cricri ha scritto:Gentilissima Albatros, se ti prendessi la briga di rileggere il mio post iniziale, forse noteresti che non c'è alcun riferimento a me stessa ed alla mia galleria... Il post è partito da considerazioni sulla galleria di un utente che non conosco neppure e parla dell'ecomomia generale del sito di Comuni italiani e dell'atmosfera che si è venuta a creare nella comunità.
Nel post successivo mi sono limitata a enunciare il mio non gradimento di tale atmosfera.
I riferimenti al mio ego, alle mie motivazioni ed alle mie preferenze per quanto riguarda i siti web, sono illazioni tue. Ti prego pertanto di non stravolgere il contenuto iniziale di quanto ho scritto con tue interpretazioni personali sulla mia personalità che dubito tu possa conoscere. Grazie.
Pregiata Cricri, in genere per capire il contenuto, il senso e il tono di un post mi basta leggerlo una sola volta… con i tuoi però faccio a volte un’eccezione, perché spesso stento a capirli. Più che altro, non ne comprendo lo scopo, il fine, la motivazione. Ma forse sono io che manco di fantasia…o di voglia di indagare l’animo umano.
A proposito però di lingua italiana, vorrei ricordarti che l’uso di essa non consiste solo nella corretta sintassi e/o ortografia…ma anche in qualcosa che si chiama “stile”.
Intervenire su un forum è come scrivere una lettera, un saggio, una dissertazione.
C’è chi sceglie uno stile indiretto, in terza persona, e chi opta invece per un uso diretto, in prima o anche in seconda persona. In quest’ultimo caso, il “tu” rivolto a un interlocutore X, reale o immaginario, può anche differenziarsi dal “tu” del semplice discorso diretto e divenire un “tu” metaforico, attraverso una forma stilistica in cui è sottinteso un discorso generale rivolto - anche, soprattutto o perfino soltanto - a una massa di interlocutori/lettori e che costruisce il genere di tutte le opere letterarie in forma di dialogo o lettera.
Alcuni illustri esempi: i dialoghi di Platone, le Operette morali del Leopardi, le Lettere a una professoressa di Milani.
Detto ciò, io ho desunto dalle tue affermazioni (perché tali si presume che siano le frasi in cui si usano, oltre ai verbi in prima persona, espressioni quali “mi sa”, “non mi piace”…) il senso del tuo intervento, interpretandolo come una serie di giudizi, corredati da esempi esplicativi anche se non supportati da riferimenti diretti, sull’andamento del concorso.
Ho quindi risposto nel merito utilizzando un “tu” nella forma stilistica di cui sopra, inteso pertanto non come riferimento diretto “a
te stessa e alla
tua galleria” o "al
tuo ego, alle
tue motivazioni ed alle
tue preferenze". Tanto è vero che mi sono preoccupata anche di specificare, nel caso fossi fraintesa, che “
non era un discorso personale”… preoccupazione sprecata, evidentemente.
In più, ho aggiunto solo quel pizzico di ironia che a quanto pare stenta a farsi capire e accettare da persone forse abituate a considerare se stessi troppo seriamente, ma che è talmente connaturata in me che farne a meno sarebbe come per un non toscano mangiare del pane insipido…
Non credo proprio quindi di aver stravolto alcunché riguardo al tuo intervento, ma solo di aver espresso la mia libera opinione al riguardo…con uno stile che può piacere o non piacere, che può essere compreso o frainteso, che è opinabile e discutibile, almeno quanto il tuo.
Che non ti fai problemi, a quanto pare, a interpretare le personalità altrui, stigmatizzandone le presunte intenzioni, pur “senza fare nomi”.
Con viva cordialità.