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Il castello, da tempo monumento nazionale, sorge in posizione preminente sulla sommita’ di un dosso a dominio della campagna circostante.Durante il Feudalesimo era il centro intorno al quale si muoveva l’attivita’ della popolazione (artigianato, arti, mestieri, commercio, traffici) All’occorrenza rappresentava una sicura protezione ed un baluardo contro i nemici e le calamita’. È abbastanza vasto e contiene nel suo interno ampie sale delle quali la più bella è senz’altro quella della “caccia”. Tra gli affreschi spicca quello della battaglia del 1125 quando i Comaschi lo cinsero d’assedio. All’interno si possono facilmente distinguere le mura perimetrali di due delle quattro torri laterali.Altri grandi affreschi si trovano dove fino al 1946 c’era la cappella di famiglia, a destra dell’ingresso. La torre centrale, invece, isolata nel cortile si erge per 35 metri con la sua mole massiccia e ferrigna, con grandi feritoie in alto, merlature guelfe ed un pinnacolo centrale da cui si gode un’ampia visuale su tutto il territorio comunale e sui monti all’orizzonte : il Monte Rosa, il Campo dei Fiori, il Generoso, il Bisbino, il Bollettone, le Grigne e il Resegone. È accessibile mediante una scaletta a chiocciola interna, dalla quale si puo’ andare ai granai del maniero che rappresentavano la scorta alimentare per tutta la popolazione.
Del primitivo castello rimane ben poco perché con il passare degli anni, a causa della sua posizione di confine e delle traversie dovette subire a più riprese saccheggi, devastazioni ed incendi specialmente durante le guerre tra Comaschi e Milanesi, nelle quali furono implicati e coinvolti i proprietari che si succedettero tra cui la famiglia più famosa fu quella dei Della Porta.Si narra che un certo Bressano della Porta, verso la meta’ del XIII secolo consegno’ il Castello a suoi parenti milanesi.Scoperto il tradimento Como si armo’ e mando’ i suoi soldati a Vertemate dove cacciarono Bressano e la sua famiglia dal Castello, distruggendone una buona parte. Bressano riusci’ a fuggire ma la moglie ed i figli furono fatti prigionieri.Dopo tre anni di scorribande comasche, Bressano ricorse all’arbitraggio di Martino Torriani che insieme ai Decurioni Milanesi decisero di effettuare una transazione con la quale Vertemate ed il suo castello ritornarono a Como.Da Bressano si origino’ la famiglia dei Da Vertemate.
Nella seconda meta’ del 400 il Castello passo’ ai nobili Carcano che ne fecero la loro dimora elegante, costruendo un giardino all’italiana con siepi di bosso ( mortella), aiuole geometriche e statue disposte su terrapieni e parapetti a monte della Statale dei Giovi con una magnifica vista sul Monte Rosa. Dai Carcano il castello passo’ agli Olginati di Como e nel 1938 lo ebbero in lascito dall’ultimo Olginati, le suore Canossiane di Como che vendettero parte dei poderi e rimaneggiarono l’edificio snaturando la sua natura militare e di dimora signorile per renderlo idoneo ad un pensionato per anziani e ad una scuola materna privata. A tutti gli effetti il Castello di Vertemate è chiamato “Castello dei Della Porta”
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13 commenti a “Io vi guardo dall’alto”
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Ah ecco anche il bel castello che si intravede nell’altra foto panoramica. Interessante anche la descrizione. Bella luce!!
Sempre attentissima: grande Paola!!!
Ti ringrazio di cuore e ti saluto con affetto,
Pia
uno scatto equilibrato, una luce calda,una perfetta descrizione…complimenti!
Merci beaucoup, arch Ubaldo!
Ciao Pia,davvero scatto raffinato ed elegante.
Che bei colori caldi! Sempre piacevoli le tue foto. Ciao
Rosa
Scusatemi se arrivo in ritardo… però i ringraziamenti ve li mando con il cuore! 
Mario
Brava Pia con i suoi colori caldi che ci fanno pensare un pò meno a questo freddo inverno!Ciao:-)
Umberto, una leader ha la bacchetta magica… e fa splendere il sole anche d’inverno!
Aha aha…!
Grazie mille per la visita! Complimenti per la tua galleria (prevedo altri exploit!)
Ciao
Grazie Pia, subito dopo quella foto si e’ chiuso tutto ed eravamo appena in auto che diluviava…In montagna succede..
Buonissimo concorso anche a te!
Grazie mille, Mariagrazia! Ciao…
…un vero gioiello nello stile compositivo…
Grazie e mille saluti!