piacerebbe molto vedere delle foto non modificate contemporaneamente alla loro versione molto modificata ad esempio con Photoshop.Potreste farmene vedere qualcuna?

LE DOMINANTI

MessaggioInviato: sab 12 dic 2009 09:40
da DALLARGINE ENRICO
effelara ha scritto:mi intendo niente di digitale,nell'analogico le dominanti forse ci sono sempre.Soprattutto il processo automatico di bilanciamento delle dominanti colore nelle stampe di laboratorio(come tutti i pocessi fotografici automatici tipo esposizione e autofocus)è ingannato in certe condizioni . Es per le albe e i tramonti è come giocare al lotto,non si sa mai che stampa uscirà fuori.Certo l'impressione in questo caso e che i colori siano diversissimi,particolarmente diversi, da quelli che ti sembra di ricordare.(tanto vale farseli diversi a modo proprio)


Ho detto "dominanti" e non ho detto le cause. Le dominanti sono effetti occasionali causati dall'acido (più o meno sfruttato) dello sviluppo della pellicola. Siccome sulla pellicola ci sono 4 strati di colore che di volta in volta vengono erosi dall'acido a seconda dell'intensità del colore, questa operazione viene falsata se l'acido subisce diversi sviluppi. Nel senso che può rimanere sulla pellicola un filo di blu o rosso, ecc La diversità delle due foto che hai presentato non è dovuto d'alleffetto "dominanti",ma da un fotoritocco. Dove è stato aggiustato anche il taglio.
Buone Feste
Come dirigente nel settore pubblicitario ho il dovere di conoscere tutto quello che mi gira attorno. Che non è trascurabile.

MessaggioInviato: sab 12 dic 2009 13:59
da effelara
io sono un fotoamatore dilettante,ma per me le dominanti di colore sono un'altra cosa in analogico.
Se scatto (quasi) la stessa foto con due pellicole diverse (come mi e successo cambiando il rollino che era finito),poi li sviluppo allo stesso modo e insieme,con una pellicola Kodak ad esempio dovrò per equilibrare il colore , sempre e non occasionalmente ,togliere( usando i filtri) 60-70 di giallo e 50-60 di magenta e zero di ciano.Con una pellicola Agfa ad esempio invece ,sempre e non occasionalmente,togliere molto meno giallo e rosso e invece un pò di blu.Se tolgo meno rosso avrò una dominante rossa,meno giallo una dominante gialla,meno blu una dominante blu,meno due colori una dominante mista.Per me le dominanti dipendono dai filtri colore,e anche i laboratori,sempre e non occasionalmente,sono tarati in genere in modo o da dare una dominante blu o gialla,non mi è mai capitato un laboratorio tarato con dominante rossa,
La seconda foto non è assolutamente ritoccata ma fatta in un laboratorio tarato con dominante blu,sarebbe stato necessario aumentare un po' il filtro blu per essere più equilibrata.I miei occhi non sono tarati per cui se stampo la stessa foto il giorno dopo o un anno dopo la stamperò sicuramente con una dominante diversa,cioè imposterò in modo diverso i filtri colore.

MessaggioInviato: sab 12 dic 2009 15:35
da effelara
I tre filtri colore del mio ingranditore hanno una scala da 0 a 120,già più o meno 2 di un filtro ti dà una variazione percettibile anche se lievissima della stampa,e fino a 6 siamo sempre ad un livello leggero,Calcolando le combinazioni possibili dovrebbero essere 27 le stampe lievemente diverse possibili.
Come si fa a dire qual'è quella giusta? (non modificata ????)

Se può essere utile

MessaggioInviato: sab 12 dic 2009 17:54
da DALLARGINE ENRICO
effelara ha scritto:I tre filtri colore del mio ingranditore hanno una scala da 0 a 120,già più o meno 2 di un filtro ti dà una variazione percettibile anche se lievissima della stampa,e fino a 6 siamo sempre ad un livello leggero,Calcolando le combinazioni possibili dovrebbero essere 27 le stampe lievemente diverse possibili.
Come si fa a dire qual'è quella giusta? (non modificata ????)


Il problema può essere visto in diverso modo: la foto a mano è più impastata, il tutto ha perso contrasto. Non si distinguono più le tinte chiare e le mezze tinte mentre si sono accentuate le tinte scure. Si potrebbe dire, se la foto di laboratorio non ha subito ritocchi, che lo sviluppo è errato.
Le “dominanti” vengono anchesse influenzate dai filtri oltre che dalla verginità dello sviluppo e dalla temperatura ambiente. Di solito i filtri servono a togliere dominanti anziché aggiungerne.

MessaggioInviato: sab 12 dic 2009 20:08
da kingleo
Discussioni di questo tipo ne ho viste e lette...TANTE !
Alla fine ognuno rimane della propria opinione.
Ci son sempre i cosiddetti "puristi" che ritengono che la VERA foto sia come la "mammal'hafatta" .
Ci son quelli che ritengono che la VERA foto sia quella che esprima ESATTAMENTE quello che vede l'occhio umano...quindi una foto DOCUMENTARIO..che documenti esattamente quello che noi vediamo di un paesaggio o oggetto.
Vi è la terza fazione che sostiene che la foto è una forma d' ARTE ( che ingenui !!!! :D ).
Ad un "artista" non si possono mettere paletti e limiti alla sua "creatività".
Costoro, ritengono che lo scatto sia UNO dei tanti momenti che compongono una FOTO.
Ve ne sono molti PRIMA e molti DOPO.
La foto artistica quindi è la SUMMA di tutti questi ATTI CREATIVI, finalizzati ad uno scopo, ad un'effetto, all'espressione di un'IDEA.
In questo concorso non sono ammessi i fotografi "artisti", ma solo quelli che sono in grado di DOCUMENTARE un monumento o un paesaggio...senza modificare quello che vede l'occhio umano.

A costoro chiedo :

Avete visto le foto fatte con i grandangoli a torri o a ridosso di monumenti...e osservato le ENORMI DEFORMAZIONI fatte a quelle architetture ?

Osservando quelle foto...mi risulta molto difficile pensare che sia QUELLA l'impatto visivo che un "turista" di passaggio ha avuto osservando il monumento.
Il cervello umano infatti ha un software di elaborazione dati ben superiore alle capacità di PHOTOSHOP.
Lui raddrizza le linee cadenti degli edifici e ci fa pensare che siano diritte linee che sono oggettivamente storte ( lo avevano capito i greci che hanno realizzato le colonne del partenone STORTE affinchè l'occhio umano le vedesse diritte ).
Avete mai osservato un tramonto del sole ?
Avete mai provato a fotografarlo ?
Alzi la mano chi non è rimasto deluso dal risultato di quella foto ?...ma quanta gente ?! ;-)
Infatti l'occhio umano usa il suo "diaframma" in maniera "intelligente" e scatta due foto una sulle alte luci ed una sulle ombre e ci fa vedere ugualmente bene sia la luce del tramonto sia le zone in ombra ( entro certi limiti ).
Per ottenere l'effetto REALE ( ma reale del REALE o quello che NOI PENSIAMO SIA REALE ? :jfs2: )...occorre scattare DUE foto ...una sulle alte luci ed una sulle ombre..e poi UNIRLE INSIEME !
Ma questo è espressamente vietato da questo regolamento.
Allora occorre usare la funzione OMBRE/LUCI di photoshop...ma poi si va fuori concorso per eccessiva elaborazione ...e ci risiamo !

Non so se parteciperò al concorso dell'anno prossimo...ma alla redazione consiglio di allentare le redini sulle elaborazioni in quanto ...il fine ultimo è il RISULTATO non il mezzo per arrivarci !
Lasciare a chi ha tecniche personali di poterle esprimere nei modi che lui riterra' di fare.
Magari mettendo queste foto in una categoria a parte...con dei suoi premi e con dei giudici che analizzino la foto senza le preclusioni mentali della foto comemammal'hafatta !

ciaoenzo

PS: Lascio solo con un'ultimo quesito.
E' più realista una foto scattata come mamma l'ha fatta con un grandangolo ad un castello/torre...o piuttosto l'unione di 4/6 foto scattate con un'ottica zoom ed unite successivamente..e magari col raddrizzamento delle linee cadenti ?
Per inciso chi fa foto di "architettura" è OBBLIGATO ad usare questa tecnica...altrimenti non ne vende una ! :D

MessaggioInviato: sab 12 dic 2009 20:36
da pagati
solo un paio di flash su quanto detto da kingleo

kingleo ha scritto:Vi è la terza fazione che sostiene che la foto è una forma d' ARTE ( che ingenui !!!! :D ).

perché? ansel adams non era un artista?

In questo concorso non sono ammessi i fotografi "artisti", ma solo quelli che sono in grado di DOCUMENTARE un monumento o un paesaggio...senza modificare quello che vede l'occhio umano.

effettivamente è così, + o -

ma alla redazione consiglio di allentare le redini sulle elaborazioni in quanto ...il fine ultimo è il RISULTATO non il mezzo per arrivarci !

l'ho proposto anch'io più volte, magari introducendo categorie ad hoc

ps mai dire mai... sarebbe un peccato perdere concorrenti come te

MessaggioInviato: sab 12 dic 2009 20:55
da kingleo
Ansel Adams era un artista ? Penso proprio di SI !!!...ad averne gente come lui tra i moderni fotografi .

Prima di riuscire a stampare una sua foto ne buttava una decina.
Ogni pezzo della foto era frutto di una serie infinita di "mascherature", al fine di poter avere una gamma tonale corrispondente sia al soggetto fotografato, ma alla visione che il fotografo aveva NELLA SUA MENTE di QUEL paesaggio.
Ai tempi non c'era Photoshop, ma ci si "arrangiava" brillantemente in camera oscura..per ottenere certi "effetti" e sfumature.
ciaoenzo
PS: A che siamo in argomento di Ansel Adams...trovo semplicemente ...INCREDIBILE...l'esculsione dell'uso del bianco e nero in un concorso fotografico.
Da sempre le foto in B&W sono il sinonimo della PUREZZA e dell'accentuazione delle FORME.
A volte il colore nuoce molto.