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Verso la fine del X secolo, la chiesa aretina, l’Abbazia dei Benedettini di Turrita e l’Abbazia di Campoleone, erano le più grandi potenze ecclesiastiche feudatarie della penisola italica. All’epoca di Ugo di Toscana nel 940 circa, il Castello di Campoleone divenne molto potente ed fu allora che si scelse un’area circostante dove costruire un’abbazia che da esso prese il nome. Nel 988 dopo la sua fondazione, il vescovo Elemperto affidò l’Abbazia di Campoleone ad alcuni monaci benedettini che avevano lasciato Montecassino. Essi dedicarono il monastero a San Gennaro, e sembra che vi portarono, una reliquia del Santo. L’abbazia visse anni di gloria finchè le milizie aretine nel 1214 assediarono e distrussero il castello di Campoleone.
Oggi a testimonianza della grande storia di Castelluccio rimane l’effige nello stemma del Comune: una porta di pietra posta dietro una torre a base quadrata, ai lati brillano due stelle ed in alto troneggia la testa di un leone.
Tutto allude alla terra di Campo Leonis situata tra le due fortificazioni, una di levante (il Castelluccio) e una di ponente ( il Castellaccio). Qui sorgeva il castello di Campus Leonis che si trasformò in Campoleone, poi Cappuloni ed infine Capolona. Qui sostarono durante i loro viaggi Carlo Magno e papa Leone III.
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6 commenti a “Castelluccio di Capolona - la terra di Campo Leonis”
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Fantastico questo panorama!!!! Bellissimo!
Grazie Kristina!
Una foto da primato!!!!!
c’e tutto dalla nitidezza dei colori alla perfetta inquadratura….
Giuseppe,se dico qualche bisch…ta
avvisami!
ciao
Renato
Una domanda in merito alla tua didascalia:
ma San Gennaro——il nostro????
Scherzi Renato? Mi fai i complimenti e io……..anche settùddicessi bischerate, te le farei passare!
Non ho approfondito a quale San Gennaro si riferisca, ma…….quanti San Gennaro ci sarranno mai?